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MARIA PIA DI MEDIO, UN ANNO ALLA GUIDA DI CASSANO

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Oggi è il compleanno della sua amministrazione, la prima nella storia cassanese a guida di una donna.

Maria Pia Di Medio, però, non festeggerà ma lo trascorrerà in due cruciali riunioni per la comunità cassanese. La prima, in mattinata, sui rifiuti, in Regione e nel pomeriggio sul Piano Sociale di Zona a Grumo Appula.

Con il sindaco Di Medio facciamo il punto della situazione ad un anno dalla sua elezione: la sera del 7 giugno 2009 vinse sulla due liste concorrenti con 3.829 voti di preferenza (il 43,08%).

Sindaco, ad un anno di distanza qual è il suo personale bilancio di amministrazione?

E’ stato un anno molto ricco di impegni e problemi da affrontare. E’ stata necessaria una lunga ricognizione sullo stato delle cose a cui abbiamo dedicato molto tempo, per ripristinare diverse funzioni, ad esempio nella macchina burocratica comunale, per poi modificarle. C’è stato poi il cambio di guardia della Segreteria Generale e dell’Ufficio Ragioneria, settori strategici per un Comune e dunque è stato necessario capire bene quali passi fare.

Non lo ha mai rivelato fin’ora: che tipo di collaborazione c’è stata nel “passaggio” di consegne tra l’amministrazione Gentile e la sua?

Nessuna collaborazione, di nessun tipo. Non ci hanno neppure consegnato le chiavi della stanza del sindaco. Ovvio che questo ha creato non pochi problemi soprattutto perché il modello adottato fino a quel momento era assolutamente verticistico e personalizzato. Cioè: il responsabile del settore teneva per sé le decisioni, i documenti dei vari passaggi amministrativi e dunque non è stato affatto semplice ricostruire alcuni passaggi, alcune questioni, progetti di cui non eravamo neppure a conoscenza.

Che cosa l’ha sorpresa maggiormente, entrano in Municipio. Che cosa, cioè, non si aspettava di trovare?

Mi aspettavo uffici organizzativamente più efficienti…voglio dire: abbiamo ottime persone che però erano organizzate male e dunque lavoravano male. Ecco perché abbiamo speso gran parte del nostro tempo iniziale a riorganizzare il tutto, mettendo da parte l’impostazione “dirigistica” del Comune e organizzandola, invece, per Servizi.

Nel suo ultimo comizio, l’anno scorso, lei parlò di un debito nelle casse comunali di circa 2 milioni di euro. Sembrò una trovata elettorale, allora. Cosa c’è di vero, oggi?

Già, sembrava una trovata elettorale ma purtroppo siamo andati molto vicini alla realtà. Stiamo preparando il rendiconto di gestione per il 2009 e quello che l’Assessore al Bilancio, Franco Antelmi aveva paventato tempo fa si sta purtroppo verificando. Saremo quindi più precisi nel prossimo consiglio comunale. Certo è che è facile, come faceva qualcuno, parlare di “casse comunali risanate” se no si pagano i conti e non si saldano le bollette! Come è possibile che ancora oggi dobbiamo gestire 450mila euro di spese legali di cui la gran parte senza alcuna copertura di spesa? Ma la vera partita si giocherà sui “residui” ovvero su quella parte delle somme che si iscrivono a Bilancio come fossero “entrate” ma che poi, magari, non lo sono realmente, determinando, quindi, un “buco”.

Passiamo alle “cose fatte” e a quelle “non fatte”…

Tenendo presente che siamo qui da manco un anno, sono diverse le progettazioni cui abbiamo messo mano: dalla riqualificazione di piazza Rossani, oramai prossima a quella dell’Isola Ecologica che finalmente entrerà in funzione dopo dieci anni di abbandono; poi la manutenzione delle strade e marciapiedi e le rotonde, in alcune zone strategiche come la Villa, via Mercadante. Siamo in dirittura di arrivo per quel che riguarda il Depuratore comunale.

Le “non fatte”?

Vogliamo parlare della Zona Pip e del mancato finanziamento regionale? Beh, potremmo dire che si tratta di un progetto vecchio, basato su quando la passata amministrazione accolse una serie di domande di potenziali imprenditori che poi alla resa dei conti si sono tirati indietro. In Regione, ovviamente, non finanziano zone industriali senza imprese…

Ma quand’è che voi amministratori vi convincerete che Cassano non ha una vocazione industriale?

Sono d’accordo. Ecco perché in Consiglio Comunale, a proposito della Zona PIP, avevo già detto che si trattava di un tentativo nel proporre lo stesso alla Regione. Credo si debba puntare sul turismo, sulla riqualificazione dell’ambiente, vere risorse cassanesi.

Come medico ogni giorno incontra centinaia di cittadini: che cosa le dicono rispetto alla sua azione amministrativa? Cioè: ha la percezione che c’è qualcosa che secondo loro non va, che si potrebbe migliorare ma magari non le dicono nulla?

No, no…quei tempi, per fortuna, sono passati…quando i cittadini non potevano muovere alcuna critica a chi amministrava. Con me non è e non sarà mai così. Lo dimostra il fatto che le critiche arrivano, se sono garbate è meglio ma certo io non mi sottraggo. Do spiegazioni, fornisco la mia versione ma certo non mi scandalizzo se un cittadino mi dice in faccia che le cose non vanno bene. Non condivido la “lesa maestà”.

Anche perché di problemi ce ne sono tanti. Sui rifiuti, ad esempio: che novità?

Abbiamo finalmente ottenuto, ad un mese dalla richiesta, un incontro in Regione con l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente, Nicastro con il quale capiremo una buona volta chi dovrà pagare la somma in più per il conferimento dei rifiuti all’Amiu e quindi a Giovinazzo; se cioè, dovranno essere a carico del Comune e quindi dei cittadini o della Regione o del Commissario per la gestione ambientale.

Sindaco, ma ci sono piccole cose che possono essere fatte ma all’apparenza nulla si muove. Perché?

Posso dire che oramai è completo il Piano di attuazione della raccolta differenziata curata da un impiegato del nostro Ufficio Tecnico che prevede la raccolta dell’umido, la distribuzione dei sacchetti e dei bidoncini; sarà incentivata la differenziata perché meno conferiamo e meno pagheremo.

Sindaco, lei disse che farà le ronde anti-rifiuti se i cassanesi non la seguiranno in questa battaglia per diminuire i rifiuti e riciclarli. E’ ancora della stessa idea?

Non cambio idea. Ma prima voglio spiegarlo bene e una volta per tutte ai cittadini, in un incontro pubblico che faremo forse già la prossima settimana. Useremo, ancora una volta, le buone; poi, però, basta…

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