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IMMIGRAZIONE, RC CRITICA LA LEGGE

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La sezione cassanese di Rifondazione Comunista “esprime profonda disapprovazione per la legge razzista approvata ieri mascherata da “legge per la sicurezza”.

Lo si legge in una nota diffusa dal partito guidato da Giuseppe Battista nella quale si fa riferimento al Decreto del Governo Berlusconi varato ieri, “una legge che calpesta i principi costituzionali di libertà e di uguaglianza, si accanisce su coloro che già sono stati calpestati e umiliati, prima dalla sorte e poi da un sistema mondiale fondato sul dominio del mercato. E’ una legge incostituzionale, che si basa su veri e propri orrori giuridici. Dalle ‘ronde’, che demoliscono lo Stato di diritto per tutti i cittadini, al reato di immigrazione clandestina che rompe il principio di eguaglianza previsto dall’articolo 3 della Costituzione”.

Continua la nota: “il pacchetto sicurezza peggiora la legge Bossi-Fini, accentuando il perseguimento di una politica contraria non solo all’immigrazione cosiddetta irregolare, ma anche all’integrazione dello straniero che soggiorna regolarmente in Italia.
Questa legge colpisce tutti: chi entra nel territorio via mare o via terra a rischio della propria vita,  chi ha perso il lavoro e quindi il permesso di soggiorno,  chi vive e lavora senza alcun riconoscimento e senza alcun diritto perché straniero irregolare,  chi è nato in Italia qui è sempre vissuto ma non ha presentato la richiesta di cittadinanza nell’anno successivo al compimento dei diciotto anni di età e in questo modo ha perso il diritto a essere riconosciuto per quello che è, cioè cittadina. Con il pacchetto sicurezza arriva quella che qualcuno ha chiamato senza tanti giri di parole la “tassa sul negro”. Fino a duecento euro per pagare il permesso di soggiorno (ogni volta che viene rinnovato) e l’acquisizione della cittadinanza. Non è una tassa, dicono i sostenitori del provvedimento, ma un contributo. Sarà, ma i contributi obbligatori in Italia si chiamano tasse. Saranno devoluti alle politiche per l’immigrazione. In altre parole, saranno gli stessi immigrati a pagare gli interventi statali a loro favore. Compresi forse i costi dei CIE, i Centri di identificazione ed espulsione che prendono il posto dei CPT, centri di permanenza temporanea, dove gli immigrati clandestini potranno essere rinchiusi anche per sei mesi senza processo in attesa di essere rispediti a casa. Dei luoghi di privazione della libertà, come le carceri, con mura di cinta e filo spinato.
Anche dalla chiesa giudizi critici: “I migranti hanno il diritto di bussare alle nostre porte – scrive il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti, monsignor Antonio Maria Veglio. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L’arrivo dei migranti non è certo un pericolo”. Mentre per  il segretario del pontificio Consiglio, monsignor Agostino Marchetto la nuova legge porterà “molti dolori e difficoltà agli immigrati”.

“Ci chiediamo – scrive infine la sezione cassanese di RC dedicata ad Antonio Gramsci – se questa legge “per la sicurezza” non finirà per acuire i conflitti sociali, se invece di crescere come paese, in linea con gli altri paesi europei, non ci faccia, piuttosto, tornare indietro di anni. Ci chiediamo, inoltre, quali saranno le politiche nei confronti dei migranti a Cassano dove l’amministrazione appena insediatasi non ha previsto una delega assessorile per le politiche migratorie…”

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