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GROTTE DI SANT’ANGELO: MILIONI AL VENTO

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Tutti hanno notato e in molti, proprio seguendo le indicazioni turistiche, si sono recati alle Grotte di Sant’Angelo – tra i territori di Santeramo e Cassano – ricevendo la sorpresa di trovarle chiuse, ma potendo almeno parcheggiare comodamente.
Subito ci furono polemiche sui segnali che non sarebbero dovuti essere scoperti, poi ricoperti, poi ancora scoperti, con l’indecisione generale sul da farsi e con l’opposizione che incalzava nel accusare la maggioranza di politica pubblicitaria e berlusconiana che prendeva in giro la gente, in quanto i lavori non erano completi e le grotte in realtà ancora chiuse per chissà quanto tempo.
La maggioranza, invece, orgogliosa dei primi lavori di ripristino svolti e dell’area parcheggio e pic-nic creata in prossimità delle grotte, è andata avanti fiduciosa di completare i lavori e di aver creato i presupposti per la creazione della grande opera, anche se in realtà non si ricordano inaugurazioni ufficiali in pompa magna, come spesso fatto per le altre opere.
Sul portale del Comune, così era riporta la notizia dell’inizio delle opere di recupero.
“Iazzo Sant’Angelo, ovvero un patrimonio storico di grande rilevanza che può assurgere a monumento cittadino straordinario anche a fini turistici: così commenta il Vice Sindaco, Dott. Vito Giampetruzzi; aver recuperato la superficie delle Grotte di sant’Angelo è stato importante; ora si tratta di andare nelle grotte per renderle fruibili e visitabili a tutti, in sicurezza”. http://www.comune.santeramo.ba.it/index.php?id=151&idnews=629
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Attualmente, il posto é frequentato poco.

Passando dinanzi al parcheggio, è raro trovare auto parcheggiate in visita alle grotte. Appena scesi dall’auto, si notano i bagni con all’interno pietre e sul muro di fronte dediche alla propria amata, due capannine da pic-nic distrutte e rivoltate sotto sopra, poi contenitori dell’immondizia mai svuotati con l’immondizia che fuoriesce, anche per la mancanza delle buste  di raccolta. Avviandosi verso le grotte, si constata che il passaggio di collegamento dalla strada in pietrisco alle grotte non è in ordine; infatti il percorso ufficiale é pieno di erbacce che complicano il transito e non risultano particolari lavori alla strada. Il posto probabilmente non vede l’opera di un giardiniere dal completamento dei lavori.
Arrivati avanti alle grotte, anche qui non si vedono opere di potatura nel cortile, né intorno, mentre si notano tracce di un tentato falò con legna e resti di materiale da costruzione, quale calce viva e soprattutto si nota un tombino con sopra un tufo poggiato per non farlo aprire.
Spostando il tufo si ha la sorpresa che il tombino del pozzo o cisterna dell’acqua è rovinato, e che come rimedio non si è trovato di meglio che mettere un tufo poggiato sopra, rispettando cosi tutte le norme di sicurezza nonostante la possibile presenza di bambini e ragazzi con le proprie famiglie.

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All’interno della chiesa, nell’unico arco dei tre visibili, anche perché sono stati abbattuti tutti i tufi che muravano l’ingresso, i lavori sembrano tutt’altro che terminati. Infatti,  la struttura é tutta puntellata e non risultano lavori interni per i quali erano stati stanziati 500.000 € come anche per l’esterno dove per le pertinenze esterne per le quali erano state stanziati 360.000 €.
Le grotte non sono ancora aperte e sono già stati spesi 2.450.000 € ma non si vedono grossi risultati. Inoltre i lavori fatti, anche se ad alcuni viene già il dubbio che siano stati fatti.

Probabilmente per la riapertura delle grotte i lavori saranno da rifare e tutto questo mentre  i turisti che arrivano rimangono delusi e magari gli stranieri ridendo dicono: Ah! Les italiens!!!!

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