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IN OCCASIONE DELLA PASQUETTA, RIVALUTIAMO IL NOSTRO PAESE, UNA RISORSA TUTTA DA SCOPRIRE

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Tonino Giorgio, “memoria storica” cassanese, un
impareggiabile, assiduo, attento lettore di libri, giornali e riviste
riguardanti il proprio paese, ha affermato che “ci sarebbero molte cose da dire
su Cassano, ma preferisco non esprimermi…”

Un uomo schivo, taciturno, patriottico e
autodidatta , un cassanese “verace”, un vero 
“melting pot” di idee, un ricercatore locale colto e raffinato. Conserva
gelosamente centinaia di documenti storici, giornali locali e fotografie di
Cassano.

Il signor Tonino Giorgio, in passato, è stato
archivista capo del comune di Cassano e stretto collaboratore del nostro
storiografo, Nicola Alessandrelli; inoltre ha pubblicato diverse opere, fra cui
la più celebre “Cassano delle Murge, ieri e oggi”; egli stesso afferma che “le
origini di Cassano si perdono nella notte dei tempi”.

Cassano è stato descritto dal signor Tonino come
“un ridente centro agrituristico della Puglia e da secoli un ricercato e
confortevole luogo di villegiatura”. Cassano, un paese di circa 13 mila
abitanti, si eleva su un’amena altura e dalle sue colline più alte,  la cui la più famosa è la Collina di
Santa Lucia con la sua antica rinomata chiesetta  si
scorge Bari (a circa 30 km di distanza dal paese) adagiata sul mare, offrendo
al turista un incantevole versione panoramica, forse una fra le più belle
dell’intera regione, con la possibilità di ammirare l’orizzonte.

 

Secondo alcuni il termine Cassano deriverebbe dal
latino “Cassius”, con l’aggiunta del suffisso “anus”; secondo altri, invece, il
nome farebbe riferimento all’antico culto per il Dio Giano, a cui era dedicato
un piccolo tempio, ossia la “Casa Jani”. Si dice che nel territorio cassanese
fosse stato costruito un tempio dedicato al Dio Giano, nel luogo in cui oggi si
trova la chiesa del SS. Crocifisso. Da questa circostanza sarebbe derivato il
toponimo della città: “Casa Jani”

 

 Dal
punto di vista storico le origini di Cassano si fanno risalire alla civiltà
romana. Cio è confermato dai numerosi ritrovamenti archeologici, come il
recente rinvenimento di un prezioso pavimento del V secolo.

Verso la metà del V secolo, in un punto del
territorio detto “Lago di Battaglia”, ebbe luogo un combattimento fra le milizie
greche e l’esercito di Totila, nel quale si distinse per il suo coraggio una
donna cassanese vestita da guerriera che cadde eroicamente. Per onorarne la
memoria i suoi compagni eressero un monumento di pietra detto ancora oggi
“Specchia di femmina morta”.

Centinaia di manufatti in pietra, pitture, vari
oggetti trovati nelle grotte intorno alla cittadina, ci raccontano di
insediamenti preistorici.

 

A causa della tipica conformazione territoriale
delle zone carsiche, si trovano numerose grotte in tutto il circondario di
Cassano. La più grande, la “grotta di Cristo”, si trova a circa 3 km di
distanza dal paese e fu scoperta nel XVII secolo.

A 2 km, a sud-est, sgorga una sorgente
inesauribile, chiamata “Pozzo di Conetto”.

La scoperta di un menhir, risalente al 2500-2000
a.C., conferma le origini del borgo.

Le indagini storiche confermano che Cassano fu
abitato dagli Apuli, che si stanziarono nella zona intorno all’anno 1000 e la
cui civiltà era piuttosto pregredita.

Il centro storico cassanese è soggetto a continui
cambiamenti e di anno in anno perde il suo volto originario, sottoposto
all’usura dei secoli e ai continui rimaneggiamenti. Passegiando per le vie del
centro storico si scopre un susseguirsi di piccole case nel cuore del paese,
contornate da strade, vicoli e archi. Al suo interno si possono ammirare
numerose chiese, fra cui  la
sconosciuta chiesa “Santa Maria dei Martiri” con abside, la suggestiva Cripta
del Crocifisso, il romantico campanile della Chiesa Matrice, il palazzo Miani –
Perotti, di stile neo-classico, opera dell’architetto cassanese Vincenzo
Ruffo.

Per quanto concerne l’economia cassanese è
prevalentemente  agricola e
zootecnica, infatti sono presenti diversi allevamneti di bestiame come bovini,
suini, equini e soprattutto ovini.

La campagna cassanese offre uno scenario ambientale
romantico e positivo. Essa è circondata da splendidi alberi di mandorle, ulivi
e uva.

Fioriscono, inoltre, alcune lavorazioni di tipo
industriale come maglierie, camicerie, falegnamerie, che fanno di Cassano un
paese autonomo e al tempo stesso umile e lavoratore.

 

Ogni anno aumenta il numero dei villeggianti che
abitano le numerose villette di Cassano; ciò è positivo dal punto di vista
turistico; negativo, forse troppo, dal punto di vista ambientale, in quanto
alcune costruzioni sono state mal costruite e non fanno altro che abbrutire il
panorama cassanese.

Cassano è un paese a “vocazione agrituristica” per
la presenza di numerosi agriturismi, in cui il turista può assaggiare i piatti
tipici del luogo. Sono presenti, inoltre, molti ristoranti, sale ricevimenti,
pizzerie e pub.

La cucina cassanese è molto semplice e ricca di
piatti a base di verdura e legumi, come ad esempio fave e cicorie.

Per quanto riguarda le attività sportive,
l’ambiente cassanese offre la possibilità di praticare diversi sport, fra cui
equitazione, calcio, pallavolo.

 

La “Foresta Mercadante” rappresenta il  “polmone verde” di Cassano, in
quanto ricca di alberi, paiante e bellissimi fiori profumati. Inoltre Cassano è
entrato a far parte del “Parco dell’Alta Murgia” e questo rappresenta un
privilegio per i cassanesi, perché questa novità offrirà nuove possibilità di
crescita e di sviluppo per il paese.

 

“Chi vivrà vedrà” e Cassano continuerà a crescere
in maniera positiva, con la speranza che tutto possa andare per il verso
giusto, senza troppi intoppi o troppe trappole. Molto è stato fatto, anche se
c’è ancora una lunga strada da percorrere affinchè il paese viva in maniera
serena e ogni cittadino dovrà mettersi una mano sul cuore in modo tale che
questo avvenga e  per fare in
modo che i sogni di ogni abitante diventino realtà.

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