Attualità

GLI ANZIANI NELLA COMUNITA’ CASSANESE

conferenza_anziani_1

 

Durante un incontro tenutosi venerdi pomeriggio presso la Biblioteca comunale di Cassano, si è discusso della situazione della popolazione anziana cassanese. La conferenza era organizzata dall’Associazione Culturale Hinterland ed è stato il presidente della stessa, Sante Nuzzaco che ha introdotto il tema, illustrando anche  le prossime iniziative dell’associazione.

Assenti – anche se inserite fra gli ospiti dell’iniziativa – il sindaco Di Medio e l’Assessore ai Servizi Sociali, Angela Contursi: impegni sopraggiunti, è stato spiegato all’inizio dell’incontro.

I partecipanti  hanno ascoltato con molta attenzione le parole del dott. Amedeo Venezia, esperto medico di geriatria, che ha descritto minuziosamente la situazione della popolazione anziana cassanese composta da poco meno di 2500 persone di cui il 30% sono non autosufficienti. La popolazione anziana è stata divisa in fasce d’età in quanto, durante il corso dei secoli, si è verificato un allungamento della vita media: a volte l’anziano di oggi è visto quasi come  un fardello e non più una risorsa come veniva considerato anni fa.+

conferenza_anziani_2

 

Il dott. Venezia ha affermato: “Molti anziani vengono affidati alle case di riposo in quanto le famiglie non ce la fanno a sostenere il peso di questo fardello. Esistono due tipologie di case di riposo: quelle che lavorano a scopo di lucro e quelle che lavorano con amore, dedicando una particolare attenzione alla cura dell’anziano, organizzano attività adatte affinché gli stessi possano mantenere un adeguato benessere psico-fisico; inoltre, esiste una netta differenza fra anziani autosufficienti e anziani non autosufficienti. I primi, sono considerati giovani  interiormente nonostante l’età, mentre i secondi, avendo bisogno di maggiori cure, sono  considerati vecchi. La giovinezza consiste nell’avere completa autosufficienza, mentre la vecchiaia consiste nell’autosufficienza, non completa.

Esistono  svariati centri diurni dislocati sul territorio italiano e si distinguono due tipologie di centri diurni: centri diurni di primo e secondo livello, in cui si eseguono svariate attività, fra cui la musicoterapia, che ha la funzione di riattivare il cervello, in questo modo,tornano a casa felici e sereni,inoltre nel nostro paese dovrebbero essere costituiti dei centri di ascolto,in quanto spesso essi chiedono di essere ascoltati e non messi in disparte.

La geragogia, è  intesa come vera e propria educazione ad invecchiare, e rappresenta quindi il momento pedagogico di una profilassi dell’invecchiamento che richiede, innanzi tutto, la ricerca di uno stile di vita idoneo alla vecchiaia, come sostiene la Scuola di Antonini.”

Durante l’incontro, ci sono stati svariati interventi da parte della popolazione cassanese che ha apprezzato molto il dibattito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *