Cronaca

BILANCIO CONSUNTIVO: CALA IL SIPARIO SU “CONTINUARE”

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Sono entrato in Comune povero ed esco povero: avevo una Renault “Clio” e dopo dieci anni di amministrazione ho la stessa auto”. Con questa frase ad effetto il sindaco Gentile ha calato il sipario su dieci anni di Amministrazione, chiusisi questo pomeriggio nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di questa legislatura.

Gentile ha parlato al termine dei lavori del Consiglio, un intervento non previsto dall’ordine del giorno e pronunciato di fronte alla sua maggioranza consiliare, mentre il Gruppo del PdL lasciava l’aula che registrava anche l’assenza delle consigliere del Partito Democratico.

Un discorso teso, a tratti minaccioso nei toni, che ha ripercorso vicende di qualche anno fa, sverniciandole alla luce delle amministrative del prossimo mese: “Abbiamo scaricato la società che doveva gestire i tributi – ha detto Gentile – e non lo abbiamo detto noi che c’erano ottime motivazioni per farlo ma i Tribunali, con sentenze definitive. Oggi ci sono sempre loro…lo vedrete tra qualche giorno: hanno da meditare sulle partire risarcitorie, ecco perché sono tutti nella stessa barca ed ecco perché non ci possiamo consentire di fare un salto indietro di dieci anni…me lo dice la gente che con una certa nostalgia mi chiede cosa dovesse succedere se no vi fosse più continuità nell’azione amministrativa”.

Prodromi di quella che sarà l’imminente campagna elettorale? Sicuramente sì e non è una minaccia ma un fatto. “In questi anni – ha ricordato ancora il sindaco – ho subito ogni tipo di minaccia, di accuse, di lettere minatorie e quant’altro, sempre anonime, con una virulenza che ha avuto il suo apice fra la metà del 2007 ed il 2008, quando cioè alcune cose stavano maturando. Queste forti situazioni di condizionamento le verificheremo tra qualche giorno e ci sarà chi dovrà pubblicamente rendere conto di scelte e numeri”.

Gli avversari politici sono avvisati:saranno trattati non come tali ma come nemici. Nemici della democrazia, di Cassano, delle casse comunali in un crescendo di complotti, denunce (spesso minacciate, quasi mai portate a compimento) e denigrazioni.

Chi scegliere, allora, per governare ancora Cassano? Semplice: chi “in dieci anni di duro lavoro, spesso oscuro ma che alla fine ci ha gratificati – ha spiegato trattando l’ultimo Bilancio Consuntivo l’assessore Santorsola – e che ci ha permessi di portare Cassano da un deficit di 5 miliardi (di lire) ad un avanzao di cassa che al 31 dicembre 2008 era di 330.000 euro”.

Il vicesindaco ha tratteggiato brevemente i dieci anni di amministrazione, iniziati con una pesante eredità economica ma anche relativa alla macchina burocratica comunale oggi efficiente e moderna. Un elenco delle opere realizzate, dei progetti messi in campo, dell’impegno nel servire il cittadino sono state il succo del discorso. Fiore all’occhiello, le tasse che per nove anni non sono aumentate pur lasciando invariati i servizi alla cittadinanza e l’indebitamento per ogni cassanese che secondo Santorsola è fortemente diminuito; difesa ad oltranza anche degli Swap (“Chi dice che sono debiti mente sapendo di mentire e disinformare”) che quest’anno hanno “regalato” al Comune 12mila euro.

Criticità: la nettezza urbana. Un servizio che non va bene e che si è cercato di migliorare, ma – ha detto il vicesindaco – più che elevare contestazioni alla ditta appaltatrice, cosa si può fare? Anche per il Polisportivo si voleva qualcosa di diverso ma non c’è stato modo.

Vito Linetti, Assessore alle politiche sociali ha poi detto che il Piano Sociale di Zona comincia a muovere i primi passi, a Cassano soprattutto nell’ambito della Assistenza Domiciliare rivolta ai bambini ed agli anziani; ma occorre già pensare al prossimo Piano, per evitare errori e ritardi accumulatisi col primo.

Giannelli, ex Assessore alle Attività Produttive, si è augurato che chiunque siederà su quei banchi avrà sicuramente dinanzi una programmazione di opere, di strutture, di lavori che magari oggi non si intravede ma che magari darà i suoi frutti da qui a qualche anno.

Il Bilancio è passato a maggioranza; contrario il voto di Zullo e del Gruppo PdL secondo cui “le vostre parole e i vostri atti sono autoreferenziali: non esiste una indagine che misuri il grado di soddisfazione dei cittadini, un Bilancio sociale, un qualcosa di oggettivo su cosa sui cittadini è arrivato da tutto quello che voi dite aver programmato ed attuato”.

In apertura di Consiglio la Presidente ha avuto parole di ringraziamento per tutti, consiglieri, cittadini, dipendenti, per questa “avventura vissuta sempre al di sopra delle parti”.

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