Cronaca

RIDOTTO IN SCHIAVITU’, DUE PERSONE DENUNCIATE

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Ridotto in schiavitù e costretto a lavorare per tutto il giorno, da dieci anni a questa parte, in un piccolo laboratorio di restauro mobili.

Era la sorte di un indonesiano, a cui la Guardia di Finanza ieri ha messo la parola fine, sequestrando il laboratorio con annessa piccola falegnameria, del tutto abusiva.

E’ accaduto a Cassano. Due persone, marito e moglie, sono state denunciate all’autorità giudiziaria per “riduzione in schiavitu’” ed “appropriazione indebita”, mentre il cittadino extracomunitario è stato affidato alle cure di una casa-famiglia.

I finanzieri, che non hanno rivelato i nomi dei denunciati né la località precisa del laboratorio poiché sono ancora in corso le indagini, partite per verificare la corretta tenuta dei luoghi di lavoro, hanno scoperto un caso di “riduzione in schiavitù. In particolare,  hanno accertato che due persone costringevano un cittadino extracomunitario a lavorare, da 10 anni, presso un laboratorio artigianale in condizioni di grave disagio psico-fisico, causato dalle precarie condizioni di lavoro e di vita in cui era costretto a sottostare; il luogo di lavoro è risultato totalmente sprovvisto delle minime norme igienico-sanitarie e inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono stati inoltre recuperati un libretto postale, un passaporto ed un permesso di soggiorno, appartenenti al cittadino straniero ma illegalmente trattenuti dai suoi datori di lavoro al fine di impedirne il ritorno nello stato di origine.

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