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SANTORSOLA: “CHE PASTICCIO IL PIANO DI ZONA”

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Il capogruppo di “Nuova Ideadomani”, Teodoro Santorsola ha diffuso un comunicato sulla situazione del Piano Sociale di Zona all’indomani delle dichiarazioni di Emanuele Daluiso, coordinatore dell’Ufficio di Piano e del sindaco Maria Pia Di Medio.

Ecco il testo della nota.

 

Un vero pasticcio quello che sta producendo il duo Di Medio – Daluiso. Leggendo le dichiarazioni-comunicazioni di Daluiso (consulente della Di Medio) e il comunicato del sindaco Di Medio sul tema del PsZ, si ha netta la sensazione che, anziché ricercare la soluzione, si vada verso un calcolato e ricercato scontro istituzionale che produrrà solo ulteriori danni al territorio, ma benefici per pochi amici.

Le note diramate in queste ore dai due “nostri”, infatti, alimentano il dubbio che si voglia veramente cercare una soluzione. Entrambi mettono in atto il tentativo di spostare l’asse della discussione, in pieno ferragosto, facendo apparire quella di Grumo, Comune capofila, una sterile presa di posizione che prima o poi sfocerà in uno scontro istituzionale. La Di Medio testualmente dice che “… sono costretta a fare delle scelte che pregiudicheranno senz’altro i rapporti politici fra le nostre amministrazioni, …”. Da un Sindaco responsabile e che tiene veramente a cuore le sorti dei cittadini più bisognosi, malati e in situazioni di disagio, ci si aspetterebbe molto più che una velata minaccia ad un imminente scontro istituzionale. Né un Sindaco che si rispetti, può parlare in maniera molto generica affermando che “Il Comune di Cassano sta lavorando per contrastare un certo immobilismo dovuto a chissà cosa”. O la Di Medio dice a chiare lettere cosa intende per “immobilismo dovuto a chissà cosa”, o è meglio tacere in attesa di poter spiegare con chiarezza e maggior coraggio, cosa sta effettivamente succedendo all’interno del Piano!

L’ibrido Daluiso, poi, si concede la potestà di “richiamare” i Sindaci dei comuni membri del Piano, paventando un ipotetico e pericoloso commissariamento. Daluiso si firma quale “coordinatore di Piano”, nomina che, in realtà, lo stesso Sindaco Di Medio ha confermato ufficialmente non essere mai stata ratificata! Per questo motivo definiamo il dottor Daluiso un ibrido. Egli, infatti, è destinatario di una nomina a coordinatore di Piano per 33 mesi, alla modica cifra di 99.000,00 euro e per poche ore di lavoro a settimana, ma la stessa nomina non è mai divenuta esecutiva. Daluiso ha forse i poteri di firma nell’ambito dell’ufficio di Piano?

Ci consta, al contrario, che il Comune di Grumo ha manifestato le proprie perplessità, fra le altre cose, che la gestione economica del Piano comporterebbe lo sforamento del patto di stabilità. Come dare torto a un Sindaco di comune capofila che non vuole pregiudicare i suoi cittadini a causa dello “sforamento del patto”?  Perché precedenti sindaci, oggi neanche più consiglieri comunali, “subirono”, in piena bagarre elettorale, l’indicazione del dottor Daluiso e non pensarono di fare una nomina a tempo (magari di solo qualche mese)? Che cosa avrebbe detto oggi la Di Medio se avesse ereditato un uomo di fiducia di un sindaco di altro comune neanche più eletto? E non sarebbe, oggi, più saggio ed opportuno procedere a una nuova nomina?

Infine una questione di cui, ovviamente, la Di Medio e Daluiso si guardano bene dal parlarne. E se il Sindaco di Grumo Appula nutrisse fondati dubbi sulle modalità di scelta del coordinatore Daluiso? Se, cioè, tali modalità non fossero rispettose delle vigenti norme in materia? E se non fossero state assolutamente rispettate?

È più saggio il Sindaco Di Medio che sta portando i comuni verso lo scontro istituzionale, o il Sindaco di Grumo che sa che la nomina di Daluiso è illegittima?

A questo devono rispondere Di Medio & Co., anziché pensare a come distrarre l’attenzione con lo spauracchio del commissariamento che, in una simile situazione, paradossalmente sembrerebbe la migliore soluzione, vista la miopia di taluni o, peggio, la prepotenza di voler a tutti i costi (in senso lato) imporre i propri soldatini nelle sedi del potere.

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