La voce del paese

INNOVAMENTO E CAMBIAMENTO: NON PAROLE MA FATTI (A MARGINE DELLA CONFERENZA DELLA BARBANENTE)

cambiamento.jpg





“Innovare per cambiare e cambiare per innovare”: il motivo
dominante della “strategia della riflessione” 
innescata tempo fa da Ignazio Zullo, capogruppo del PdL nel consiglio comunale ha
assunto – nel corso della conferenza dell’assessore Barbanente, plasticità, concretezza,
stato fisico.

 

Per dirla in altri termini: non chiacchiere ma fatti.

 

Da una parte Zullo, consigliere regionale del
centrodestra, eletto nelle fila del movimento ispirato da Fitto “La Puglia
prima di tutto” e dunque di opposizione; dall’altra la Barbanente, assessore in
una giunta di centrosinistra, una delle più fidate alleate di Vendola.

 

Allo stesso tavolo, l’una invitato dall’altro per
dialogare coi cittadini, proporre soluzioni ai problemi, condividere
prospettive. Capire cosa si è fatto – e che non necessariamente si condivide –
e cosa si vuol fare.

 

Non “inciuci” o pastette ma un modo nuovo e diverso di
fare politica, soprattutto dalle nostre parti, nel nostro paese. “Possiamo condividere bisogni e idee – ha
detto il consigliere del centrodestra nell’intervento conclusivo – quando non c’è nei politici la volontà di
fare solo battibecco e polemica ma arrivare al cuore dei problemi, cercando la
migliore soluzione per cercare di risolverli; soprattutto quando ci sono i
campo persone preparate e appassionate, forti delle proprie idee ma pronte a
sentire le ragioni dell’altro”
quando, cioè, è possibile avviare un dialogo.

 

Occorre farlo chiamando i cittadini a raccolta: “la visione strategica del futuro”, la
chiamava la Barbanente, applicabile all’Urbanistica ma anche all’Ambiente, alla
scuola, alla sanità, al lavoro.

 

E i cittadini sono arrivati: cassanesi e forestieri,
giovani e non solo, professionisti, tecnici ma anche chi mai aveva ascoltato né
visto l’assessore regionale. Quasi trecento persone che ponevano domande a non
finire, interrogativi, proposte. Se non fosse stato per l’ora tarda e per la
scuola che doveva chiudere, sarebbero stati tanto altro tempo ad ascoltare
questi amministratori e a far sentire loro la propria voce.

 

Perché “sono gli
elettori che fanno la qualità della politica”
ha aggiunto Zullo. Elettori
consapevoli e pronti a cambiare, a lasciarsi alle spalle vecchi modi di fare
politica, fatta non solo di compromessi ma spesso di compromissioni, illuminati
nel riconoscere cosa è nuovo e chi è capace di costruirlo, faranno il più
grande servizio alla politica, agli eletti, al paese.

 

E, in definitiva, a loro
stessi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *