Attualità

I GIOVANISSIMI A L’AQUILA

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L’altra sera ha avuto luogo nella mia parrocchia Santa Maria Assunta di Cassano l’incontro con ”I GIOVANISSIMI”, gruppo parrocchiale i cui ragazzi sono accomunati  da un unico ideale: aiutare gli altri In questa occasione hanno voluto raccontare la loro esperienza in Abruzzo, precisamente a l’Aquila ,dove si sono recati per alcuni giorni per sostenere  volontariamente la gente colpita  dal terremoto dello scorso 6 Aprile, che ormai da quattro mesi abita “il paese delle tende”. Qui i ragazzi hanno offerto assistenza  agli anziani, ai bambini,hanno ascoltato le loro parole donando conforto , hanno lavorato  per le strade ricoperte da cumuli di  macerie  e caratterizzate da un silenzio penetrante e straziante ,che domina su un paese che pare ad un certo punto abbia smesso di  funzionare e di esistere,dove ogni minimo oggetto   risulta ricoperto da una nebbia, un velo di morte, segnale di un futuro incerto,di una nuova  vita ancora troppo lontana.
Nonostante tutto questo,sin dal primo approccio  con la gente del posto, i ragazzi raccontano di aver avvertito  una grande accoglienza da parte di questa e un gran calore,perché la loro presenza li ha fatti sentire immediatamente  meno soli,considerati dal resto del mondo, che a volte dà loro l’impressione di averli abbandonati. Le misere e precarie condizioni di vita dimostrano quanto duro lavoro c’è ancora da affrontare per ricondurre tutta questa gente alla normalità,concetto ormai cancellato dalla loro mente e dal loro stile di vita, poiché ogni  più piccolo gesto, movimento,necessità,in realtà si rivela una grande difficoltà,oppure la convivenza della gente giunta ormai ai limiti della sopportazione ,scandisce in ogni sguardo un profondo disagio umano,che è il trauma più grave che questa tragedia ha lasciato.
Questa importante esperienza che “I GIOVANISSIMI” hanno vissuto in terra abruzzese ha colpito profondamente il loro animo, perché toccando con mano e guardando da vicino quella dura realtà, ha donato loro la consapevolezza di quanto possa essere grande un piccolo gesto di solidarietà,che la vera preghiera per far progredire questo popolo sfortunato e “offrire se stessi all’altro”, come essi stessi affermano con convinzione. E con altrettanta fermezza, di fronte alla domanda su  un eventuale prossimo ritorno alla città de L’Aquila, rispondono : “ci ritorneremmo tutti i giorni in Abruzzo,perché il volontariato e la dedizione agli altri non deve essere un evento straordinario da vivere una volta nella vita, bensì deve essere  un concetto naturale, radicato in ognuno di noi, vissuto quindi quotidianamente  e normalmente. Proprio  per questo noi del gruppo “giovanissimi” non ci sentiamo degli eroi”.
Brillano  ed emanano una gran luce gli occhi di questi adolescenti,mentre emozionati cercano di scandire le parole per esprimere quanto intensa ed interessante sia stata questa meravigliosa esperienza,che custodiscono nel loro cuore generoso e che rappresenta un grande momento  di cresta e un traguardo  significativo all’interno di un percorso sociale che da due anni hanno volontariamente intrapreso e man mano hanno costituito anche mettendosi al servizio di gente in difficoltà in strutture locali o facendosi  animazione con i bambini di Cassano.

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