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PEPE: “IO, PRESIDENTE DI TUTTO IL CONSIGLIO REGIONALE, NON HO MAI VOTATO ALCUN PROVVEDIMENTO”

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E’ stata una lezione di grande equilibrio politico, l’incontro
dell’altra sera con Pietro Pepe, Presidente del Consiglio Regionale della
Puglia nell’ambito degli incontri socio-politici organizzati dall’Associazione
“Il Faro”.

 

Equilibrio che significa dare il giusto valore alle cose e
alle persone, rispetto delle idee dell’altro, posizioni politiche forti che
possono confrontarsi con altrettanti pensieri forti, conoscenza profonda del
proprio ruolo, con tutti i limiti possibili.

 

Il Presidente Pepe è stato introdotto dal Presidente de
“Il Faro”, Pasquale Di Canosa che prima dell’inizio dell’incontro ha avuto una
bella idea, concretizzatasi grazie alla generosità della casa editrice Palomar: ai più giovani fra i presenti è stata regalata una copia della
Costituzione Italiana introdotta da una breve riflessione dello stesso Pepe,
realizzata in occasione del sessantesimo anniversario della Carta
Costituzionale.

 

“Questa iniziativa – ha spiegato Di Canosa – vuole essere un invito a riscoprire i valori
della Costituzione che,  soprattutto da i
più giovani, vanno conosciuti e studiati, per essere poi vissuti nella realtà
sociale e politica della nostra vita”.
Sono state decine le copie
distribuite e per chi volesse riceverne ancora basta rivolgersi, anche nei
prossimi incontri, direttamente al Presidente Di Canosa.

 

E’ stata, quindi, la volta del consigliere regionale
Ignazio Zullo a prendere la parola, introducendo Pepe con una confessione: “Quando, alla prima seduta del Consiglio
Regionale si doveva eleggere il Presidente e Pepe era il candidato della
maggioranza, ebbene confesso di non averlo votato; come centrodestra ci siamo
astenuti e anche io ho dovuto obbedire all’ordine di scuderia della mia parte
politica anche se a malincuore; in coscienza sapevo che Pepe sarebbe stato un
ottimo Presidente e non mi sbagliavo perché egli è davvero il Presidente di
tutti i consiglieri, anche di quelli che non l’hanno votato e non fa mai
mancare la sua parola autorevole e saggia, senza inutili autoritarismi ma
rispettando i ruoli e le funzioni”.

 

Ecco perché
ha aggiunto Zullo – mi trovo bene in
Consiglio Regionale con questo Presidente e ci vado volentieri mentre altri
Presidenti di altri Consigli dicono di essere “super partes” quando in realtà
calpestano continuamente i diritti delle minoranze, scambiando l’autorevolezza
con l’autoritarismo”
.

 

Manco a farlo apposta, è stato proprio Pepe a confermare
questa “superiorità” del suo ruolo rispetto a quello dei Consiglieri regionale
confermando che “da quando sono stato
eletto Presidente, non ho mai, mai votato neppure un provvedimento in
Consiglio, provenisse da destra o da sinistra. Ho la mia cultura, la mia storia
che non rinnego ma il ruolo istituzionale che ricopro mi obbliga moralmente ad
essere davvero al di sopra delle parti”.

 

Pepe – nato ad Altamura nel 1941, figura storica della
Democrazia cristiana pugliese prima, del Partito popolare e della Margherita
dopo; in Regione dal 1996 dopo essere stato consigliere comunale ad Altamura e
alla Provincia di Bari –  ha parlato
dell’impatto della riforma costituzionale relativa al Titolo V° per quel che
riguarda le Regioni, prima facendo una rapida carrellata storica su come si sia
giunti alle Autonomie Locali e alla loro determinazione quindi soffermandosi
sul federalismo, uno degli effetti più vivi e immediati della riforma. “Nessuno forza politica è contraria al
federalismo –
ha spiegato Pepe – e
ciò darà maggiore consapevolezza agli amministratori ed ai politici perché è
chiaro che adesso la piramide che vedeva al di sopra di tutto lo Stato e poi a
scendere gli enti, i cittadini e altre componenti della società, oggi si è
rovesciata e ciò che determina e decide sono le autonomie locali”.

 

Ma come attuare questa federalismo e quali rischi e
opportunità incombono sull’Italia? “L’operazione
– ha detto il Presidente del Consiglio regionale – è di quelle da far tremare le vene ai polsi poiché si deciderà in
questi anni il futuro delle nuove generazioni, tenendo presente che si parte da
una situazione di deficit strutturale fra Nord e Sud del paese che è sotto gli
occhi di tutti e di cui anche la classe politica meridionale deve fare un grave
“mea culpa”. Ecco perché ho fatto mio e intendo coinvolgere su questo tutto il
Consiglio della Regione, tutti i consiglieri, un progetto finanziato da un
importante istituto di credito che ha riunito le “teste pensanti” delle
migliori università italiane, del Nord e del Sud, affinché verifichino i costi
del federalismo, soprattutto in riferimento ai costi standard dei servizi che
sono la base sulla quale si confronteranno i principi di sussidiarietà e
solidarietà fra Regioni e territori”.

 

In questo quadro di riferimento si inserisce una
riflessione che sta emergendo da tutti gli incontri finora svoltisi – prima
Petruzzellis poi la Barbanente e oggi Pepe – ovvero che occorre elevare la
qualità dei rappresentanti politico-istituzionali: elettori più preparati, più
attenti, meno “sudditi” potranno e sapranno scegliere politici e amministratori
meno attenti alla gestione del potere personale quanto pronti a “servire” i
propri cittadini ed i propri territori.

 

Gli incontri de “Il Faro” proseguono domani con Ignazio
Zullo che intervisterà Elena Gentile, Assessore alle Politiche Sociali della
Regione Puglia.

 

L’appuntamento è alle 18.00 presso il Liceo Scientifico di
Cassano.

 

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