Cultura

NOVAVITA, NASCE UN NUOVO PROGETTO

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Nasce “IL TRIFOGLIO DELLA SOLIDARIETÀ” a cura dell’Associazione NovaVita onlus. Trattasi di un innovativo digital fund raising, unico in Italia nella sua articolazione creativa, con un website dedicato: www.iltrifogliodellasolidarieta.org.

L’obiettivo di questo strumento a caratura nazionale, è quello di reperire fondi da donatori volontari, ai quali si dice con estrema semplicità che si vuole:
1. Costituire la Fondazione di Partecipazione “RIABILNOVA” – non profit
2. Acquistare l’area edificabile in territorio di Cassano delle Murge (Prov. di Bari)
al fine di centrare un fabbisogno di 700.000,00 euro.

Successivamente, acquisita l’area edificabile, si avrà la possibilità di attingere ai canali di finanziamento regionali.

L’Associazione NovaVita Onlus è vocata al sostegno di pazienti post comatosi, gravi cerebrolesi acquisiti e loro famigliari.
Sin dalla sua costituzione ha come unico e dichiarato obiettivo quello di costituire una Fondazione di Partecipazione che realizzi un Centro di Eccellenza per la degenza riabilitativa di pazienti post comatosi e gravi cerebrolesi, in regime di S.U.A.P. – Speciali Unità di Accoglienza Permanente – strutture inesistenti non solo in Puglia, ma in tutto il sud Italia.

Il valore altamente sociale dell’iniziativa di NovaVita, ha riscosso l’apprezzamento delle istituzioni pubbliche, che potrà concretizzarsi con un loro ingresso in Fondazione di Partecipazione, alla quale è stata già data la denominazione di “RIABILNOVA”.

Segnali confortanti che richiedevano uno studio propedeutico di fattibilità dell’intrapresa non profit, sollecitato non solo dalle istituzioni pubbliche ma anche da Banca Prossima SpA – gruppo Intesa Sanpaolo – che ha sposato sin dall’inizio la mission di NovaVita.

Il messaggio di amore a quanti vogliono aiutarci, da parte del Presidente Pino Fraccalvieri, che da circa sette anni cura amorevolmente la moglie Giulia, grave cerebrolesa acquista, a seguito di un aneurisma cerebrale: “La cosa più bella di un’esistenza, è condurre una vita piena di valori e amare intensamente la propria famiglia. Purtroppo questo cammino a volte viene interrotto bruscamente da esperienze devastanti.
Una persona che viene fuori dal coma, ha bisogno di percorsi e strutture sanitarie di eccellenza per poter superare il trauma, nonché deve avere la possibilità di riacquisire quanto più possibile le funzioni primarie di vita, e aggrappandosi a questa speranza, un congiunto se ne deve far carico, deve lottare per la vita e non per la morte.
Mi sono reso conto che tanti sofferenti ne avrebbero bisogno e ho iniziato a sognare. Certo è un sogno ma ….. se siamo in molti a sognare, il sogno diventerà realtà!”

L’iniziativa è patrocinata da

Nichi Vendola – Governatore Regione Puglia – decreto n.810 del 7 luglio 2010, con la motivazione: “Considerata la natura dell’iniziativa, l’attinenza alla comunità regionale e il pubblico interesse della stessa”

Francesco Schittulli – Presidente Provincia di Bari – con la motivazione:
“Le istituzioni hanno il dovere di promuovere l’attività di un’associazione come NovaVita, che si assume il compito d’informare e sensibilizzare sulle problematiche dei pazienti postcomatosi e gravi cerebrolesi e dei loro familiari.
Occorre formare volontari qualificati per aiutare chi si trova in condizioni di estrema difficoltà, per sorreggere le famiglie e lavorare insieme a loro, per contrapporre una cultura del prendersi cura ad una prassi dell’abbandono. Il nostro Paese deve migliorare la qualità della ricerca in questo campo, deve diffondere le buone pratiche mediche e creare una rete di centri di eccellenza”.

Maria Pia Di Medio – Sindaco del Comune di Cassano delle Murge – con la motivazione:
“Sostengo questa splendida iniziativa perché sono convita che non dobbiamo sempre aspettare che le cose di cui abbiamo veramente bisogno ci vengano date dallo “Stato”, che in realtà siamo noi, e quindi dobbiamo adoperarci, in prima persona, affinché le nostre necessità abbiamo un concreto riscontro. L’impegno di tutti quelli che credono nell’importanza della realizzazione di una struttura che si occupi del miglioramento della qualità di vita di coloro che dalla scienza medica sono stati sottratti a morte certa, con grande dispendio di energie, è fondamentale e vincente. Non bisogna sprecare il bene della vita con condizioni “organizzative” di vita quotidiana pessime che portano solo sofferenza, disagio e quindi vanificare gli sforzi fatti”.

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