Economia

NUOVO B&B A CASSANO: LA STORIA TORNA A VIVERE

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“Abbiamo cercato per una vita intera una casa che rispondesse alle nostre esigenze e l’abbiamo acquistata perchè a prima vista c’è piaciuta, senza sapere la storia che ci fosse dietro”

Così, l’ingegnere Antonio Mavellia e sua moglie Annamaria Mattincini, hanno presentato a CassanoWeb la scelta della loro attuale dimora immersa in un indiscutibile fascino storico.

 

Dopo otto anni di ristrutturazione, nasce l’idea di un Bed and Breakfast che prende il nome di Casa Rosa. “Siamo solo in tre e gli spazi sono molto grandi. Ci piaceva l’idea che la casa potesse vivere e così l’idea è stata concretizzata” asserisce la bravissima pittrice nonché proprietaria della casa, Annamaria. “Non penso che possa essere avviato per quest’anno, anche se c’è l’intenzione di mettere in atto qualche evento sin da ora”. Ci rende partecipi di una sua idea: il 14 agosto hanno intenzione di ospitare un piccolo concerto di musica rinascimentale, ma l’idea di questo è ancora da realizzare nella sua completezza.

L’ingegner Mavellia, data la sua competenza e la sua estrema gentilezza, ci ha illustrato molto dettagliatamente qual è l’importanza storica della loro dimora. A partire dal catasto attuato nel 1752, quando la casa era ancora bene ecclesiastico. Pare che in quell’anno la casa, o parte di essa, oltre ad essere già esistente fosse addirittura cadente, infatti si è dedotto successivamente che la parte più antica del luogo fosse proprio la cappella. “Abbiamo attuato una ricerca a ritroso attraverso gli atti di vendita e cessione” ci dice l’ingegnere.

 

 

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Anno fondamentale è il 1809, quando con il regno di Gioacchino Murat che era palesemente contro la Chiesa, furono confiscati tutti i beni ecclesiastici e messi in vendita. Di qui, il primo proprietario Paolo Balestra che iniziò a ristrutturare la casa lasciandola, poi, alle sue due nipoti, Stella e Raffaella Balestra. Queste, sotto il regno di Ferdinando II a quel tempo Re del Regno delle due Sicilie, con un atto di donazione che è tutt’ora custodito gelosamente dai proprietari, donano la proprietà al nipote sacerdote, don Nicola Tassielli che ne godette per circa trent’anni. Dopo di che, quest’ultimo cedette la casa in eredità alla sua perpetua a saldo di una vita intera di cure prive di ricompensa. Dopo 18 anni, nel 1901, questa vende la dimora all’ingegner Giuseppe Pellerano, che diede il reale impianto alla villa. Tant’è che nelle mappe attuali la casa è indicata come “Villa Pellerano”.

Questo è, in breve, l’excursus storico del futuro B&B, contenente tre camere a piano terra con qualche ultimo ritocco da attuare. Ognuna di esse ha una sua toilette separata dalla camera stessa. Le rifiniture sono a cura della stessa proprietaria della casa, che con la sua passione per l’arte e per le pietre, ha diligentemente limato la dimora con un risultato a dir poco suggestivo. Al piano superiore si erge la favolosa suite, contenente la camera, il bagno, una piccolo salottino relax con un soppalco  dettagliatamente rifinito e un terrazzino.

Una dimora dal fascino antico si erge a pochi passi dal centro di Cassano, quindi. Di agevole raggiungimento: via Colamonico 123, sulla via per Santeramo situata a sinistra sul primo curvone uscendo dal paese.

“Mia moglie è l’anima della casa” dice l’ingegnere. Imbarazzata risponde: “Abbiam fatto tutto insieme, con tutti i sogni e le idee c’è sempre bisogno di grande competenza e mio marito ne ha da vendere”.

 

Info: www.casarosa.it

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