SCUOLA, RACCOLTE OLTRE 1400 FIRME PER MIGLIORARLA
1.465 cassanesi hanno firmato la petizione contro la riforma della scuola statale del ministro alla Pubblica istruzione Mariastella Gelmini che anche per l’anno prossimo promette restrizioni e tagli con gravi ripercussioni in termini di qualità dell’insegnamento, sicurezza e ridimensionamento del personale della scuola.
La raccolta di firme è cominciata qualche giorno fa organizzata dai genitori dell’associazione riconosciuta dal Miur (ministero dell’istruzione) “Cgd (coordinamento genitori democratici) Iod (ieri oggi, domani) Genitori Pugliesi” e ha coinvolto i docenti e i cittadini che vedono nella scuola il luogo del riscatto sociale per tante situazioni di marginalità e degrado sempre più presenti nel territorio.
Le firme raccolte saranno inviate agli uffici scolastici provinciali, regionali e al ministero, con lo “scopo di salvaguardare – come si legge nel modulo di adesione – il diritto allo studio dei figli di tutti contro la dequalificazione in atto nella scuola pubblica e per la sicurezza a scuola dei nostri figli”.
“Sensibilizzare e sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica le problematiche relative alla scuola primaria e infanzia locale per il prossimo anno scolastico sono i nostri obiettivi – spiega il presidente regionale Giuseppe Scatigna – infatti, le nuove regole, che governeranno la scuola elementare con un monte ore settimanale ridotto a 27 per le prime e le seconde, impoveriscono i contenuti disciplinari. Inoltre – continua il genitore – presidente – le 40 ore del tempo pieno richieste non saranno concesse nelle prime classi nel plesso distaccato di via Gramsci, ma solo per una sezione di via Convento. Inoltre, – continua Scatigna, – le prime classi saranno formate da 27 alunni, e le attuali aule non possono sostenere tanti alunni violando così lo spazio vitale e i parametri di sicurezza nella scuola”.
“Ecco perché l’associazione, – conclude il presidente – promuove la battaglia in favore della scuola e a sfavore dell’irragionevolezza delle scelte ministeriali chiamando a raccolta tutti nell’interesse di una migliore crescita e formazione dei nostri e dei figli di tutti, affinché siano loro e soltanto loro nel cuore e nelle attenzioni centrali del sistema didattico”.