TIRO CON L’ARCO, MEDAGLIA DI BRONZO PER L’ATLETA MARTINELLI DEGLI “ARCIERI DELLA MURGIA”
Ancora un successo per la società cassanese di tiro con l’arco
“Arcieri della Murgia”.
L’arciere santermano ma tesserato copn la società di
Cassano, Claudio Martinelli si è classificato terzo nella
divisione Arco Nudo, classe Seniores Maschile, alla XXXVI edizione dei Campionati
Italiani Indoor di tiro con l’arco, svoltasi a Montichiari (Bs)
dal 27 febbraio al 1° marzo scorsi.
Un risultato straordinario
e, per certi versi, inatteso che ha premiato l’intenso lavoro svolto col coach Mallardi.
Claudio Martinelli, sebbene al cospetto di atleti più quotati e con maggiore
esperienza, con un prodigioso rush finale, un 28+28 alla terz’ultima e
penultima serie di tre frecce, ed un perfetto 30 di chiusura, con 535 punti su
ha
di bronzo.
Un risultato che da’ prestigio agli arcieri di Puglia ed
in particolare alla instancabile opera sportiva della società cassanese “Arcieri
della Murgia”.
A Martinelli abbiamo rivolto alcune domande.
Come ha scoperto questa passione per il tiro con l’arco?
Il mio interesse per il tiro con l’arco ha radici lontane,
di gran lunga antecedenti allo strepitoso risultato delle olimpiadi di Atene
2004 (oro individuale di Marco Galiazzo) e, purtroppo, non ho potuto
assecondarlo, dati i miei trascorsi rugbystici che mi vedevano totalmente
impegnato in questa meravigliosa disciplina sportiva. Con l’infortunio
accorsomi nell’ottobre 2007, ed impossibilitato nel proseguire la via
agonistica, che per 8 anni mi ha portato sui campi da rugby, pugliesi e non, ho
deciso che, per porre fine all’ozio, potevo provare a cimentarmi con l’arco …
ed è stata passione fin da subito.
Quali difficoltà ha incontrato nell’approccio e nella
pratica?
Indubbiamente, passare da uno sport di squadra, altamente
adrenalinico, ed “apparentemente” molto confusionario, ad un altro individuale,
che richiede una bassissima carica emotiva, nel quale la calma e la
concentrazione la fanno da padrone, di certo non è stato semplice.
Tuttavia, la mia “innata” predisposizione mi ha notevolmente agevolato. Per
quanto riguarda la pratica, sono stato abbastanza fortunato, in quanto la mia
struttura fisica e la mia precedente esperienza sportiva, mi hanno permesso di
bypassare la fase del potenziamento atletico, necessario per approcciare,
sempre nella fase istruttiva, ad archi più potenti.
Quali sono state le reazioni di chi ascoltava per la prima
volta del tiro con l’arco?
La prima delle reazioni è senza dubbio lo stupore,
incalzato nell’immediato dalla curiosità.
relativamente scarso sviluppo di questa disciplina, a livello locale, che
comunque nel nord Italia ha un larghissimo bacino di utenza, la prima domanda
che mi viene rivolta è: “… ma dove lo pratichi ? …”, consci del fatto che a
Santeramo non è uno sport diffuso.
Chi le è stato più di aiuto nel passaggio a quest’altra
disciplina sportiva?
Senza ombra di dubbio il mio allenatore, il maestro
Vincenzo Mallardi, al quale va il grandissimo merito di avermi dato
ottime basi tecniche, ma soprattutto di aver frenato la mia, molto spesso,
eccessiva curiosità, impedendomi di saltare le tappe del processo istruttivo.
Scoccare una freccia è l’insieme di una sequenza di gesti tecnici che, se
realizzati correttamente, portano al risultato desiderato. Far propri questi
movimenti necessita di un certo intervallo di tempo; una volta “metabolizzati”
si può passare allo step successivo.
Si è parlato della divisione arco nudo. Di che si tratta?
E come è strutturata una gara.
Ci sono 3
divisioni nell’arceria, in funzione del tipo di Arco : Nudo, Olimpico e Compound.
nudo, come la stessa
denominazione lascia trasparire, è un arco ricurvo, privo di qualsiasi accessorio, che mette alla prova la tecnica
pura dell’arciere, senza alcun tipo di aiuto e differisce dall’olimpico solo
perchè l’olimpico ha in
dotazione degli strumenti accessori, ovvero mirino, bilanciere, stabilizzatori e clicker, che gli consentono
un rendimento balistico decisamente migliore.
generazione, che sfrutta l’uso
di componenti e strumenti tecnologicamente più avanzati, come carrucole e mirini ottici, per
portare, a livelli estremi, le prestazioni balistiche.
riguarda le gare, ce ne sono di 3 tipologie: indoor, nelle quali si tira a
che ha una dimensione di
di diametro, fita, nelle quali
le distanze arrivano a
simili a quelle olimpiche, ma col bersaglio molto più grande e poi c’è l’Hunter&Field, ovvero il tiro di campagna, per il quale l’arco
nudo ha la sua maggiore affinità.
Scendo nel merito solo per le gare indoor, dato che ho disputato solamente questo tipo di
competizione, dai primi di ottobre 2008 ad oggi.
si scoccano 20 volèe da 3 frecce ciascuna, per un totale di 60 frecce.
questo tipo, marcare 10 punti, il massimo possibile, con una freccia, equivale
a centrare un’area delle dimensioni di
una moneta da 2€, a
metri
punteggio maggiore, alla fine vince la gara!
Chiunque sia interessato a questa disciplina sportiva, può
contattare il presidente Alfredo Briganti
al numero 080.772058 o scrivere
una mail all’indirizzo albriga@libero.it