Politica

SUL RUOLO DI DIFENSORE CIVICO E’ SCONTRO TRA ZULLO E NITTI

comune.jpg





E’
stato durissimo lo scontro verbale che questa mattina, in Consiglio Comunale,
ha contrapposto Ignazio Zullo, capogruppo del PdL in Comune, al Difensore
Civico, Gabriele Nitti.

 

La
Relazione
del
Difensore Civico e l’attacco di Zullo.

Come
ogni anno, Nitti presentava al Consiglio Comunale la Relazione sull’attività
svolta nel 2008 dal suo Ufficio; una Relazione molto positiva per
l’Amministrazione Comunale tanto che il vicesindaco Santorsola ha lodato
l’impegno profuso dal Difensore quale pungolo e stimolo per tutti, “il
Commendator Nitti – ha detto Santorsola in aula – tiene sempre sotto controllo
gli Uffici…” e dunque anche grazie al suo impegno la Pubblica Amministrazione
cassanese risponde sempre più e sempre meglio ai bisogni dei cassanesi, ha
concluso il vicesindaco, attestando al Difensore un impegno “al di sopra delle
parti”.

A
questo punto è intervenuto Ignazio Zullo, evidenziando come, per la prima volta
dopo anni, la Relazione  non parli affatto male del Comandante dei
Vigili Urbani cassanesi: cosa che, invece, era sempre stata fatta nelle
precedenti relazioni, sia nei confronti del vertice dei Vigili che degli stessi
operatori.

“Spero che il male che ha fatto all’ex
Comandante – ha inveito Zullo – non ricada su di lei, sui suoi figli e sui suoi
nipoti”.

 

 

La storia dell’ex Comandante Acquaviva

Occorre
a questo punto spiegare quanto forse in pochi sanno.

Nel 2005
al Comune di Cassano arrivò un Comandante dei Vigili Urbani nuovo di zecca,
scelto “personalmente” dal sindaco dopo una selezione che contemplava un la
scelta di un curriculum d’eccezione, colloqui personali, ecc. Si chiamava
Donato Acquaviva, 42 anni ad oggi e pur essendo di Bari prestava da tempo
servizio in un comune del Bresciano.

Fatta
la selezione, avuto l’incarico dall’Amministrazione, Acquaviva cominciò il suo
servizio a Cassano. Cercando di capire le cose, le situazioni, le persone. Da
un certo momento in poi, la “creatura” di Gentile cominciò ad andare stretta
allo stesso Creatore. Il comandante non andava più bene, non obbediva, era
troppo autonomo e, cosa ancora più imperdonabile, aveva rapporti un po’ troppo
stretti con il capo dell’opposizione, Ignazio Zullo.

Cominciarono
a partire, dunque, una serie infinita di contestazioni all’operato del
Comandante che finirono per minare completamente i rapporti fra questi e la
parte politica. Fu così che, sulla base di una Relazione Valutativa redatta anche
da Gabriele Nitti, il Comandante Acquaviva si trovò da un giorno all’altro
sospeso dal servizio. Da qui una serie infinita di ricorsi, udienze dinanzi al
Giudice del Lavoro, mesi di malattia causata da stress, ecc. ecc.

Fatto sta
che Acquaviva viene reintegrato in servizio ma con altra mansione: adesso
dirige l’Ufficio Commercio, prima di diretta competenza dei Vigili Urbani. E’
sempre un dirigente ma fa altro, nel suo Ufficio, senza disturbare nessuno.

Al
comando dei Vigili, invece, arriva nel marzo 2007 Francesco D’Ingeo,
proveniente dai Vigili Urbani di Bari.
D’Ingeo, infatti, non è assunto dal Comune di Cassano, ma
distaccato grazie ad una convenzione con il Comune di Bari che, prorogata di
volta in volta, si concluderà nel giugno 2009. Ciò significa che il Comune di Bari
paga lo stipendio al Comandante e poi il Comune di Cassano rimborsa quello di Bari.

Che cosa ha voluto dunque dire
Zullo con la sua invettiva? Ha evidenziato che alla base della “distruzione”
fisica e morale di Acquaviva c’è stato anche la “complicità” di Nitti
che
pur non facendo parte di alcun Nucleo di Valutazione né avendo ruoli o poteri
di interferire nelle normali procedure amministrative ha, sempre a parere di
Zullo, contribuito a far sì che oggi il Comune di Cassano si trovi in questa
paradossale situazione, con due dirigenti (dunque due stipendi) anziché uno
solo.

 

 

Il Difensore che Difende tutti, tranne i
cittadini.

Ma l’attacco di Zullo contro Nitti
è diventato poi uno “sfogo”, dopo anni di soprusi e silenzi. Il capogruppo del
PdL ha chiamato “lacchè” (Domestico che seguiva o precedeva a piedi la carrozza
del padrone; in senso spreg., persona esageratamente
servile, dice il vocabolario) il Difensore, il quale non fa altro che “difendere quelle strutture di dipendenza che
sono alimentate da questa amministrazione: si pensi al fatto che una
associazione per avere un contributo economico deve “parlare” col vicesindaco o
iscriversi ad AN o Azione Giovani
”.  Nitti,
secondo Zullo, è il difensore di una fazione politica, visto che prende parte
attiva alle campagne elettorali: “Faccia
il suo dovere di Difensore Civico – ha detto sempre più alterato il cosnigliere
comunale – e non vada a battere le mani sotto i palchi: deve difendere la
città, non l’amministrazione.

A questo punto Nitti zi è alzato
dalla sedia in prima fila, che occupa nel corso dei consigli comunali, andando
incontro a Zullo  e affrontandolo faccia
a faccia. A Maria Quatraro, Presidente del Consiglio Comunale che tentava di
sedare gli animi senza però riuscirci, non è rimasto altro da fare che chiamare
la forza pubblica e così i due Vigili Urbani in servizio nell’aula consiliare
si sono avvicinati a Nitti per riportarlo al suo posto e far tornare la calma.
Nitti ha fatto un passo indietro autonomamente ma lo scontro verbale è
proseguito con il Difensore che accusava Zullo di vaneggiamenti e di ignoranza,
la Presidente
che minacciava di sciogliere la seduta se il consigliere Zullo non l’avesse
smessa con le accuse e quest’ultimo che proseguiva nella sua invettiva,
riprendendo un passaggio della relazione di Nitti – (davvero assurdo, occorre
dirlo, ndr) nel quale parla di sospetta incostituzionalità della legge che
obbliga il sindaco a ricoprire tale carica per due soli mandati e augurandosi,
invece, che vi possa essere, anche per Cassano, un terzo mandato.

 

 

Vuole il terzo mandato?

“Le piacerebbe ricoprire la carica per la terza volta – ha detto ironicamente Zullo al
Difensore  riferendosi al fatto che Nitti
ricopre tale carica dall’anno 2000 – non
è vero? Continuare a difendere il primo cittadino, anzichè i cittadini? Ma lo
sa che questo limite di due mandati è stato creato e voluto proprio per evitare
che le strutture di potere si incancreniscano? Per evitare che nelle terre di
mafia e camorra il potere dei sindaci si faccia tutt’uno con il potere
affaristico-mafioso? Per evitare che, come per cassano, chi ha voglia di
Libertà possa essere in condizioni di cercarla e conquistarla?

In chiusura di lavori, Santorsola
ha espresso solidarietà a Nitti per l’attacco di Zullo, mentre quest’ultimo
usciva dall’aula inneggiando “Cassano Libera, Cassano Libera”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *