Politica

STASERA COMIZIO DI RINGRAZIAMENTO DI ZULLO

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Sarà solo un comizio di ringraziamento, quello del rieletto consigliere regionale Ignazio Zullo, mercoledì sera alle 20.00 in piazza Moro? O riserverà qualche sorpresa alla maggioranza consiliare del PdL che regge il governo della città dal giugno scorso e che vede, in Zullo, il suo punto di riferimento politico?

Le premesse non sono certo buone. Pur essendo stato rieletto con 10.147 voti (1.350 preferenze in più rispetto al 2005) il problema di Zullo è capire cosa sia successo a Cassano e perché.

Nel nostro paese, infatti, il consigliere regionale del PdL ha ottenuto 1.956 voti (nel 2005 furono 2.018) perdendo dunque 62 voti. Pochi, certo. Ma il fatto rilevante non sta nel numero in sé bensì quel che politicamente quel numero significa.

Non occorre dimenticare, infatti, che il consigliere regionale partiva da un potenziale ben più alto: cinque anni fa con una amministrazione a guida Gentile, certamente ostile a Zullo e con un clima in paese che certamente non favoriva la sua vittoria, riuscì a conquistare – come abbiamo visto – oltre duemila consensi.

Cinque anni dopo le cose sono nettamente cambiate: al governo cittadino c’è il PdL, il suo partito, la cui lista alle elezioni comunali di giugno scorso ha conquistato ben 3.095 voti; una maggioranza di tredici consiglieri con a capo il sindaco Di Medio era politicamente schierata e dunque doveva “tirare” dalla sua parte. Insomma: l’obiettivo di racimolare su Cassano 2800-3000 voti era non solo prevedibile ma anche logico.

Invece, come già detto, il consenso è calato. E se si fa il confronto con altre realtà (ad esempio Altamura, dove Zullo ha ottenuto 1.374 voti, ma su un corpo elettorale quattro volte più grande di quello cassanese) la delusione è tangibile.

Nessuno in Comune, finora, ha voluto commentare la situazione al limite del paradosso: tutti preferiscono porre l’accento sulla elezione di Zullo a via Capruzzi, tralasciando come quel risultato sia maturato, almeno fra le mura cassanesi.

Certo, difficilmente si potrà aprire una “crisi” all’interno dell’Amministrazione Di Medio ma un chiarimento, dopo le festività pasquali e il comizio di ringraziamento, sembra d’obbligo.

C’è da capire chi non ha fatto squadra e perché. Come mai candidati che sulla carta non avevano alcuna speranza di voto su Cassano (come Surico o Domi Lanzillotta) si sono visti, invece, attribuire oltre 140 voti in due; o come abbia fatto l’UDC a incrementare le proprie percentuali, passando dal 3,02% del 2005 al 3,09% del 2010. Chi ha votato e fatto votare gente come Massimo Cassano o Michele Di Gregorio?

Occorrerà vedere, adesso, se il chiarimento se sarà fatto in piazza o, come nelle migliori tradizioni cassanesi, i panni sporchi si laveranno in casa.

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