Attualità

PIANO SOCIALE DI ZONA IN RITARDO: CHE FA CASSANO?

logo_pd

L’Ambito Territoriale di Grumo Appula, al quale appartiene il comune di Cassano Murge, insieme a Binetto, Toritto, Sannicandro ed Acquaviva Fonti, in gravissimo ritardo rispetto al percorso per l’approvazione del piano, è stato diffidato dalla Regione Puglia. Lo comunica con una nota il Partito Democratico di Cassano che spiega i ritardi ormai cronici del nostro Ambito.

Secondo quanto previsto dal Piano Regionale delle Politiche Sociali, entro 60 giorni dalla pubblicazione del Piano Regionale Politiche Sociali 2009-2011, avvenuta il 26 ottobre 2009 (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 167), l’ambito territoriale avrebbe dovuto redigere il Piano sociale di Zona e indire la Conferenza di Servizi per la sua approvazione, trasmettendo la proposta agli Enti che partecipano alla Conferenza di Servizi. Nei successivi 15 giorni (elevabili ad un massimo di 30 per provvedimenti di particolare complessità), espletata la fase istruttoria, viene convocata la Conferenza di servizi con la quale si procede all’approvazione del Piano sociale di Zona. Trascorsi i 60 giorni dalla pubblicazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali 2009-2011 senza che l’Ambito abbia indetto la Conferenza di Servizi, attivandone la fase istruttoria, la Giunta Regionale diffida l’Ambito ad adempiere entro i successivi 30 giorni dall’atto di diffida. Disattesa la diffida, la Giunta Regionale nomina un commissario ad acta per la predisposizione del Piano sociale di Zona e la indizione della Conferenza di Servizi”.

Ad oggi, afferma il PD cassanese – “la lancetta che segna lo scorrere dei tempi citati è già giunta alla sua penultima tappa. Avvenuta la pubblicazione, trascorsi i primi 60 giorni ed i successivi 30, in assenza di predisposizione del Piano e di indizione della Conferenza di servizi, puntuale è arrivata la mannaia della diffida: in data 2 febbraio la Giunta regionale ha diffidato l’Ambito. Diffidata pubblicata il successivo 19 febbraio, giorno dal quale è partito il conto alla rovescia verso l’ultimo atto, ovvero il commissariamento, che scatterà il prossimo 20 marzo se perdurerà l’attuale stallo. Questa situazione, tradotta in termini di servizi, significa che i cittadini del comune di Cassano, insieme a tutti quelli dei comuni che fanno parte dell’ambito, rimangono privi di servizi sociali adeguati alla normativa vigente, costretti a subire il disagio dell’assenza anche dei servizi essenziali per la cura delle persone e delle famiglie”.

A questo punto, secondo il Partito Democratico, “viene disattesa in modo eclatante, quindi, la finalità del nuovo sistema di assicurare pari opportunità di accesso alla rete di servizi socio assistenziali e socio sanitari a tutti i cittadini. La situazione è ancor più grave se si pensa che questo ritardo si aggiunge al ritardo accumulato fino ad oggi dalla precedente triennalità in termini di erogazione di servizi a persone che vivono in condizioni di fragilità e di disagio/marginalità. Un ritardo che non ha più scuse: è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità e si rimbocchi seriamente le maniche.

Una lentezza che stride fortemente con la celerità con la quale invece si è provveduto a far approvare la delega nei confronti del comune di Grumo per la gestione delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali, cosa sulla quale abbiamo in tempi non sospetti manifestato tutto il nostro disappunto. Una lentezza sulla quale invitiamo il sindaco Di Medio ed il nostro l’assessore al ramo ad intervenire in maniera energica e tempestiva a difesa dei bisogni della nostra collettività”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *