Cronaca

PARCO DELL’ALTA MURGIA: TORNANO I LUPI?

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Nella tarda mattinata del 10 agosto un cittadino segnalava che sulla strada provinciale che da Santeramo porta a Laterza un’autovettura in corsa aveva appena investito, uccidendolo, un lupo.

Superata l’incredulità iniziale, il Responsabile dell’Ufficio Ambiente e l’Ufficiale di Polizia Municipale di Santeramo in Colle addetto ai controlli ambientali, si portavano immediatamente sul posto ed, esterrefatti, constatavano che lo splendido animale, che giaceva morto ai bordi della strada, sicuramente non era un cane. Senza indugi, veniva, quindi, allertato il Servizio Veterinario della ASL che giunto sul posto nelle prime ore pomeridiane, dall’esame visivo della conformazione anatomica dell’animale (colore del mantello, dentatura, struttura della testa e della mandibola, etc.), confermava senza esitazioni che trattavasi proprio di un lupo di circa tre anni.

Poiché il lupo italiano (Canis lupus italicus), appartiene ad una “specie particolarmente protetta” sin dal 1992, il Responsabile del Servizio Ambiente avviava tutta un’articolata e complessa procedura tenendosi costantemente in contatto con il Direttore del Parco dell’Alta Murgia in quanto proprio nell’area del Parco, a seguito di diverse indicazioni, non suffragate però da  prove certe ed inconfutabili, è stato avviato di recente un progetto di monitoraggio dei mammiferi predatori fra i quali è ricompreso anche il lupo al fine di ricercare, con metodi scientifici, le risposte ai quesiti che nascono dall’esperienza quotidiana.

Per tale motivo, per il tramite del Servizio Veterinario della ASL, veniva richiesta la mappatura genetica prelevando dall’animale un campione di tessuto muscolare da inviare al competente Istituto Zooprofilattico e, nel contempo, venivano informati del ritrovamento, oltre al Parco dell’Alta Murgia, anche l’Osservatorio Faunistico Regionale ed il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato.

Il ritrovamento della carcassa sul ciglio della strada non deve, però, creare allarmismi in quanto non costituisce di per sé una prova provata che nella nostra Murgia vi siano nuclei stabili di questo splendido animale. Potrebbe trattarsi, infatti, di un lupo solitario arrivato nella nostra zona perché allontanato dal branco o per chissà quale altra ragione. Per questo motivo sarà avviata nei prossimi giorni, congiuntamente alla responsabile del progetto di monitoraggio, una indagine nella zona per verificare se il ritrovamento è un caso isolato o se nella zona sono presenti altri animali appartenenti allo stesso branco.

Ma, anche se così fosse, occorre, come afferma il Direttore del Parco dell’Alta Murgia che “gli allevatori si riapproprino dell’antica saggezza, ormai abbandonata, nella difesa degli armenti soprattutto con cani da pastore (si pensi in particolare al mastino abruzzese) che hanno sempre fatto lodevolmente ed efficacemente il loro lavoro. Tutto questo in modo molto semplice, elementare, quasi ovvio, anche nei tempi dell’intelligenza artificiale e della globalizzazione. Se non ci credete, chiedetelo ai lupi …”

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