Attualità

PARLANO I NEGOZIANTI DI VIA CHIMIENTI

via_chimienti_notturna

Un calo nelle vendite, fino al 70% e comunque una riduzione molto forte del fatturato.

E’ quello che denunciano i commercianti di via Chimienti, la strada del centro storico di Cassano, da quasi tre settimane chiusa al traffico dei veicoli dopo la comparsa, su alcune abitazioni della parte terminale, di alcune crepe dovute a piccoli smottamenti delle costruzioni.

CassanoWeb ha chiesto direttamente agli esercenti che si affacciano su questa via quali disagi stanno subendo e che ripercussioni la chiusura al traffico sta avendo sulle attività commerciali.

Quasi del tutto scontate ma non per questo meno consolanti, le risposte.

Avremmo voluto chiedere qualcosa anche al Bar Principessa ma da qualche giorno ha chiuso i battenti: si attende un nuovo cambio di gestione.

bar_principessa

Certo, il calo dell’affluenza c’è stato – spiega Antonio Ceglie del negozio di arredamento “Gli Ottomani” ma non è quello il grosso problema che avvertiamo; piuttosto è la mancanza di valorizzazione del centro storico, lo stato quasi di abbandono e l’assenza di incentivi, ad esempio al commercio, che ci fanno più rabbia”.

gli_ottomani

Mobiliere per 28 anni a Bari, il signor Ceglie ha creduto e investito in un bellissimo e prezioso locale a Cassano, portando qui da noi molta sua clientela di fuori paese. “Quando arrivano qui, però – ci spiega ancora – oltre che venire in negozio, non c’è più nulla, non si crea nulla. E invece il cento storico cassanese sarebbe un gioiellino, da custodire e valorizzare. Ma è come la piazza: poca gente la sera e la mattina un po’ di anziani…un vero peccato”.

 

Grossi problemi di vendita, invece, per Erasmo Campanale della Macelleria “Jolly”, una delle più antiche di Cassano. “Vi dico solo una cosa – dice guardando sua moglie Anna sabato sono andato a guardarmi la partita del Bari, in televisione….proprio io, di sabato sera…giusto per non assistere alla desolazione del negozio”.

erasmo_campanale

Ci sarebbe un calo nelle vendite spaventoso, in questa macelleria: “fino al 70%…oltre a tutti i disagi per il carico e lo scarico della merce” afferma Erasmo, augurandosi che tutto si risolva al più presto, ad esempio transennando la zona delle case a rischio ma lasciando che le auto possano percorrere via Chimienti.

In parte questa soluzione è già stata adottata ma non è molto efficace. Ne sa qualcosa Marika del negozio di oggettistica “Giorgio” che spiega: “a parte il calo di più del 50%  delle vendite, c’è da dire che le persone non vengono più a guardare le nostre vetrine”, vero punto di forza di questo negozio, con una sovrabbondanza ed una qualità di merce che raramente si trova nei negozi del nostro paese. “Prima – aggiunge – molti, passando con l’auto, guardavano le vetrice, ci venivano appositamente e poi se piaceva qualcosa compravano ma adesso non potendo arrivare con l’auto, rinunciano alla passeggiata”.

oggettistica_Giorgio

E se qualcuno si è avventurato, i rischi sono stati grossi. La titolare del negozio, la signora Giorgio ci spiega che l’altro giorno un’auto che tentava di fare manovra proprio davanti al suo esercizio, ha schiantato una lastra di marmo, con un rumore assordante che ha fatto spaventare anche i pochi clienti allora presenti. Una situazione davvero insostenibile, dunque, avvalorata anche da Guglielmo, il noto edicolante di via Chimienti: anche per lui le vendite di giornali, soprattutto quotidiani, sono in forte calo.

edicola_giorgio

Due voci fuori dal coro, invece, quelle dello storico ciabattino Franco Carrasso e di Michele Cacciapaglia del “Punto Snai” che non hanno subito alcuna flessione nel volume d’affari.

franco_carrasso

Se vogliamo – dice Franco a CassanoWeb – ci sarebbe anche troppo lavoro e per questo invito tutti a venire a ritirare le scarpe che sono già pronte, perché non so più dove metterle….”.

punto_snai

Pochi metri più in là e la situazione si fa davvero drammatica: Agnese Carnevale di “Mille Bolle” è disperata. “Ci sono giornate – dice – in cui in negozio non entra nessuno….zero clienti….”. Per questo negozio di biancheria e articoli per l’infanzia il problema principale è che si trova proprio accanto ad una delle tre case sgomberate per le lesioni: quasi che la gente avesse paura ad entrare.

“Ma qui non c’è alcun pericolo – spiega la signora Carnevale – siamo rimasti aperti proprio perché non c’è nulla da temere: le lesioni non ci hanno colpiti, altrimenti saremmo dovuti andar via anche noi”.

mille_bolle

Dal Comune, in questi giorni, si attendono risposte su quando la strada potrà essere riaperta al traffico, facendo tornare a respirare i negozianti di via Chimienti.

 

 

 

Foto di Giuseppe Ferrante

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *