La voce del paese

VITO LIONETTI: A ROMA PER UNA GRANDE LEZIONE DI VITA. IL RESTO, TUTTE BUGIE




Per la prima volta nella storia della scuola elementare di
Cassano si è organizzata una visita guidata alla città di Roma. E’ stato un
evento straordinario: per due giorni i nostri piccoli alunni hanno potuto
osservare i posti della storia antica e le sedi istituzionali a coronamento di
un progetto di Educazione alla Cittadinanza Attiva. Questo viaggio è stato
fortemente voluto dal sottoscritto, che per primo ha lanciato l’idea che poi è
stata condivisa da tutta l’interclasse di quinta.

C’è voluto uno sforzo organizzativo notevole per trovare
il posto dove far alloggiare gli oltre cento fanciulli e i loro accompagnatori.
C’è da precisare che su sei classi quinte, una classe ha deciso di non far
pernottare i bambini e di raggiungere gli altri per la sola visita a
Montecitorio.

Anche in questo caso la scuola si è adoperata per
risolvere ogni problema organizzativo e di trasporto.

 

Dopo tanta passione, tanto lavoro e sacrificio c’è un
buontempone che con odio, disprezzo, arroganza e raccontando menzogne butta fango
ancora una volta sul mondo della scuola.

Si, perché questo personaggio non è la prima volta che
attacca gli insegnanti.

 

Questa mattina quando ho distribuito ai miei colleghi la
fotocopia dell’insieme delle plateali bugie scritte su questo viaggio, immediatamente
è stato riconosciuto quel triste personaggio che durante  l’assemblea dei genitori sull’allora decreto
Gelmini ebbe a dire che “finalmente si abolivano privilegi” e che gli
insegnanti, “contestavano la riforma solo
per tutelare il proprio posto di lavoro” (come se ciò fosse un delitto…) e che
era giusto tornare al maestro unico. Senza nessuna consapevolezza del grave
danno formativo e appunto occupazionale che la scuola sta pagando.

Si è immediatamente scoperta la contraddizione tra queste
affermazioni e l’ipocrita “sviolinata” sull’importanza del lavoro dei docenti
fatta solo per “captazio benevolentia”(non ci casca nessuno).

 

Ma veniamo ai fatti.  

 

Il giorno della visita all’aula di Montecitorio ci hanno a
raggiunto Roma il Sindaco ed il suo vice per accompagnare gli alunni e per dare
loro completezza di cognizione sui vari livelli di divisione dei poteri dello
Stato.

 

A questo punto necessita un chiarimento sull’ingresso dei
partecipanti.

 

Normalmente a Montecitorio le scolaresche entrano in gruppi
di 40 – 50 persone.

Noi sapevamo sin dall’inizio che  dovevamo portare circa 120 alunni più una
trentina tra docenti e genitori. Problema risolto a monte grazie al continuo
contatto tra il vicesindaco e la segreteria dell’on. Bruno, a cui abbiamo fornito
con buon anticipo l’elenco di tutti i partecipanti (cosa che io stesso ho
provveduto a raccogliere e inviare). All’ingresso ho consegnato al funzionario
della Camera copia degli elenchi delle classi che già erano a Roma dal giorno
precedente ed ho chiesto alle colleghe della classe arrivata in quel momento di
fornirmi il loro, precisando che ci potevano essere problemi di ingresso unicamente per quei genitori non compresi negli elenchi precedentemente
inviati
. (D’altra parte se non erano negli elenchi è lecito chiedersi che
ci facevano lì?).

In ogni caso io stesso ho concordato con il funzionario
che potevano entravano tutti quelli che erano fuori divisi in due gruppi, (tre
classi con rispettivi insegnanti e genitori alle 13,30; le altre tre classi
sempre con insegnanti e genitori mezz’ora dopo).

 

Quindi è completamente falsa e ingenerosa l’accusa di non
aver fatto niente e i colleghi e i genitori presenti sono testimoni dell’
impegno profuso.

 

E’ iniziata la visita con Sindaco e Vice in testa, gli
alunni sono stati sistemati nei vari palchi prospicienti la maestosa “Aula”
dove ogni giorno si riunisce la “Camera dei deputati” e hanno appreso qual è
l’iter per l’approvazioni delle leggi e i nostri Amministratori presenti e
seduti con i bambini.

La visita è proseguita con una fermata al famoso “Transatlantico”
dove c’erano molti deputati e qualche famoso personaggio politico ci ha
salutato.

 

All’uscita il Sindaco ha parlato agli alunni e i genitori
del primo gruppo, (l’altro gruppo era ancora impegnato nella visita).  Ha voluto rimarcare l’importanza del luogo
visitato, la necessità della conoscenza della nostra Costituzione e il valore
dell’impegno civico e che la sua presenza lì era a sostegno dei nostri
concittadini più piccoli e infine ha tenuto a precisare che si è pagato il
viaggio di tasca sua

 

Una esperienza straordinaria la visita a Montecitorio. Una
lezione di vita magistrale. Questo resterà ai nostri alunni.

 

E purtroppo anche adulti che mentono e le loro bugie non
sono innocue come quelle dei piccoli, ma utilizzate per fare del male. Se
questo è il “nuovo” che avanza…

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