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ARRIVANO I SOLDI PER I PIRP. SE CASSANO…

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Ieri sarebbe stata una bella giornata per Cassano: è partita, infatti, la prima ripartizione dei fondi per il PIRP: uno strumento la cui sigla sta per «Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie». Si tratta di un progetto che mira a dare nuova dignità a quartieri spesso degradati come le periferie urbane. Per ottenere questo risultato, all’interno di un Pirp i progettisti possono inserire opere di edilizia residenziale (case) e infrastrutturali sia pubbliche che private (strade, scuole, aree per la socialità). 

La novità dei Pirp è che non leggono la riqualificazione di un contesto urbano solo attraverso la ristrutturazione delle case, ma anche degli ambienti che queste case circondano e che, dunque, determinano il miglioramento complessivo della qualità di vita dei residenti. 

Uno dei caratteri innovativi dei Pirp ha poi a che vedere con la necessità di realizzare case, negozi, servizi in genere che garantiscano il risparmio nell’uso delle risorse naturali disponibili e in particolare il contenimento dei consumi delle risorse energetiche, oltre che accrescere e a migliorare qualitativamente la dotazione di servizi e del verde pubblico.

 

Anche Cassano, con l’Amministrazione Gentile, qualche anno fa, partecipò al Pirp: affidando la progettazione ad un rinomato studio di progettazione con sede in Bari, pagando la parcella di 10mila euro e poi…lasciando tutto così. Già: il Comune non inoltrò alla Regione la candidatura al Pirp, non solo perdendo tanti soldi (fino a 5 milioni di euro) ma soprattutto la possibilità di riqualificare zone come “Sacro Cuore”, “Fra Diavolo” e altri borghi residenziali.

 

La riqualificazione delle periferie, infatti, riparte in questi giorni con lo sblocco dei fondi di derivazione Fers, che si aggiungono a quelli già stanziati dalla Regione con il cosiddetto Piano casa pugliese. In totale 215 milioni di euro. È così possibile sin d’ora scorrere la graduatoria delle amministrazioni partecipanti al bando e includere anche numerosi progetti che, nella primissima ripartizione (quella effettuata considerando i soli fondi del piano casa regionale, ammontanti a 93 milioni di euro), erano rimasti esclusi.

Cassano, dunque, non ha la possibilità neppure di sperare in una nuova distribuzione di fondi, visto che non ha mai presentato progetti!

Una nota inviata dall’assessorato all’Assetto del Territorio a tutti i Comuni ammessi al finanziamento secondo la graduatoria allegata alla determina del direttore dell’area Programmazione e Finanza numero 5 del 15 luglio scorso pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 122 del 6 agosto 2009, nel trasmettere lo schema di Accordo di Programma da compilarsi a cura dei Comuni stessi, chiarisce le ulteriori procedure da espletare per dare avvio alle procedure di finanziamento. «I finanziamenti disponibili nell’ambito dell’Asse VII del Fers – spiega l’assessore Barbanente – per interventi di recupero e costruzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria nonché per l’acquisizione di aree o immobili necessari alla loro realizzazione nell’ambito dei Pirp, sono complessivamente pari a 122 milioni di euro, così ripartiti: 102 milioni per interventi afferenti alla linea di intervento 7.1 («Piani integrati di sviluppo urbano»); 20 milioni di euro per interventi afferenti alla Linea di Intervento 7.2 (“Piani integrati di sviluppo territoriale”), destinati ai Programmi Pirp dei Comuni delle Aree vaste “Salento 2020” e “Monti Dauni”».

All’epoca, quando in uno degli ultimi consigli comunali si discusse dei Pirp, la maggioranza di “Idea Domani” guidata da Gentile disse che nell’ex “167” non si volevano costruire altre case popolari: ridurre il Pirp a costruire case residenziali è davvero una diminuizione e le parole della Barbanente lo dimostrano.

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