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GENTILE: LE SPESE LEGALI? COLPA DI LEPORALE (E SOCI)

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Arriva la nota dell’ex sindaco e attuale consigliere comunale, Giuseppe Gentile in risposta alle accuse della maggioranza consiliare del PdL sugli incarichi legali e le relative, onerose parcelle. Questo scrivevano gli attuali amministratori:

“Dopo la notifica nei giorni scorsi del decreto ingiuntivo per € 88.000,00 oltre ad interessi e spese legali per circa €20.000,00 – afferma un altro comunicato del PdL cassanese – arriva la nota dell’Ufficio Legale interno la cui richiesta al punto n. 6 recita, “spese per liti, arbitraggi e risarcimenti: si tratta di spese occorrenti per pagare avvocati esterni officiati della difesa in giudizio dell’Ente; si segnala l’occorrenza di € 258.000,00 per il saldo di parcelle sino ad oggi pervenute per incarichi esterni conferiti negli anni passati, precedenti l’anno 2008, per i quali non v’è un impegno di spesa a totale copertura (per il dettaglio si rinvia ad apposito prospetto)”.

 

Questa, invece, la risposta di Gentile:

“Sono costretto, ancora una volta, ad intervenire per fare chiarezza su questioni che vengono artatamente manipolate dai miei avversari a fini di mera strumentalizzazione elettorale.

E’ desolante constatare il livello di malafede e di dilettantismo dell’amministrazione in carica, impegnata solo a fare campagna elettorale quando, viceversa, dovrebbe lavorare nell’interesse dei cassanesi, magari prendendo esempio dal sottoscritto che ha saputo chiudere, anche nel settore legale, partite onerosissime senza puntare l’indice nei confronti di alcuno.

Ritorno brevemente sulla questione Tradeco.

La Tradeco è inadempiente verso il comune di Cassano, per cui il decreto ingiuntivo per omesso pagamento di somma asseritamente dovuta dall’Ente all’Ati Tradeco, in forza di atto transattivo, deve essere opposto in quanto l’Ente vanta nei confronti di Tradeco crediti maggiori per sanzioni relative ad inadempienza. E’ lecito chiedersi che cosa farà oggi l’amministrazione Di Medio per far valere gli interessi dell’Ente, evitando manovre sospette quanto subdole. In ogni caso, la mia amministrazione aveva previsto al riguardo ampia copertura (a meno che quei soldi non siano stati dirottati altrove).

Vengo a spiegare ( per l’ennesima volta) la questione delle spese legali.

Si tratta di incarichi conferiti in prevalenza (ma non solo) dall’amministrazione Gentile,  ma causati sostanzialmente dall’amministrazione Leporale. Le relative spese sono state ottimizzate al meglio, in quanto la mia gestione:

si è dovuta occupare di saldare prima le parcelle dell’Amministrazione Leporale pari a circa 450 mila euro;

-cui si sono aggiunti oneri per oltre 700 mila euro per resistere ai vari giudizi intentati dai precedenti amministratori e dai loro sodali e sostenitori contro il Comune di Cassano  (vicenda Tributaria, ricorsi contro il PRG, accordi di programma, espropri mal gestiti dalla vecchia amministrazione, Garden Village, ecc.).

In parole povere: se Leporale e soci ( sostenitori del governo attuale) non avessero intentato cause

( perse) al Comune, non vi sarebbe stata necessità di spese legali.

E vengo al dato strettamente tecnico: si tratta inoltre di incarichi conferiti, allorquando l’indirizzo fornito alle amministrazioni locali (anche dai giudici contabili) era che non si dovesse procedere ad impegno di spesa totale preventiva, poiché materialmente non  preventivabile. Quando l’indirizzo è cambiato, anche in ragione del Decreto Bersani, abbiamo provveduto con  impegni preventivi contrattati.

Sono spese legali ingenti? E’ bene ricordare che si tratta di incarichi in gran parte conferiti ad avvocati specializzati in diritto amministrativo, con abilitazione al patrocinio dinnanzi alle magistrature superioriProfessionalità, dunque, inevitabilmente costose. E questa scelta è stata imperativa per difendere gli interessi dei cassanesi, in quanto si trattava di giudizi innanzi al Consiglio di Stato o innanzi al TAR con serie prospettive di appello in CdS, o, comunque, che richiedevano una specializzazione in diritto amministrativo o multidisciplinare (lavoro/amministrativo oppure amministrativo/urbanistico) ed uno spiegamento di forze non sostenibile dal solo avvocato interno all’Ente; il quale, inoltre, era onerato di lavoro, in quanto sino al 2008 ha pure sostenuto il settore affari generali e la carica di vice segretario, fin quando è stato possibile destinare a tale responsabilità (AA.GG) un altro funzionario.

Non mancano giudizi sorti sotto l’Amministrazione Leporale ed affidati fiduciariamente sempre allo stesso avvocato che è stato, come era doveroso, saldato (ma solo durante le mie gestioni).

Addirittura, poiché i costi per un giudizio innanzi alle magistrature superiori sono elevati per loro stessa natura, in un paio di giudizi di Cassazione-sezione tributaria, il Comune si è costituito in proprio con il sottoscritto quale difensore, in quanto avvocato cassazionista, senza alcuna spesa professionale per l’Ente.

Posso ribadire con orgoglio che, tutto e sempre, è stato fatto  ad esclusivo vantaggio  dell’Ente, e sottolineo che – con sporadiche eccezioni fisiologiche – i giudizi hanno quasi tutti fatto registrare esito positivo per l’amministrazione.

Ricordiamo anche che spesso giungevano a “folate” più ricorsi o citazioni contemporaneamente, che occorreva in parte affidare all’esterno (per i detti motivi) e per i quali, tuttavia, si era costretti a limitare l’impegno, perché quel che era ancora disponibile in bilancio era sufficiente solo a coprire le prime spese, a fronte di una difesa  doverosa, necessaria ed improcrastinabile.

Quanto al pagamento delle pendenze con i professionisti il saldo può e deve essere negoziato, come ha fatto la mia amministrazione, con dilazioni e frazionamenti senza maggiorazione alcuna, sì da procedervi progressivamente senza affaticare eccessivamente le casse comunali. Del resto, già l’amministrazione a mia guida aveva programmato, accantonando cospicui avanzi di gestione (chissà dove dirottati…) , di chiudere nel tempo le residue pendenze dopo aver gestito negli anni un contenzioso di circa 1.500.000 euro, ereditato e causato dalla precedente amministrazione e dai suoi sostenitori, unitamente alle notorie criticità finanziarie riconducibili sempre alla passata gestione.

Questa è onestà, correttezza e rispetto delle istituzioni; quella dell’amministrazione Di Medio, invece, è solo una patetica, inutile e volgare strumentalizzazione dovuta alla debolezza politica del centrodestra che ha perso il controllo dei nervi, sentendo avvicinarsi una clamorosa bocciatura dell’elettorato alle imminenti regionali, e cerca di recuperare l’irrecuperabile attraverso i suoi sicofanti locali.

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