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SALOTTO: SINDACATI E COMUNI CHIEDONO RISPOSTE. INTERVENTO DELL’ASSESSORE LOPANE

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La crisi che da mesi sta coinvolgendo il settore del
mobile imbottito sta a cuore a molti, amministrazioni comunali comprese e
proprio per questo il sindaco di Santeramo Vito Lillo si è fatto promotore
da sempre di incontri programmatici e tavoli tecnici. Si ricordi quello avuto a
giugno dello scorso anno, quando le aziende Natuzzi avevano messo in Cassa
Integrazione migliaia di operai.

 

Stesso motivo ha avuto l’incontro dell’altra mattina nel
palazzo municipale, ove erano presenti dinanzi ad alcuni lavoratori di vari
stabilimenti sparsi nel territorio, i rappresentanti delle istituzioni locali.
Per il Comune di Cassano c’era l’Assessore alle Politiche del Lavoro Michele Lopane.

 

Un unico grido di lamento si levava dalle voci dei
lavoratori, ovvero l’imminente pericolo di licenziamenti che coinvolgeranno
molte famiglie.

 

L’incontro ha fatto il punto della situazione e i vari
rappresentanti sindacali hanno espresso le loro perplessità. Unica
pecca,l’assenza delle forze di opposizione. I lavoratori sono sul piede di
guerra e chiedono come mai si sia dimesso l’amministratore delegato, Aldo Uva.

 

Lamentano inoltre un’assenza dell’azienda dalle
trattative, spesso unilaterali e senza interlocutori. Silvano Penna, della
FILLEA CGIL di Bari, vive le dimissioni di Uva come un disagio, perché è stato
l’unico ad avviare un dialogo con i sindacati. Si sono avuti spostamenti di
lavoratori da un stabilimento ad un altro e le associazioni di lavoratori non
sono state informate. Non esistono piani di cassa integrazione e la rotazione
prevista non è rispettata. Purtroppo quando le voci girano in azienda, queste
sono quasi sempre confermate.

 

Domani 31 marzo è previsto un incontro in Confindustria a Roma, ma né i
sindacati nè l’ amministrazione sono al corrente dell’argomento. C’è una
chiusura da parte dell’azienda a voler trattare apertamente. I sindacati
propongono una riconversione industriale: Luigi Lamusta della CGIL di
Laterza  è d’accordo con i colleghi, ma ha sottolineato un aspetto
conosciuto a molti,ovvero i ritmi forsennati che i lavoratori sono costretti ad
avere e la scarsa qualità del prodotto. Vito Lincesso della CISL di Taranto
preme affinché non si arrivi a discutere il 16 giugno, giorno ultimo di CIG.
Ferruccio Ferrullo, della UIL di Taranto, ha rimarcato il calo delle commesse
del 30%. Molto forte l’intervento di Gianni Nicastri della CGIL di Bari, che ha
puntato il dito contro l’insensibilità della popolazione locale al problema e
ha lamentato la mancanza di sinergia con il territorio. Stesso problema con
l’azienda Natuzzi, verso la quale esiste un’innegabile sudditanza psicologica
che rende difficile anche organizzare scioperi perché si è arrivati alla
frammentazione sindacale, perché da molti considerata come un santino da
portare in processione. Da più parti si chiedono investimenti per le
innovazioni, ma non si sono mai avute risposte concrete. Sergio Gatti ha
proposto di lasciare in Italia le maestranze, per avere lo slancio giusto al
momento della ripresa.

 

L’assessore Lopane ha affermato che le amministrazioni
locali fanno del proprio, incentivando le attività produttive al meglio delle
loro possibilità: “Assicuro oltre alla
solidarietà d’obbligo, un sostegno nella visibilità del problema. Noi come
amministrazione saremo presenti in ogni circostanza
” ha affermato
l’amministratore cassanese.

 

Ha concluso il sindaco Lillo, proponendo un incontro con
l’azienda Natuzzi ed uno successivo con i lavoratori affinché si possa trovare
una situazione all’impasse.

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