Cultura

L’IDEA DI CIVITAS DI PAOLO E AGOSTINO: SE NE E’ DISCUSSO AL CONVENTO DI CASSANO

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Nell’ambito dell’iniziativa “Weekend con Agostino”, promossa dagli Agostiniani di Puglia, si è svolto ieri presso il Santuario Santa Maria degli Angeli di Cassano un incontro sul tema “Paolo ed Agostino: quale civitas?”.

Si è trattato dell’ultima di tre conferenze che hanno messo a confronto due dei pensatori più profondi e significativi del Cristianesimo antico: Paolo, l’apostolo delle genti e il primo a dare espressione compiuta alla dottrina dell’opera della Grazia divina nella salvezza dell’uomo, ed Agostino, che sviluppò la stessa tematica raggiungendo profondità di riflessone teologica impareggiabili.

Nel primo incontro, svoltosi presso il Convento di S. Maria della Lama a Noicattaro lo scorso 6 Giugno, il prof. Vittorino Grossi si è concentrato sulle ragioni, di affinità caratteriale e di esperienza di vita, per le quali Agostino fu un lettore tanto assiduo e fedele di Paolo. La seconda presentazione, tenuta dal prof. Luigi Manca presso il santuario S. Maria dei Miracoli di Andria il 27 Giugno, ha avuto come tema il confronto tra le cristologie paolina e agostiniana.

La serata di ieri ha invece visto Stefania Miscioscia, laureata in teologia all’Università Gregoriana e specializzata in Patrologia presso l’istituto Augustinianum di Roma, parlare del rapporto tra il pensiero di Paolo e quello di Agostino riguardo alla relazione tra legge civile e legge divina.

L’esperta ha messo in evidenza come i due padri abbiano in più occasioni nei loro scritti sottolineato l’importanza del corretto funzionamento degli ordinamenti civili. Essi, infatti, sono e devono essere fondati su norme che derivano dall’unica prescrizione nella quale Gesù ha riassunto l’intera tradizione normativa giudaica, quella dell’amore per Dio e per il prossimo. Dall’amore, che per Paolo (1 Cor 13, 13) è il più importante dei doni dello Spirito, deriva secondo Agostino ogni forma di conoscenza e di filosofia, compresa l’etica. I Cristiani sono chiamati non ad ignorare o a disprezzare la patria civile e la dimensione terrena, concentrandosi asceticamente sulle realtà celesti future. Piuttosto essi devono contribuire al buon funzionamento dello stato, ispirati proprio dalla legge dell’amore. Nonostante la complessità del tema e dei testi offerti alla lettura, la dott.sa Miscioscia ha centrato l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione di un pubblico piuttosto ampio di non esperti, che hanno anche partecipato a conclusione con alcune domande di approfondimento. In ciò la relatrice è stata certamente facilitata da fatto che, sebbene un atteggiamento storico corretto imponga di percepire la distanza temporale che ci separa dai contesti nei quali i testi furono prodotti, le tematiche trattate sono da tutti percepite come estremamente rilevanti per il presente. Paolo ed Agostino, dunque, offrono spunti di riflessione e suggerimenti che possono certamente essere di supporto e di guida per le scelte del fedele in ogni epoca. Sia la dott. Miscioscia che il priore del Convento padre Mario Sannino hanno cercato di sottolineare proprio questo elemento.

 

 

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A conclusione dell’incontro padre Mario ha accettato di rispondere ad alcune domande di CassanoWeb riguardo all’iniziativa “Weekend con Agostino”.

 

Qual è l’obiettivo principale che vi prefiggevate con questa serie di incontri?
L’obiettivo era prevalentemente pastorale, ma anche culturale in senso lato. Il nostro ordine segue la spiritualità di Agostino e vuole, per quanto possibile, condividere questo amore per il padre africano con gli altri fedeli. Naturalmente, perché si possa condividerne la spiritualità è prima necessario conoscere i lineamenti del suo pensiero.

C’è stata una buona partecipazione?
Direi di si. Diversa nelle tre occasioni, ma complessivamente un’ottima partecipazione.

Pensa che gli obiettivi che vi prefiggevate siano stati raggiunti?
Spero e credo di si. Questo almeno è quanto ho percepito durante e al termine dei tra incontri. I partecipanti sembravano aver compreso i vari aspetti messi in evidenza dai relatori, soprattutto la particolarità della proposta agostiniana nella complessa realtà della Chiesa. Spero che a questo segua un sempre crescente interesse per l’approfondimento.

Si tratta dunque di un’esperienza da ripetere?
Certamente si. Ci sforzeremo di riproporre l’iniziativa anche il prossimo anno. Ci siamo accorti che tanti laici, esperti e studiosi del cristianesimo antico, coltivano un forte interesse ed una passione per gli scritti di Agostino. Cercheremo di avvalerci sempre più della loro competenza.

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