Politica

COMIZI AL VIA FRA URLA, CITAZIONI ERRATE E ACCUSE DI FALSO

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Quasi tre ore di comizi, ininterrotte. E la gente lì ad ascoltare. Significa che c’è voglia di capire, di partecipare, di ascoltare e, perchè no?, di divertirsi.


Comincia Arganese e la sua “ViviCassano”.

Domenica sera è toccato a Quirico Arganese rompere il ghiaccio con la piazza e presentare il programma (non elettorale ma “di lavoro”) della sua “Vivi Cassano”. “Siamo qui per manter fede ad una promessa fatta cinque anni fa – dice il candidato sindaco del centrosinistra – perché con il ripristino della democrazia bloccata e la fine dell’emergenza, si può tornare a fare politica nei propri ambiti” e bolla il ticket Santorsola-Gentile e viceversa “figlio del peggior nepotismo politico”.
 
Scende nei particolari del suo programma “innovativo, fatto di dialogo, ascolto, proposte venute dalla gente, senza influenze esterne  e con una parola d’ordine: democrazia ovvero il controllo del popolo sull’operato di chi governa e dunque la previsione di incontri semestrali per dare conto ai cassanesi di quel che si è fatto”.
Degli altri, dice Arganese, non si può dire la stessa cosa:  “Cassano per la Libertà” propone un programma che costerebbe 50 milioni di euro e 50 anni per essere realizzato mentre la lista di Santorsola farebbe bene a spiegare quel che non ha fatto piuttosto che rimanere nel vago”.

La sinistra c’è, nella lista di Arganese e si fa sentire, almeno a livello di principi: “dalla crisi si esce con la riscoperta dei valori fondanti della nostra democrazia ovvero l’accoglienza, l’aiuto, la solidarietà, l’amore per l’altro che ci fanno essere comunità”; basta con gli ipermermercati, con le Zone Industriali fantasma perché “questa amministrazione quando ha messo mano all’economia è fallimentare”.  A sostegno della lista di centrosinistra è salito sul palco anche Dario Ginefra, segretario provinciale del PD barese il quale ha ricordato a Gentile “che l’avversario è nell’altro campo, non da questa parte” riferendosi ai recenti attacchi del sindaco uscente verso il Pd. “La democrazia – ha ribadito l’onorevole – non è un rapporto fra principe e sudditi” e forse questo qualcuno se l’è dimenticato. 

 

Tocca alla Di Medio con “Cassano per la Libertà”.

Il secondo comizio ha visto salire sul palchetto Maria Pia Di Medio, candidata per “Cassano per la Libertà” che dopo essersi presentata ed aver presentato i candidati ha spiegato “che non ‘è alcun conflitto di interessi tra me e quanto accaduto con l’esperienza politica di mio marito (l’ex assessore dott. Giuliani, ndr), una brava persona, pubblico ufficiale, già candidatosi al Senato”.

Basta con Cassano chiuso come in una torre d’avorio, ha detto la dottoressa; piuttosto “si dia il via ad uno sviluppo integrato, armonioso che veda collaborare gli assessorati, l’amministrazione con i cittadini, con le associazioni, in un clima di ritrovata pace sociale dopo dieci anni di buio perché sia chiaro che noi non schederemo nessuno ed anzi vogliamo risollevare il nostro paese da una schiavitù culturale nella quale da tempo è piombata”.

In caso di vittoria “intendo subito dare vita ad una task-force progettuale – ha spiegato la Di Medio – con le forze professionali che sono qui su Cassano e di cui dobbiamo andar fieri, senza andarle a pescare fuori paese; rimettere in moto la macchina dell’economia grazie ai finanziamenti che dall’Europa alla Regione per troppe volte sono andati persi.”

La Di Medio ha quindi assicurato il massimo sforzo per risollevare la qualità della vita, il dialogo con le associazioni, con i ceti intermedi per far si che i diritti “non passino come favori, come certe pratiche che sono lì in Comune che attendono…attendono che qualcuno vada a sollecitarle e si inchini al potente, per avere ascolto”. La candidata ha anche smentito che vi saranno nuove tasse: “non servono, per realizzare il programma…non è dai cittadini che ricaveremo le risorse utili a far ripartire Cassano nella luce”.

