Cultura

RINO GAETANO RIVIVE SULLA MURGIA

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Si può essere “fedeli interpreti” di un’artista? Ovvero: è possibile, nello stesso tempo, interpretare e dunque in qualche modo stravolgere o perlomeno distorcere quello che un’artista ha fatto nella sua vita eppure restare fedeli al mito, seguirlo passo passo, quasi fotocopiandone sentimenti ed emozioni?

 

Forse non ci sarà mai una risposta certa e univoca ma ieri sera, alla Festa della Birra in corso presso l’Agriturismo “Amicizia” di Pierino Caponio, la cover band di Rino Gaetano,  “Nun te regghe chiù”, ha aggiunto un tassello importante a questa diatriba.

Provenienti da Manfredonia, sono una delle pochissime cover band, qui nel Sud, dell’artista calabrese, scomparso troppo presto per poter dire, probabilmente, tutto quello che aveva nella mente e nel cuore.

I “Nun te regghe chiù” sono arrivati alla Festa quasi per caso – spiega a CassanoWeb Fabrizio di “Impressioni Sonore”, la società cassanese che gestisce e cura la parte musicale della Festa della Birra – perché da tempo volevo inserire nel cartellone un tributo al grande Rino, ma finora non c’era stata occasione. Questa volta mi sono deciso a farlo ed ho trovato questa band di Manfredonia di cui avevo sentito un gran bene”.

Voci confermate, potremmo dire. Ieri sera la Festa era affollatissima non solo per degustare i piatti tipici e bere la buona birra ma anche per ascoltare dal vivo ottima musica.

Interpretazione, si diceva e pignoleria nell’esecuzione: in effetti i “Nun te regghe chiù” hanno rispettato i due pilastri delle cover, cantando i grandi classici di Gaetano rispettandone tempi e modi ma anche, in qualche modo, aggiungendo del loro, un pizzico d’anima che non guasta e che da il giusto tono, differenziando artisti da suonatori di strumenti musicali.

 

 

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