DIALOGANO, SENZA SAPER CHE FARE
Inevitabilmente e fortunosamente legato alla cronaca politica di questi giorni, il terzo incontro de “Le interviste di rilievo” ha visto ieri sera sul palco di piazza Moro due parlamentari degli opposti schieramenti: Giovanni Procacci (Pd) e Antonio Distaso (PdL).
Garbatamente, il rappresentante del partito di governo e quello del maggior partito di opposizione si sono confrontati e scambiati idee, senza far prevalere astiosità e ira – come spesso avviene quando le diverse fazioni si incontrano – riconoscendo quel che di buono c’è (o potrebbe esserci) nelle idee dell’altro.
Alla domanda cardine dell’incontro (“Ci avviamo a nuove elezioni”?) nessuno dei due ha ovviamente saputo rispondere: per Distaso occorrerà vedere quanta maturità c’è nel leader tale da mettere da parte astiosità e personalismi e condurre a termine la legislatura magari riformando una legge elettorale che a molti non piace.
Per Procacci, invece, Fini è una incognita: fuori dal centrodestra è un pesce fuor d’acqua ma difficilmente potrà restare nel PdL dove, però, una Lega sempre più combattiva e radicata nelle regioni del Nord terrà in ostaggio ancor di più Berlusconi.
Su alcuni punti i due parlamentari si sono trovati d’accordo: il rischio di un imbarbarimento della prossima campagna elettorale, combattuta più coi dossier e il gossip che con le idee; lo scollamento sempre più evidente delle persone dalla politica; l’attenzione al Mezzogiorno che il Governo deve accelerare.
Prossimo appuntamento con le interviste, lunedì 13 settembre alle ore 20.00: in piazza il Ministro Raffaele Fitto.