 

Santorsola e la “Nuova Idea Domani”.

L’assessore Lionetti apre il comizio e lo fa purtroppo con la citazione errata di una frase di Kennedy (“chiedetevi cosa fate per l’America e non cosa fa l’America per voi” invece di “Non chiederti che cosa puo’ fare il tuo paese per te, ma chiediti che cosa puoi fare tu per il tuo paese”: il senso è più o meno identico ma le citazioni è bene pronunciarle esattamente. Altrimenti non sarebbero citazioni!) per cominciare il suo discorso incanalandolo nell’ambito dei servizi sociali, settore da dieci anni da egli stesso retto come Assessore.
“Sono orgoglioso – ha detto Lionetti – e rivendico con forza l’azione politica che questa amministrazione ha svolto nei confronti dei minori”. Una serie di cifre, secondo l’assessore, lo confermerebbero: le azioni sull’affido, ottanta laboratori esterni nelle scuole grazie alla legge 285; 10mila euro spesi per esperti esterni a sostegno dei progetti scolastici, l’impegno dei Lavoratori Socialmente Utili per gli anziani e i bambini”. Sui mancati finanziamenti ad esempio per gli asili nido, il PD (supportato dall’assessore Regionale Elena Gentile) dice una fandonia: “ci voleva il sostegno dei privati, che non c’è,  e comunque con quali risorse sarebbero rimasti aperti questi asili?” Stessa cosa per la legge regionale n.7 (Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro in Puglia): “vi prendono in giro…non esistono ancora i bandi per quella legge…che finanziamenti avremmo dovuto chiedere?” Infine, ancora sul PD e i suoi Forum secondo cui “avrebbero avuto 50 proposte…questa amministrazione con un solo questionario riguardante la Banca del Tempo ha avuto oltre 1.000 riscontrri su 1500 questionari consegnati: questa è democrazia”.

La seconda parte del comizio è stata appannaggio del candidato sindaco Teodoro Santorsola e della sua ugola d’oro. E c’è ne è stato per tutti: “Il programma di ViViCassano è un falso: quello consegnato all’Ufficio Elettorale è diverso da quello stampato e distribuito: nel primo mancava ogni riferimento al federalismo fiscale; quando l’ho fatto notare, sono corsi ai ripari”; il confronto tra i tre candidati sindaco “fatta propria da CassanoLive” non si farà…”c’è chi ha paura del confronto ma soprattutto la Di Medio potrebbe mandare qualcuno altro magari Zullo o Leporale ma sono disposto a fare una deroga”; sulla Di Medio, poi, Santorsola denuncia la sua totale confusione sulla macchina amministrativa,il bilancio, le attività di programmazione: “una cosa è sicura: faranno l’Assessorato alla Nientologia classica” per dire che il nulla regna sovrano nel centrodestra.
Quanto al centrosinistra Santorsola ha criticato Arganese e la sua presunta “cooptazione” quale candidato sindaco e non, come aveva promesso Rino Palumbo, segretario cittadino del PD, attraverso le primarie: “l’avete imposto come logica tedeschiana” e d’altra parte anche il segretario è uno “imposto” non scelto democraticamente. Quanto ad AN e alla presenza nella lista della Di Medio del vice-presidente Renzino Campanale, il vicesindaco uscente avverte: “si sia attenti a parlare di An che ha perso aderenti e che sarebbe spaccata perché un solo ha fatto una scelta diversa da quella di proseguire con “Nuova Idea Domani”.

L’ultimo pensiero di Santorsola è per la Di Medio e la sua compagine “fatta di bocche fameliche, assetate di risorse pubbliche, che hanno rovinato Cassano ed ora vogliono riprovarci, magari elargendo un assessorato a qualche vecchio marpione della politica cassanese” per poi terminare con un triplice urlo (che ha fatto preoccupare più d’uno fra gli ascoltatori per la veemenza) “Mai, Mai, Mai avrei candidato mia moglie in presenza di evidenti problemi con la giustizia ed in chiaro conflitto di interessi”. 

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