La voce del paese

DOPO SETTE ANNI, ECCO LA CONSULTA

consulta_associazioni_2

Ci sono voluti quasi sette anni affinchè le Associazioni cassanesi avessero la loro Consulta.

Il merito va ascritto all’Assessore alla Cultura e Turismo Pierpaola Sapienza che un anno fa lo promise, al suo insediamento, e oggi porta al termine questo impegno.

Intendiamoci: l’assessore non ha fatto che il suo dovere, dando seguito a quanto prevede lo Statuto Comunale ma considerando la tracotanza e l’indifferenza con le quali il suo predecessore, Silvio Missoni, considerava lo Statuto e le Assocazioni, occorre dire che ancora una volta in Italia chi fa il suo dovere è degno di meriti.

Per sette lunghi anni le associazioni hanno dovuto elemosinare favori, “baciare” la mano, raccomandarsi e non alzare la voce nè pronunciare idee contrarie a chi predicava legalità e giustizia. Ma sempre a due velocità: quella per gli amici e quella per gli avversari.

In quest’ottica, stupisce l’atteggiamento di diverse associazioni che l’altra sera, riunite in sala consiliare, disquisivano di email non spedite, convocazioni mai giunte e candidati non riconoscibili. Tutto vero, per carità: ma certamente era meglio essere lì in modo imperfetto piuttosto che attendere nelle proprie sedi una Consulta sempre auspicata e mai convocata!

Veniva da chiedersi: dov’erano costoro quando la Consulta veniva cancellata, le associazioni vessate e umiliate? Quando alcune fra esse scomparivano e chiudevano i battenti? Quando non si dava seguito a ciò che prevede lo Statuto Comunale? Quando alcune associazioni (o presunte tali), neppure cassanesi, ricevevano soldi pubblici nell’ordine di decine di migliaia di euro dall’assessore Missoni e dai suoi compari mentre altre compagini, invece, dovevano rincorrere gli sponsor per poter fare uno spettacolino in piazza?

Intendiamoci anche in questo caso: tutta l’operazione poteva essere gestita molto meglio, da un assurdo Regolamento (mai letto da alcuna associazione e deciso a Palazzo) alle operazioni di voto troppo farraginose; dalla mancanza di un confronto tra chi voleva assumere una carica a una fretta forse giustificabile ma francamente eccessiva.

Il risultato, però, c’è ed ora tocca a quello che (molto generosamente) l’Assessore Sapienza definisce “il cuore di Cassano” ovvero le associazioni, cercare di migliorarlo, portarlo su binari giusti, farlo funzionare. E dimostrare che forse Cassano ha una chances per migliorare e cambiare. Proviamoci, almeno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *