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I LETTORI COMMENTANO, I “GERMOGLI” SI OFFENDONO

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I metodi furbastri sono duri a morire. I vostri ‘commenti’, cari lettori, sono la spina nel fianco di chiunque debba passare sotto il filtro del giudizio altrui, dei lettori e dei giornalisti.

Quando i commenti, i giudizi dei lettori, l’opinione pubblica, sono temuti, c’è da interrogarsi e da preoccuparsi: cos’ha da nascondere? Perché qualcuno teme così tanto i vostri commenti?

Così, cari lettori di Cassanoweb e degli altri giornali di concorrenza, senza volerlo siete finiti tra i capi d’imputazione o, a seconda dei giornali, nelle grazie di chi vi considera solo merce di scambio o materia elettorale da plasmare con facilità e con giochi di prestigio. Nel caso specifico, la “colpa” dei lettori di Cassanoweb (che a differenza di altri giornali concorrenziali sono liberi di commentare e di esprimere le proprie opinioni, senza che la censura li perseguiti) è stata quella di aver postato commenti poco graditi agli organizzatori dell’evento “La notte del Falco Grillaio”, che si terrà il 10 settembre prossimo con il sostegno economico, tra gli altri, del Comune di Cassano – Assessorato al Turismo, retto da Pierpaola Sapienza.

Gli organizzatori, dal canto loro, pensando di fare un torto (?), hanno creduto bene di ignorare la nostra testata giornalistica. Quando siamo andati a chiedere pubblicità per Cassanoweb e per il nostro settimanale, il tentativo di spiegare agli organizzatori la necessità di dover separare l’attività giornalistica da quella pubblicitaria – pena la perdita della nostra credibilità da parte dei lettori – è stato invano. Evidentemente, per loro, articolo di giornale,opinione dei lettori e pubblicità sono la stessa cosa. O forse si aspettavano un trattamento di favore? Che mettessimo il bavaglio ai lettori?

David Randall, giornalista di ‘Internazionale’ distingue i comunicati stampa (o la pubblicità), dagli articoli di giornale. “I contenuti degli articoli (intendendo per essi anche i commenti dei lettori e l’opinione pubblica) non devono essere condizionati dalla pubblicità” – osserva Randall – “non è raro, specialmente nei giornali più piccoli, meno redditizi o locali, che gli inserzionisti cerchino di sfruttare il loro peso economico per esigere trattamenti di favore dal giornale”.

Come dare torto a Randall? “I giornalisti – spiega ancora – dovrebbero essere solo al servizio dei giornali e dei lettori”. Nella realtà solo alcuni giornalisti scelgono di stare dalla parte dei lettori e della libertà di espressione. Altri sono costretti all’umiliazione e all’autocensura, per svariati motivi. La stampa locale, che è una industria alla pari dei giornali a tiratura ampia, spesso cede alle pressioni dei gruppi di potere per non dover soccombere. Nello specifico, non sarà un caso che su tutti i giornali a tiratura locale e regionale, web e simili, laddove non ci sono ‘commenti’ rompiscatole sgraditi, appare in bella vista la pubblicità “La notte del Falco Grillaio”.

Tanto siete ‘rompiscatole’ cari lettori di Cassanoweb, che l’organizzazione dell’evento ha pensato bene di non inviarci neppure i comunicati stampa (come se non fossimo un giornale regolarmente registrato in tribunale), poiché potrebbero essere facile bersaglio dei vostri commenti nel pieno rispetto del naturale esercizio della vostra libertà di opinione.

Perfino i giornali nazionali e locali più asserviti o di proprietà dei governatori astuti, nell’era del capitalismo libertario, scelgono la via opposta, ossia garantire il pieno dibattito e il libero esercizio delle opinioni, per non perdere copie e lettori da offrire in pasto al mercato pubblicitario.

Del resto, già secoli fa, un despota e sanguinario, ma intelligente e astuto politico come Napoleone Bonaparte aveva capito tutto: “quattro giornali ostili sono da temere più di mille baionette !”. Nel caso specifico non saranno quattro giornali a fare la differenza, ma qualche commento vale certamente più di mille baionette. Chiedetelo direttamente a loro.

 

Nicola Teofilo

Direttore Responsabile  del Network

“La voce del paese”

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