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CORTE DEI CONTI: RILIEVI SUL CONSUNTIVO 2008

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La Corte dei Conti della Puglia vuole vederci chiaro sul Bilancio Consuntivo del 2008. Ed ha chiesto al Comune di Cassano una serie di chiarimenti in merito a quello che fu l’ultimo Rendiconto dell’Amministrazione Gentile-Santorsola.

Lo ha rivelato nel corso del Consiglio Comunale di questa sera il sindaco, Maria Pia Di Medio.

La Corte, sezione regionale di controllo per la Puglia – ha detto il sindaco – ha sottolineato alcune criticità a cui dovremo dare risposta nei prossimi giorni. Speriamo di non doverci rivedere qui, in Consiglio, a rivedere il Bilancio approvato qualche giorno fa”.

Che cosa chiede, in concreto, la Corte? Sono cinque le criticità elencate nel documento della Corte.

Innanzitutto, per quel che riguarda le multe della Polizia Municipalesi nota che la parte vincolata risulta destinata al finanziamento della spesa per una percentuale inferiore al 50%”; poi si chiede “di indicare le altre principali partite di entrata e correlata spesa contenute nella voce “altre per servizi conto terzi”.

Chiarimenti anche sugli Swap, i contratti di finanza derivati: la Corte “invita ad indicare l’ammontare complessivo dei flussi differenziali dalla data di sottoscrizione dei contratti di “IRS & out” nonché “il dettaglio analitico delle componenti escluse per l’esercizio 2008” nonché “opportune motivazioni del perché le somme rimborsate ad altre amministrazioni per il personale in posizione di comando non sono state incluse nel computo della spesa così come le spese sostenute per il personale comandato presso le altre amministrazioni non sono state escluse dalla determinazione della suddetta spesa”.

I giudici della Corte, infine, fanno rilevare una serie di “errori” nel documento contabile 2008.

L’anno di riferimento per ridurre la spesa del personale non è, come indicato, il 2004 ma doveva essere il 2007, ovvero l’anno precedente al Consuntivo 2008; la variazione al Patrimonio netto (539.536,58 euro) non corrisponde con il Risultato Economico dell’esercizio (460.463,05 euro); il totale dei crediti al 31/12/2008 (16.736.557,38 euro) non corrispondono al totale dei residui attivi (16.638.000,00 euro) dunque con uno scarto di oltre 98mila euro; vengono inoltre indicati nel conto del patrimonio “debiti per anticipazione di cassa per 1.385.445,34 euro”.

Nessuno, in aula, è intervenuto sul punto in questione. La minoranza di “Nuova Ideadomani” ha chiesto copia del provvedimento ricevuto dalla Corte.

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