LA MOSTRA DELLA LATERZA: UNA CHIAVE DI LETTURA
Inaugurata sabato sera la mostra personale dell’artista santermana Rossella Laterza, presso la Biblioteca Civica.
Sarà visitabile fino al 12 febbraio dalle ore 18 alle 20.
Che significato ha questa personale? E come va letta da parte dei visitatori?.
I mass media modificano profondamente la nostra percezione della realtà. La comunicazione politica e pubblicitaria influenza le idee e i comportamenti dei destinatari.
“In cattiva maestra televisione, Popper analizza i contenuti dei programmi e gli effetti sugli spettatori televisivi e giunge alle conclusioni che il piccolo schermo sia diventato un potere incontrollato, capace di influenzare negativamente la società.” Tutti questi attacchi fanno leva sull’emotività e rimangono a lungo tempo a livello dell’inconscio. C’è, dunque, di che spaventarsi, “ imbottire il cervello” è diventata un’azione normale e quelli che tirano le fila conoscono molto bene la potenza delle emozioni.
Ci hanno derubato del bene più prezioso: la parola. I quadri di Rossella Laterza sono “opere aperte, veicolo di domande, dubbi e ricerca di un dialogo con risposte a lungo termine”. La tecnica grafico- pittorica è accostata a materiali di vario genere tra cui specchi, pezzi di carta e di legno che affiorano, come tagli o cicatrici, attraverso le superfici luminescenti dei suoi quadri. Forma e non-forma dominano il mondo pittorico dell’artista fatto di cieli stellati e grandi spazi di luce.
Linee, forme e colori s’incontrano con inserti materici formando paesaggi naturalistici di tipo astratto e materico. Crea immagini che non appartengono alla nostra esperienza visiva. Accosta la pittura a materiali di vario genere tra cui specchi, craklé, pezzi di carta e di legno che affiorano attraverso le superfici luminescenti dei suoi quadri. L’arte cattura la luce, la pittura attraverso la materia la rivela e fissa ma lo scorrere del tempo è illusorio, come lo spazio, qui piccolo frammento del mosaico-cosmo.
L’artista s’ interroga sulle problematiche di una quotidianità irrequieta incrociando riflessioni universali.
