Politica

TERZA TORNATA DI COMIZI. PER LA LISTA DEL SOLE TUNZI ATTACCA ZULLO E L’EX CONSIGLIERE COTRUVO

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Comizio tutto “dedicato” a Ignazio Zullo quello che il candidato consigliere Ezio Tunzi ha svolto sabato sera per la lista “Nuova Idea Domani”. I due si conoscono da tanto tempo e nel 2004 erano colleghi di lista: Tunzi era candidato nella lista “Zullo Sindaco” cinque anni fa ma una volta eletto in Consiglio, dopo un breve periodo di permanenza in un unico gruppo, Tunzi si separò costituendo prima il Gruppo Misto poi quello de “La Margherita” assieme all’allora consigliera Maria Pia Di Medio che poi si dimise.

Quando, poi, Tunzi decise di entrare nella maggioranza di Gentile, “è partita conto di me una campagna denigratoria – ha detto Tunzi – fatta di articoli, manifesti, vignette…di tutto…si parla di uccelli migratori, di gente che se né è andata per interessi”. Tunzi ha smentito tutto questo, dicendo che il gruppo di Zullo ha perso i consiglieri perché non sa dialogare, non sa parlare, “vuole che tutto sia omologato a lui: quelli che pensano con la propria testa, e io l’ho sempre fatto, non possono stare con Zullo” ha detto l’ingegnere. Che ha bollato come “fantasie” tutte le congetture fatte sul suo passaggio con Gentile, ex nemico: “non ho chiesto nulla, se non di discutere e confrontarci, ciò che non si poteva fare con Zullo”.

Il quale non ha capito nulla degli Swap, della Zona Industriale “dove ho presentato solo due domande”, della politica più in generale dove “non ne ha azzeccata una: diceva che voleva scompaginare il bipolarismo e siamo in pieno bipolarismo; diceva che Fitto era il passato, la Puglia che non c’è più e Fitto è il Re di Puglia; che non voleva confluire in Forza Italia ed è finito nel PdL assieme a Forza Italia”.

Tunzi ha dunque invitato il suo ex candidato sindaco a scrivere meno sui giornali, sui siti web (“adesso se ne è fatto anche uno personale, dove lui scrive e lui legge”) ed a lavorare di più in Regione dove va solo a riscaldare la poltrona.

Si è quindi soffermato sulla vicenda “Garden Village”: ne riportiamo integralmente la trascrizione dalla registrazione audio poiché utile e preziosa relativamente ad una inchiesta giornalistica che il quotidiano “Il Resto” sta conducendo in merito.
Dice Tunzi: “Il “Garden Village” è quella struttura che purtroppo, dopo una vicenda giudiziaria durata 12 anni, è finita nella disponibilità del Comune come bene confiscato; io ero il progettista ma non sono stato inquisito dal giudice perché probabilmente ha visto che avevo fatto tutto ciò che era nelle umane possibilità…abbiamo chiesto tutti i pareri…i pareri degli Albi, i pareri della variante…tutti i pareri. Purtroppo ha preso un’altra strada…adesso non diciamo…le sentenze si devono solo applicare eperrò questa è stato confiscato in forza di un articolo…non cito il numero se no…mo na mà scoccià. Quell’articolo prevede che il bene confiscato rientra nella disponibilità dell’Amministrazione che può farne l’uso che vuole: abbatterlo, riutilizzarlo, può venderlo…L’Amministrazione ha deciso, autonomamente…io non potevo manco partecipare, di tenerlo in vita, non abbatterlo…apriti cielo…Ci sono stati ricorsi, tutti i giornalini, tutti i giornaletti, web….è la cambiale all’uccello migratore…Zullo: ci sono due articoli: uno dice una cosa, uno dice un’altra…per farvi capire…se uno fa un’omicidio, se uno ammazza una persona…se io non volendo investisco…investo… una persona…è un punto. Ma se io lo sparo faccio un omicidio intenzionale. La pena è diversa ma sempre omicidio è…Per dimostrare che c’era un interesse mio in questa storia ha cominciato a prendere una cosa…dell’articolo 31 e lo mette nel 44…signori si è letteralmente imbrogliato le idee…si è imbrogliato lui le idee in questa questione che secondo me neanche Frod sarebbe in grado di sbrogliare questa storia”.

Infine ha duramente e ripetutamente attaccato l’ex consigliere comunale Giuseppe Cotruvo “uno che parla a vanvera…ho provato a capirlo ma proprio non ci sono riuscito…gli ho consigliato di cambiare mestiere e mi deve aver ascoltato visto che non si è candidato più”. 

Ha concluso l’appuntamento elettorale serale il candidato sindaco Santorsola che ha ripreso innanzitutto la questione del venerdì sera definendo una aggressione in piena regola quella subita dalla sua lista da parte di Zullo e di alcuni esponenti di “Cassano per la Libertà” ed ha ringraziato “il senso di dovere e la lucidità delle forze dell’ordine presenti in piazza Merloni che hanno mantenuto la calma e somministrato camomilla a qualche ragazza che parla bene ma razzola male…quando più volte si lamentava che la politica a Cassano fosse fatta solo per chi grida e non di riflessione. Ci siamo stancati vogliamo dialogare: noi ieri sera abbiamo dialogato”.

Santorsola ha quindi definito l’opposizione “come l’Isola di Peter Pan..l’isola che non c’è…che non ha mai fatto domande sul Bilancio se non fare la dichiarazione di voto e abbandonare…”.

Dopo aver criticato Zullo “che in tempi di crisi prende emolumenti milionari mentre costringe la povera gente a elemosinare la carità presso la sua associazione e deve ancora spiegare che cosa ha fatto per Cassano se non fare il capogruppo di se stesso”, rispetto al programma elettorale ha illustrato le potenzialità della messa in sicurezza della Cava grande che diventerà un “Parco delle Arti”, destinato alla accoglienza di festival, iniziative, valorizzazione delle tradizioni mentre c’è già un finanziamento di oltre 1 milione e 200 mila euro per recuperare la Cava piccola dove verrà costruito un Teatro.

Infine ha attaccato Arganese “che doveva portare i 50 posti di lavoro con la “Contempo” ed è l’azienda che invece non ha consentito lo sviluppo completo del Cosvim”.

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