Cronaca

RUMENO SCARCERATO: IL FATTO NON E’ REATO

carcere

E’ stato processato per direttissima e scarcerato “perché il fatto non costituisce reato” il cittadino rumeno arrestato domenica sera a Cassano per essersi allontanato dalla sua abitazione pur essendo agli arresti domiciliari.

Ciprian Avasilcai, 26enne di origine rumena, era stato fermato dai Carabinieri di Cassano; a carico dell’uomo ci sono accuse di estorsione.

I militari si erano recati presso l’abitazione dell’uomo, per i consueti controlli essendo un sorvegliato speciale. Dopo aver bussato alla porta, all’interno di un edificio con due appartamenti, l’uomo aveva risposto uscendo all’esterno, ma non dalla porta di casa sua, bensì da quella dell’abitazione di fronte, dove si era recato per una cena in compagnia di amici connazionali.

Immediate le manette e il trasferimento presso il carcere di Bari, quindi la conferma del fermo da parte del PM inquirente.

Al processo per direttissima, invece, è andata diversamente: secondo il giudice, l’uomo aveva comunque necessità di procurarsi il cibo e se si è mosso dalla sua abitazione, adempiva ad un bisogno primario. La decisione, secondo la Procura di Bari, appare alquanto incongrua poiché già da quando l’uomo era stato messo agli arresti domiciliari era chiaro che, vivendo da solo e non potendo comunicare con alcuno, doveva in qualche modo procurarsi di che vivere. E allora, che senso aveva metterlo ai domiciliari?

In tutti i modi, Ciprian Avasilcai è stato prosciolto dall’accusa di evasione ed è tornato a casa, nuovamente agli arresti domiciliari.

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