Cultura

UN FILM RACCONTERÀ LA VITA DEL CASSANESE FRANCO BELGIORNO-NETTIS

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Ai più giovani, intesi anche come quaranta-cinquantenni, il nome di Franco Belgiorno-Nettis, non dirà praticamente nulla. Eppure è stato uno dei più noti e ricchi imprenditori che dalla Murgia cassanese è emigrato in Australia dove ha trovato lavoro, fortuna e, perché no, anche gloria.   
Con la consueta precisione e puntualità, lo storico cassanese Tonino Giorgio ne parlava poco più di due anni fa in occasione della scomparsa, avvenuta l’8 luglio 2006, di Franco Belgiorno-Nettis, tratteggiandone, in un articolo su un periodico locale, anche alcuni cenni biografici, permettendo così anche a chi non l’avesse conosciuto, di ricostruirne vita e fortune.   
Ora anche l’Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura, ha voluto omaggiare questo imprenditore-mecenate con un film nell’ambito del progetto “Apulian Excellens Migrants: la dinastia Belgiorno-Nettis, antichi esportatori di modernità” finanziato dalla Regione Puglia – settore Politiche per l’emigrazione in partenariato con l’Australia. Un progetto da oltre ottomila euro che l’Assessore Missoni ha in parte “girato” all’associazione “Alberobello Puglia Film Commission” che ha ideato e progettato l’iniziativa ricevendone in cambio 1.500 euro. 
Per chi volesse capire cosa centri Alberobello con una antica famiglia di Cassano…confessiamo di non conoscere la risposta e invitiamo a rivolgersi direttamente all’Assessorato.  
Noi restiamo in attesa di vedere questo film, commissionato nell’aprile 2008 e ad oggi ancora ignoto, anche se la “Alberobello Puglia Film Commission” è stata regolarmente pagata da parte del Comune. 

belgiorno.jpgTornando a Belgiorno vale la pena, anche attingendo alla biografia tracciata da Tonino Giorgio, rivelare qualche particolare di questo cassanese nato il 20 giugno 1915 da un macchinista delle ferrovie e da Teresa Massaro; dopo il Liceo Scientifico a Taranto, si iscrive alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli nel 1933. Dopo alcuni anni di servizio presso le ferrovie dello stato italiano, frequenta i corsi dell’Accademia di artiglieria e genio a Torino, e ne esce con il grado di tenente del Genio. Durante la seconda guerra mondiale viene fatto prigioniero in Africa. Rientrato in Italia, decorato con la medaglia d’argento al valore militare, si laurea in ingegneria civile e consegue la specializzazione in elettronica all’Istituto Galileo Ferraris.  

 

Per conto di una società pubblica di Milano, dove lavorava dal ’47, fu inviato in Australia con un suo collega, l’ing. Carlo Salteri. Dopo sei anni dal suo arrivo tentò l’avventura di mettersi in proprio e costituì con Salteri una società, la Transfield : pochissimi soldi, nessun mezzo ma grande tenacia e voglia di lavorare. Così i due italiani, in quell’Australia allora terra di frontiera, cominciarono a farsi conoscere per la professionalità e l’audacia del proprio lavoro e grazie ad appalti pubblici e commesse private prosperarono fino a far diventare la loro creatura, la “Transfield” una holding da diecimila dipendenti, quindici aziende controllate, interessi nei più diversi settori (dalle costruzioni civile e industriali alle piattaforme petrolifere agli aerei), sedi in tutto il mondo e un giro d’affari di impressionante volume. La figura dell’imprenditore è nota a tutti: lo è meno quella di artista e di mecenate. Nel 1961 Franco Belgiorno-Nettis ha fondato il premio d’Arte ‘The Transfield Art Prize’ che ha fortemente influenzato il mondo artistico locale. Nel 1973 ha fondato la Biennale di Sydney, con in mente la famosa Biennale di Venezia e che ha contribuito a far conoscere il meglio dell’arte moderna in Australia. Belgiorno-Nettis vantava una ricchissima collezione di opere d’arte, soprattutto di avanguardia. Diverse università gli hanno conferito lauree ‘ad honorem’. È stato l’ideatore e il patrocinatore dell’accordo di gemellaggio tra Sydney e Firenze, firmato dai sindaci delle due città nell’agosto del 1993.

 

Si è spento a Fiesole, nella sua villa sui colli fiorentini, a 91 anni a causa di una brutta caduta accidentale.

 

Per saperne ancora di più sulla "dinastia" Belgiorno, ecco un interessante sito web .

 

 

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