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ZULLO: ZONA INDUSTRIALE, LE IMPRESE SANE SI ALLONTANANO. QUANTO CI COSTANO GLI INTENTI SPECULATIVI!




Finalmente giunge
all’attenzione del Consiglio Comunale il PIP …
Esordiva pressappoco così,
fregandosi le mani, l’Assessore Giannelli nel Consiglio Comunale del 30/07/2007
a proposito di lotti da espropriare agli agricoltori per darli agli
imprenditori e citava l’art. 27 della L.865/71.

Finalmente? E già dopo dieci anni … finalmente!

Già volava con la fantasìa – sorretto da chi ha fatto del
volo migratore una ragione di ristoro cementizio del mandato elettorale-
immaginando un Consorzio, magari fare progetti, ditta di costruzione e origine
del cemento.

Era così convinto che avrebbe avuto gioco facile che a
nulla erano valse le proposizioni dell’opposizione che lo mettevano in guardia
con “non va bene”, “non lo puoi fare”, “non credere che gli imprenditori sani
sono stupidi” . Ma lui? Si fregava le mani e … pregustava.

E che è successo? Che gli imprenditori sani, quelli che
non tolgono il terreno agli agricoltori per fare capannoni e rivenderli
servendosi delle scale del Comune e del mandato elettorale, quelli che
veramente danno occupazione, quelli disgiunti dalla politica, che rischiano in
proprio e non manipolando il mandato elettorale, approfondendo la questione
hanno capito l’inganno. Con i soldi degli imprenditori sani gli avvoltoi, i predatori
e i migratori volevano ancora una volta accrescere con bramosìa le proprie
ricchezze patrimoniali.

Questi imprenditori non hanno aderito alla costituzione
del Consorzio anche a rischio di perdere la cauzione.

A questi imprenditori noi diciamo: “non perderete niente,
perché siete vittime di manovre speculative di chi usa la politica per il
particolare”.

Ed in più, i “forti, onesti e gentili” devono spiegare a voi
imprenditori e alla città: perché il Comune di Cassano, facente parte del PIT4
non ha fatto richiesta alla Regione (vedasi
DGR 20/01/2009 – Accordo ex art. 15 L. 241/90 tra Regione Puglia e PIT 4 Area
Murgia. Inserimento di interventi, BURP pag. 2228 )
per ottenere i finanziamenti per la Zona
Industriale lasciando che a giovarsene fossero solo

         
Santeramo
con 400 mila euro;

         
Gioia
con 350 mila euro;

         
Poggiorsini
con 100 mila euro;

         
Toritto
con 481 mila euro?

Perché non si sono associati alle richieste di quei
Comuni? Pensate che la Regione ha ancora economia dei finanziamenti europei POR
2000-2006 da impiegare pena la restituzione alla Comunità Europea.

Ma a loro che interessa: i soldi per le infrastrutture le
chiedevano agli imprenditori sani e con il Consorzio avrebbero voluto gestirle
direttamente dando conto al Consorzio (cioè a sé stessi); se fossero arrivate
dalla Regione avrebbero dovuto dar conto all’erario e, questo, per i loro piani
sarebbe stato più rischioso.

Cari imprenditori, lo sviluppo passa necessariamente dalla
libertà.

Liberate Cassano da questa tirannìa.

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