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CLIMA, LE PROPOSTE DI “SLE” IN UN CONVEGNO

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Dal 7 al 18 dicembre nella capitale danese si svolgerà l’importantissimo vertice mondiale sul clima. L’obiettivo dell’incontro è raggiungere un nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni di CO2 che sostituisca il protocollo di Kyoto del 1997.

Raggiungere un’intesa tra i grandi Paesi occidentali, quelli asiatici e quelli in via di sviluppo non sarà un obiettivo facile da raggiungere. Potrebbero prevalere gli interessi dei singoli governi impegnati a non mettere ulteriormente a rischio le proprie economie nazionali, ma questo metterebbe seriamente a rischio il futuro del Pianeta. Se non si porrà freno al surriscaldamento globale entro il 2050 si produrranno conseguenze irreversibili per l’ambiente e le popolazioni.

Il 2050 potrebbe apparire lontano ai cittadini del vecchio Continente europeo. Purtroppo, a partire dalla erosione delle nostre coste e dalla crescita dei flussi migratori, noi italiani saremo i primi ad accorgerci degli effetti di un clima stravolto a causa del progressivo scioglimento dei ghiacciai e della desertificazione del Sud del mondo.

Allora cosa si può fare?

Noi possiamo e dobbiamo condividere, traducendo in nuovi comportamenti, il passaggio dalla greed economy, l’economia fondata sull’avidità della finanza e sull’utilizzo sfrenato delle risorse naturali, alla green economy. Una nuova mentalità quest’ultima, che ci porterà a cambiare stili di vita, modificare i modelli produttivi, avere più rispetto per il nostro territorio. Applicando questo approccio potremmo modificare gli impatti che la globalizzazione produce sui flussi migratori delle popolazioni, implementare i criteri della multifunzionalità alle coltivazioni in agricoltura ed incrementare l’utilizzo di tutte le fonti energetiche rinnovabili. Queste potrebbero essere delle prime soluzioni, che insieme ad altre, darebbero avvio ad una nuovo ciclo economico alternativo a quello attuale, che ha prodotto solo danni ambientali seri e che ci ha anche trascinato in questa grave crisi economica.

A Copenaghen dovrebbe essere l’Europa, perché più fragile, a chiedere con forza il cambiamento, ma noi cittadini pugliesi, senza attendere i Sarkozy, Brown e Merkel, possiamo continuare la nostra rivoluzione verde pugliese, proprio tra le splendide foreste di ulivi della nostra Murgia.

Per contribuire alla salvaguardia del futuro dei nostri figli e dell’Ambiente, faremo proposte di nuove prassi capaci di essere immediatamente adottabili nei nostri territori, tutta la cittadinanza di Cassano Murge è invitata a discuterne con:

  • Leonardo Palmisano, sociologo, Università degli studi di Bari
  • Nicola Catalano, agronomo, coordinamento prov.le di SeL
  • Domenico Conversa, consigliere nazionale associazione ambientalista V.A.S.
  • Michele Ventricelli, consigliere regionale di Sinistra, ecologia e Libertà

 

L’incontro si terrà alle ore 18.30 del giorno 16 dicembre c/o la Biblioteca “Perotti”  di Cassano Murge, via Miani 15, centro storico.

 

L’evento è promosso dal coordinamento locale di Sinistra, ecologia e Libertà.

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