Politica

ARGANESE RISPONDE AL CENTRODESTRA “SAREI STATO QUI, COMUNQUE”. INTERVENTI DI CAMPANALE E BUSTO

vivicassano1.jpg

Botta e risposta tra centrosinistra e centrodestra, nei comizi svoltisi negli ultimi giorni.

Quirico Arganese, della lista di “ViVi Cassano” aveva posto alcuni interrogativi alla Di Medio, a Zullo e all’Udc di Antelmi: “come intende agire sulla questione del conflitto di interessi – chiedeva alla candidata sindaco di “Cassano per la Libertà” – se venisse eletta sindaco? Quale sarebbe stato il miracolo che unì Zullo alla Di Medio? Perché l’UDC che voleva correre da sola poi si è unita al centrodestra?”.
Questi rilievi, spiega Arganese “sono di carattere politico, non hanno nulla di personale, non sono attacchi alla persona”. E nel comizio di ieri sera ha risposto, a sua volta e in attesa che qualcuno del centrodestra risponda (“ma non privatamente e per lettera come ha promesso la Di Medio ma pubblicamente, in piazza” ha chiesto il candidato del centrosinistra) all’interrogativo posto da Zullo, se cioè, Arganese si sarebbe comunque candidato col centrosinistra se l’amministrazione uscente, oltre due anni fa, non l’avesse sostituito nella carica di Revisore dei Conti del Comune.
La risposta è SI – ha affermato Arganese – credo in questo progetto, credo nella rinascita del centrosinistra cassanese, credo nella nostra lista. Se vi fosse stato astio, risentimento nei confronti di Gentile e Santorsola forse mi sarei candidato con lei, dottor Zullo…che ne dice? Sarebbe forse stato più facile, no? Io invece credo che non siamo tutti uguali, che anzi noi siamo diversi perché noi siamo serie e coerenti e dunque affermiamo idee e non circostanze”.

A proposito della Di Medio che sarebbe stata corteggiata anche dalla coalizione di centrosinistra, Arganese ha smentito Zullo: “non è mai accaduto. La verità è che quando Zullo disse alla Di Medio che il suo gruppo non era una porta girevole, la dottoressa cominciò a pensare ad un’altra lista ma poi è accaduto “il miracolo” e Zullo si è convertito.

Il candidato sindaco di “Vivi Cassano” ha quindi parlato del programma elettorale relativamente alle opere strategiche sulle quali intercettare i finanziamenti: Polivalente per anziani, Teatro Comunale, miglioramento del Polisportivo, polo scolastico fra le altre.
L’Amministrazione uscente – ha spiegato Arganese – ha partecipato al Piano Strategico Bari 2015 candidando 14 progetti mentre la media degli altri paesi, anche più piccoli di Cassano, è di 30! Di questi quattordici, solo 2 hanno buone possibilità di ottenere un finanziamento, gli altri 12 non hanno alcuna speranza: si sono qualificati negli ultimissimi posti della graduatoria. Questa incapacità progettuale, di ascolto della città, della lettura dei suoi bisogni ha caratterizzato questa amministrazione  e continua, dunque, a farlo”. Peggio ancora avrebbe fatto il centrodestra che nel suo programma “parla di presentare progetti per il Piano: i termini sono scaduti! I soldi sono finiti! Mandiamoli a casa. Ci fanno perdere soldi e opportunità” ha gridato Arganese all’indirizzo delle altre due coalizioni.

Sul palco è intervenuto quindi Gino Campanale che brevemente ha tratteggiato la sua lunga esperienza nel sociale, nella politica, accanto alle persone anziane per le quali occorrerebbe fare di più e meglio. Ha chiesto attenzione al centrostorico e alle piazze del paese, che non vanno chiuse ma vivificate dalla presenza della gente. A proposito dello slogan della Di Medio (“10 anni di buoi. Riaccendi Cassano”) si è chiesto se prima vi fosse questa luce, se cioè quando governava Leporale & C. il paese fosse illuminato. Ebbene: “Gentile ci è costato 10 anni, cinque in più del dovuto. Era una medicina necessaria, adesso è finita. Ma non si può dire che prima di questi dieci anni, tutto era bello e pulito”.
E’ tornato, quindi, sulla polemica all’interno del PD dicendo a Ivan Aloisio che “la democrazia è fatta di regole che se si accettano all’inizio, vanno poi rispettate. Io sono sempre stato della DC e non sempre mi ci ritrovo nella sinistra ma la democrazia è questo”.


L’ex assessore Mimma Busto ha concluso gli interventi, tornando sulla questione del suo “defenestramento” da parte di Gentile, motivato a suo parere dal disegno di allargare la maggioranza “a Tunzi e Giustino – due consiglieri che hanno sputato veleno nella campagna elettorale del 2004 – il cui ingresso ha inquinato il progetto dell’amministrazione”. Il tutto, come dimostrato da una lettera del sindaco distribuita ai presenti al comizio, senza interpellare consiglieri, partiti, associazioni che avevano fatto la campagna del 2004 e dunque senza motivazioni politiche.

Quale sarebbe stato il motivo di questo allargamento? Perché Gentile chiamò Tunzi e Giustino in maggioranza? Questi interrogativi, ancora una volta, sono rimasti senza risposta.

La Busto ha dunque rivendicato coerenza e lungimiranza: “Volevamo costruire il centrosinistra e lo stiamo facendo: a chi come Maria Quatraro dice che io sono di sinistra ma sto con Santorsola che è di destra dico che “predichi bene ma razzoli male”.

Ai giovani, soprattutto di “Nuova Idea Domani” ha consigliato di non farsi utilizzare come portatori di voti “così come hanno fatto in passato con consiglieri come Giuseppe Cotruvo o Titti Lanzolla, dimenticati e messi da parte una volta assolta alla loro unica funzione: portare voti e far governare i capi, Santorsola e Gentile.”  L’intervento si è chiuso con un’ultima stoccata alla Di Medio la cui lista “è un cavallo di Troia: altri sono i personaggi che governeranno in caso di vittoria, facendo fare a Cassano un balzo indietro di 10 anni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *