Cultura

ALLE ORIGINI DEL MONDO CONTADINO CASSANESE

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Terzo incontro del “Maggio Letterario a Cassano”, tenutosi ieri presso la Biblioteca comunale, organizzato da “Messaggi Edizioni”, in collaborazione con l’associazione “Amici della Biblioteca” e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Due incontri, quello di ieri e quello del prossimo venerdi, uniti da un legame per così dire “contadino”, tesi a rievocare la nostra storia e il nostro territorio.

Ricordi, odori, sapori, oggetti sono alla base delle pagine di “Mattine. Vita in una scuola di campagna” di Gianni Sette che ha relazionato sul suo libro con l’intervento dell’editore Nicola Surico e le due docenti Addolorata Cagnazzo e Angela Diceglie.

“Si evince la condizione miserrima della realtà contadina e di cui anche l’autore ha fatto parte e da queste pagine non può che evincersi l’umanità, il sacrificio e la totale mancanza di superficialità.” Presenta così il volume la Diceglie la quale preferisce leggere i suoi appunti riguardanti il libro e alcuni passi dello stesso piuttosto che parlarne senza promemoria.

Segue un racconto spassionato, leggero ed emozionante dell’autore Sette (nella foto sotto) che parla di qualche esperienza riportata nel libro. “Quei bambini della scuola rurale mi hanno insegnato tantissimo. E questo libro, per me, è come un figlio: ti resta dentro e non si può dimenticare.” D’altronde le esperienze belle non si possono dimenticare. Restano indelebili nella propria testa e nel proprio cuore. Inevitabilmente.

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“E sono proprio queste le sensazioni che all’epoca, quando Sette me ne parlò, mi hanno convinto alla pubblicazione.” Asserisce Surico. Ogni paese, ogni territorio contiene la storia universale. La storia siamo noi. Ed è veramente importante affermare l’appartenenza al mondo contadino e soprattutto ripercorrere il metodo di insegnamento che si attuava nella scuola rurale.

E dopo un’integrazione critica della prof.sa Leddomade, un intervento del prof. Giordano chiude l’incontro: “Chi non è stato in quegli ambienti può dir poco o quasi nulla. Tutto era frutto delle nostre capacità di creare giorno per giorno. Io li chiamo gli “anni eroici” che mi fa male ricordare. Non per chi, come me, ha vissuto la situazione quasi dall’esterno ma per chi ne era toccato in prima persona e doveva dipendere dalla nostra didattica e professionalità”.

Un incontro all’insegna della sensibilità, “una chiacchierata tra amici” come ama chiamarla Surico, all’insegna del ritorno al passato: un ricordo per i più anziani e un aiuto alla conoscenza per i più giovani.

Il prossimo incontro domani, venerdi 21 maggio, dal titolo “Conoscere la storia di Puglia attraverso i ricordi: La Difesa – Vita in masseria tra storia e racconto”. Sempre alle ore 18.00 presso la Biblioteca Civica.

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