Politica

“CENTROSINISTRA INAFFIDABILE. CENTRODESTRA, VECCHI PERSONAGGI”

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Sminuire il centrosinistra, fino a ridicolizzarlo. Bollare il centrodestra come vecchio, inaffidabile, nelle mani dei soliti noti. Prospettare un “inciucio” fra le due liste per spolparsi Cassano.

E’ la strategia della lista “Nuova Idea Domani” e del suo candidato sindaco Teodoro Santorsola che stasera in piazza Garibaldi ha cominciato la lunga serie di comizi che in queste tre settimane costelleranno la campagna elettorale.

Schierata la lista, sul palchetto sale Deo Venezia che “da cittadino libero” parla di squadra “coraggiosa che vuole portare avanti principi forti e onesti, fatti di attenzione alla persona”. Venezia si augura una “campagna elettorale basata sul confronti di programmi, diversa dalle altre, senza scontri personali né a livello professionale né familistico”.

Ovviamente nessuno lo ascolta e comincia il fuoco di fila, aperto dal sindaco uscente Giuseppe Gentile.

Siamo stati tra la gente per dieci anni – dice – e qui ritorniamo per dire cosa abbiamo fatto e dire cosa faremo. Ma non possiamo certo ignorare quello che le altre liste propongono, liste che si propongono di detra ma hanno persone di sinistra e liste che dimenticano che fino a un anno fa erano con noi e tutto ad un tratto scoprono che Cassano è sull’orlo del precipizio. I loro programmi sono speculari: questa è la chiave indiziaria di questa campagna elettorale” ovvero “incrociano contro di noi il loro fuoco, non tra di loro, tra centrodestra e centrosinistra ma contro di noi: vedrete che se vinceranno ci saranno come assessori alcuni notabili di Cassano e c’è una sinistra inconsapevole che sta facendo il loro gioco e neppure se ne accorge, a meno che non ci sia una ricompensa per la lista di centrosinistra”.

Sono sceso ancora in campo – dice sempre il sindaco uscente – perché me lo hanno chiesto i giovani, coloro i quali sono venuti in lista con noi e con cui fin da oggi ho fatto un patto: li catapulterò nella vita amministrativa perché daremo loro un orizzonte di futuro, al di là del risultato finale conseguito”.

Gentile e Santorsola si sono studiati i due programmi delle liste avversarie: il sindaco parla di quello di ViViCassano, la lista di centrosinistra, bollato come “un programma ruffiano, che promette soldi a tutti, agli imprenditori e agli artigiani. Ma io dico: se i consorziati del Cosvim non  avessero fatto da soli i propri sforzi, nulla sarebbe arrivato da chi invece in quel Consorzio riveste ruoli di responsabilità”. Il riferimento è ad Arganese, candidato sindaco con ViViCassano e presidente del Cosvim, il Consorzio di imprese insediatosi nella zona industriale grazie ad accordo di programma con la Regione Puglia.

Per Gentile, poi, tutto ciò che ViViCassano propone in tema di sicurezza, vita sociale, opere pubbliche, ambiente è stato già realizzato dalla sua amministrazione o progettato per esserlo a breve. “Ho paura a lasciare il paese in mano a queste persone – afferma l’esponente dell’Italia dei Valori – che propone un programma datato, ante 1999”.

Quanto alla trasparenza amministrativa, per il sindaco “Non c’è un cittadino che possa dire che questa amministrazione non è stata trasparente nel suo operato”. Su cultura e scuola, “c’è una visione elitaria” da parte del centrosinistra cioè fatta da pochi per pochi e soprattutto che debba passare attraverso comitati e organizzazioni mentre “noi siamo per la gente e fra la gente…fra la gente stiamo bene”. 

L’ultima stoccata pare essere per le ex Busto e Lanzolla (candidate con Arganese): secondo Gentile sarebbe stato lasciato “per non aver assecondato alcune richieste, inaccettabili per un sindaco”.

Moltissime volte le parole di Gentile (così come accadrà per Santorsola) sono state interrotte da applausi provenienti da un gruppetto di ragazzine, probabilmente assoldate per sventolare bandiere e urlare come ad un concerto di Gianna Nannini. Il resto della platea – circa 300 persone – non ha praticamente mai applaudito, ascoltando attentamente quanto si andava dicendo. Un boato è arrivato al primo gol dell’Inter da parte dei tifosi radunati presso l’Inter Club a due passi dalla Villa. Gentile ne ha subito approfittato per attaccare Filippo Panzarea, presidente dell’Inter Club e candidato nella lista Di Medio: “Sono interista da una vita – ha spiegato Gentile – non ho bisogno di mettere presidenti dell’Inter Club in lista”.

Un gasatissimo Teodoro Santorsola, urlante fino a perdere la voce, dopo Gentile sale sul palchetto e loda ancora i giovani della lista “Nuova Idea Domani” ovvero la meglio gioventù, “giovani che non chiedono prima che cosa posso avere, ma danno e voglio dare”. Il vicesindaco si è letto le 44 pagine di cui si compone il programma della Di Medio (“attenzione ai termini che vengono usati – avverte – dopo quanto accaduto con l’incendio di Ferragosto”) trovandolo contraddittorio, ripetitivo ma soprattutto “fatto da gente che pure era all’opposizione e poteva leggere e informarsi ma che ha sempre preferito lasciare le sedute del consiglio, scappare, abbandonare l’aula e che quando è rimasta ha detto solo una serie di “NO”: alle scuole, alla circonvallazione, alla villa, a tutto”.

Poche battute sul centrosinistra, “la lista della bicicletta” l’ha chiamato con una battuta alla Storace: “ViViCittà sembra una gara ciclistica…ma siamo seri…”.

Santorsola vuole un confronto su questi temi “ma non so con chi parlare…con Di Medio-Zullo, con Zullo-Di Medio o con Leporale”? questa città non può finire nelle mani di chi l’ha già rovinata, di chi l’ha mandata sull’orlo del precipizio economico visto che quando siamo arrivati noi, dieci anni fa, c’erano oltre 3 miliardi di vecchie lire di debiti e oggi il debito procapite per ogni cassanese è diminuito sensibilmente e consegniamo alla città un Comune risanato”.

Poi,. Ancora sul rapporto Zullo-Di Medio: “due mesi fa era una porta girevole – ha detto il candidato sindaco .- oggi è “vai Maria Pia…credo che ci siano dei candidati in buona fede ma ricordino che il nulla produce il nulla”.

Su Swap, fiscalità locale, equità fiscale, Santorsola dice che la lista di centrodestra non sa quel che dice e che grazie all’amministrazione uscente si è potuto pagare meno perché hanno pagato tutti e chi dice il contrario “spara cazzate”.

Il comizio è finito, ma la gente rimane ancora per strada a festeggiare. L’Inter ha vinto il suo 17° scudetto. 
 

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