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CASO MASELLI: LE NOTE DEL LEGALE E DI IGNAZIO ZULLO

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Dall’ Avv. Domenico Ciocia, legale del signor Maselli Pasquale riceviamo e pubblichiamo


Egregio Direttore,
la presente per replicare, fornendo a Lei ed agli stimati lettori della sua rivista, talune precisazioni, quanto mai doverose ed opportune, in merito all’articolo apparso in data di ieri e così titolato: “Traffico illecito di rifiuti: consigliere comunale di Cassano fra gi indagati”.

Al fine di evitare fuorvianti interpretazioni, mi sia consentito fornire taluni elementi, di natura oggettiva, sull’inchiesta che, come si legge nel cennato articolo- ha coinvolto “cassanesi con ruoli di spicco Pasquale Maselli, consigliere comunale del gruppo di minoranza pdl, suo fratello Felice, vice presidente del Consiglio di Amministrazione della BCC di Cassano e Tolve, ed anche il padre dei due, Giuseppe, di 79 amministratore dell’Agrinova”.

Dalle informazioni in mio possesso nessun minimo riferimento –e ribadisco nessuno- è fatto a Maselli Felice ed all’anziano genitore.

Inoltre, sebbene il nome di Pasquale Maselli è riportato in qualità di proprietario di taluni fondi insistenti nei Comuni di Acquaviva, Cassano e Grumo, non può revocarsi in dubbio come, in nessuno dei citati terreni siano state eseguite ispezioni e/o accertamenti da parte dei pur competenti organi inquirenti.

Sebbene i suoli di altri proprietari interessati dai rifiuti siano stati definiti semplicemente “potenzialmente contaminati”, con riferimento ai suoli di proprietà di MASELLI Pasquale, non è stato formulato neanche questo giudizio ipotetico e probabilistico, a dimostrazione, per un verso, che, nessun “liquame tossico” come si legge già dai primi righi dell’articolo in parola, è stato mai sversato; e, per altro verso, che ciò che è stato utilizzato in alcuni terreni di proprietà del MASELLI Pasquale, la borlanda di vinaccia –questo il nome del derivato dal ciclo di produzione dell’industria di distillazione- altro non è che un comune concime organico, del quale, peraltro, l’Italia è il secondo Paese produttore in Europa.

Ed è solo per questa finalità che il sig. Maselli ha posto a disposizione i propri terreni a titolo gratuito.

Questi, allo stato, i fatti dai quali ogni attento lettore deve far discendere le dovute ed obbiettive conseguenze scevre da personali impulsi giustizionalisti che, come tali, possono anche inconsapevolmente distorcere e fuorviare i cittadini, meritevoli viceversa, di conoscere fatti veri, che abbiano un interesse pubblico e che vengano rappresentati con formale continenza.

 

 

Questa invece la nota che il consigliere comunale Ignazio Zullo ha inviato alla redazione di CassanoLive – che ha diffuso la notizia sull’indagine a carico del consigliere comunale –  e per conoscenza anche alla nostra testata.

 

Sig. Direttore, comprendo l’esigenza di informazione alla quale doverosamente corrisponde con il Suo lavoro quotidiano ma, con la franchezza che mi contraddistingue, ho percepito in quel grassetto che mette in evidenza il coinvolgimento in quei fatti della distilleria di Adelfia dell’amico Pasquale Maselli, consigliere del Gruppo PdL, l’appagamento di chi sorride delle disavventure altrui avendone subite a iosa nella propria vita.

Capisco l’esigenza della visibilità e della penetrabilità dell’informazione-soprattutto in un momento elettorale- ma mi riconosco tra quelli che ritengono il rispetto della dignità della persona umana un valore assoluto ed irrinunciabile, da praticarsi con ogni priorità rispetto a qualsiasi altra esigenza e bisogno.

A tutti e specialmente a chi opera può capitare di essere assoggettato ad indagini o a verifiche e quando c’è un’indagine è un bene per la società che ha il diritto di pretendere che i reati siano perseguiti a tutela degli interessi collettivi.

E’, per altro verso, certamente un bene anche per l’indagato che non ha alcun timore di essere assoggettato a verifiche del comportamento nel momento in cui confida nel rispetto del precetto costituzionale della presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio.

Indagini che, come nel caso di Maselli, devono trovare il proprio compimento, indagini che partono da un’accusa sulla quale si impianterà la difesa del sig. Maselli, all’interno di un giusto processo che, qualora avviato nel caso in cui l’accusa si dimostri sostenibile, deve attraversare tre gradi di giudizio.

Quel grassetto non sembra tener conto di tutto questo ma tende a dare del fatto l’idea che un’indagine, una verifica equivale già a colpevolezza e, questo, Le assicuro è un fare che lascia sul campo più vittime di quante ne voglia salvare.

Il sig. Maselli, di cui posso testimoniare le doti morali ed intellettuali, riuscirà a dimostrare già in istruttoria la propria estraneità all’intento criminale di cui si parla in quanto il suo coinvolgimento riviene dal fatto che ha posto a disposizione dell’Azienda incriminata i propri suoli  ai fini dell’utilizzazione a scopo agricolo dei sottoprodotti utilizzati come fertilizzanti

Il sig. Maselli non si è occupato di nessun’altra attività.

In ogni caso, proprio per la sua integrità morale ed intellettuale, ha voluto comunque estraniarsi dalla competizione elettorale per non fomentare uno sciacallaggio politico che già è stato avviato nel nostro paese con la distrubuzione delle fotocopie di quel grassetto del Suo articolo, che sembra preludere allo sciacallaggio del 2004.

Nell’esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà all’amico Pasquale e a tutta la sua famiglia, peraltro tirata in ballo inopinatamente, non mi resta che ringraziarLa per l’opera svolta nel dare al fatto quella pubblicità che oggi permette al Gruppo Consiliare PdL che ancora per qualche giorno rappresento, di manifestare alla città di essere  orgoglioso estimatore di una persona per bene stimata come tale dal popolo di Cassano.

 

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