MEETING DEI GIOVANI: LA TESTIMONIANZA DI PIERPAOLA SAPIENZA
Giusto il tempo di accreditarmi all’ ingresso, dove veniva consegnata una borsa contenente tutto il materiale informativo e realizzata nella Casa circondariale di Borgo S. Nicola di Lecce (idea del tutto originale ed ammirevole) e subito sono entrata nel vivo del mondo beige in miniatura del Meeting Mondiale dei Giovani.
Era come avevo immaginato, di certo anche meglio: alcuni padiglioni della “Fiera del Levante” erano diventati un vero e proprio globo giovanile. All’ingresso un grande box informazioni con traduttori pronti a soddisfare ogni curiosità in ogni lingua, poi tanti piccoli spazi pronti ad accogliere i workshop, stand espositivi delle varie sigle come “Ministero della Gioventù”, “Agenzia Nazionale Giovani”, “Forum Nazionale Giovani” e “Modavi Onlus” e poi una grande sala adibita ai grandi convegni, come quello del 19 Gennaio che ha visto protagonisti i vari delegati e rappresentanti, come Mauro Rotelli, Luca Bergamo del Ministero della Gioventù, Paolo Di Caro dell’ANG o Saskia Sassen dell’ Università della Colombia, nonché gli attesi ospiti del 19 Gennaio: il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, e l’ancora Governatore della Puglia Nichi Vendola.
Decisivo l’interevento del nostro Ministro Meloni che ha rimarcato il concetto dei giovani e della partecipazione di essi in politica, cosciente e un po’ rammaricata del sistema Italia dove ”a 30 anni si è ancora incapaci di intendere e di volere”.
Il nostro Ministro ha sottoscritto questa magnifica iniziativa, ricordando che quando ha accettato l’incarico di Ministro della Gioventù, ha realizzato di doversi occupare di una competenza infinita. La stessa infatti, non credendo nelle politiche giovanili, ha rifiutato l’idea demagogica di chi ritiene la questione giovanile racchiusa nella gestione del tempo libero.
“Quando ci occupiamo di giovani ci stiamo occupando del futuro dell’Italia. La politica antepone il proprio interesse elettorale al bene della Nazione rinunciando a scrivere progetti per un lungo periodo. E noi Giovani vogliamo segnare la discontinuità”.
Motivo d’orgoglio e’ stata la conferenza stampa, nella quale una giornalista, ha vanamente cercato di metterla in difficoltà provando a strapparle delle assurde e futili promesse e ha ricevuto di tutta risposta una descrizione di Bari, ed in particolare tutta la Puglia, dove si evidenziava la forte vocazione giovanile locale.
La prima grande promessa è stata quella di portare il meeting a Bari, e poi le innumerevoli promosse dal Ministero, costituiscono la prova provata che gli impegni assunti sono stati abbondantemente mantenuti.
Terminata l’inaugurazione, mi sono ritrovata immersa tra millecinquecento tra ragazzi e ragazze provenienti da centosessantatre diverse nazioni che si sono confrontati per tre giorni in spazi adibiti. Oltre a miei cari amici assessori e consiglieri attivisti in varie associazioni del territorio, c’erano diplomatici, volontari, esperti di politica internazionale, giornalisti, attivisti, coordinatori di reti nazionali e internazionali, imprenditori, Giovani, tutti con una decina d’anni di curriculum alle spalle, ma soprattutto tutti con meno di trent’anni di età.
Ho avuto la grande opportunità di conoscere varie culture e tradizioni di ragazzi argentini, cileni, spagnoli ed ho persino incontrato il delegato di Haiti che ho ammirato per il coraggio e per la grande preparazione che dimostrava nel workshop in cui ci siamo confrontati sul problema dell’acqua come fondamentale e limitata risorsa, del cibo come primordiale diritto di vita, e dell’importanza di una casa.
Avrei voluto essere presente al meeting per tutti e tre i giorni ma gli altri impegni istituzionali e il mio paese non potevano attendere a lungo. Posso però dire di aver imparato molto da questa esperienza che vorrei tanto riportare nella mia Cassano. Oltre ad aver divulgato la notizia che purtroppo solo alcune associazioni hanno recepito, ho recuperato informazioni su una serie di iniziative attuabili a Cassano e per la partecipazione ai bandi indetti dal Ministero e non solo. Ho preso un po’ di materiale utile che ho lasciato all’ ufficio informagiovani .
Nmc è stato un importante evento al quale molti hanno lavorato duramente. E’ stato un modo per promuovere la partecipazione giovanile alla partecipazione politica, perché nei giovani c’è quel coraggio che spesso manca alla politica. Sono scaturiti dei documenti costruttivi per cercare un compromesso: un’alleanza generazionale che spinga la politica a dare risposte che ancora non sono arrivate, per proclamare la necessità di governare i processi non rinunciando alla capacità di determinare il proprio futuro. E’ stato tracciato un percorso di certo complesso ma che non può non avviarsi che da un presupposto fondamentale: la solidarietà e la libertà, le uniche in grado di fare la differenza, che consentono di interrogarsi su di sé, e sul progetto che si rappresenta.
Anch’io, ragazza di meno di trent’anni, vista quasi come fenomeno da baraccone perchè forse troppo giovane o poco “sapiente” per svolgere il suolo di “Assessore”, ritengo che tutte le soluzioni stìano nella validita’ dei progetti e nell’impegno costante che la grande passione mi da la forza di proporre ogni giorno; ritengo sia indispensabile ribaltare questo schema: a vent’anni non si conosce ancora la pericolosa corruzione che la vita purtroppo ci presenta negli anni a seguire. Poter cambiare significa anche lottare affinchè chi ha “cuore puro”, come le giovani generazioni, possa affrontare le precedenti generazioni spesso troppo prese dall’egoismo e dalla confusione.
Lottare significa anche far capire alla Politica di oggi che i giovani non sono solo uno spot elettorale da poter sfoggiare nelle occasioni utili: e questo e’ ben visibile a Cassano.
Ho fatto e farò sempre del mio meglio in quel che e’ diventato ormai il mio lavoro a tempo pieno: coinvolgere tutti i giovani e tutte le associazioni locali pronte a rendere attuativo questo cambiamento generazionale. L’errore e’ quel di farsi plagiare dalle logiche partitiche che distruggono la nostra Politica, quella Politica vera, sana e di miglioramento.
Io tenterò sempre nel mio percorso di gettare le basi per un vero cambiamento.
Non presenteremo alcun conto a chi e’ venuto prima di noi: ci limiteremo ad invertire la tendenza. I fatti sono la miglior risposta, per chi ritiene, come noi, che occuparsi dei giovani significhi occuparsi del futuro di chi arriverà dopo di noi.
Ho imparato che la vera libertà è insita in noi giovani. Non può esistere logica amministrativa o partitica capace di poterla limitare se ogni giorno, con passione ed impegno, si fa di tutto per guardare al futuro e al bene della propria Comunità.
Solo chi è abbastanza folle da pensare di poter cambiare il mondo… poi lo cambia per davvero!
* Assessore alla Gioventù del Comune di Cassano delle Murge