Economia

IMPRESE AL SUD, DAL MINISTERO 100 MILIONI PER L’INNOVAZIONE

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Finalmente dopo anni ritornano le agevolazioni per le imprese del Mezzogiorno e si ricomincia a progettare lo sviluppo delle stesse.

Da evidenziare subito che la domanda può essere presentata solo per investimenti che superano € 1.500.000,00.

Tali incentivi sostituiranno quelli previsti dalla orami vecchia legge 488/92.

Infatto il Ministero dello sviluppo economico ha confezionato un pacchetto di misure di sostegno per le imprese del Sud, in cui si prevede tra l’altro incentivi a favore di programmi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale.

Con la pubblicazione del D.M. 6 agosto 2010 (in G.U del 9 settembre 2010 n. 211), il Ministero ha dato sostanzialmente il via ad un Piano per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno. In attuazione del regime di aiuto introdotto dal D.M. 23 luglio 2009, sono stati sottoscritti tre nuovi bandi finalizzati a promuovere il riposizionamento del sistema produttivo in tali aree, tra cui quello relativo alle agevolazioni per “programmi finalizzati al perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale”.

Al bando, che ha uno stanziamento pari a 100 milioni di euro, possono accedere le imprese di qualsiasi dimensione, ubicate in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. I beneficiari devono operare in regime di contabilità ordinaria ed essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente.

Per avere diritto alle agevolazioni, inoltre, le imprese devono essere in regola con gli obblighi contributivi e non trovarsi nelle condizioni tali da risultare “impresa in difficoltà”.

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi, riguardanti le attività indicate nella Tavola 1, riconducibili alle seguenti tipologie di investimento:

–       realizzazione di nuove unità produttive; – ampliamento di unità produttive esistenti;

–       diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti/servizi aggiuntivi;

–       cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente (per unità produttiva si intende una struttura produttiva, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolata su più immobili e/o impianti).

 

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda ed essere realizzati nei tempi (non superiori a 36 mesi) indicati nel provvedimento di concessione delle agevolazioni e comunque entro il 30 giugno 2011.

Sono da ritenersi ammissibili le spese (di importo compreso tra 1,5 e 25 milioni di euro) relative all’acquisto (anche in leasing) di immobilizzazioni (suolo aziendale, opere murarie e assimilate), nonché di macchinari, di impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica.

Sono inoltre finanziabili i programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, i brevetti, le licenze, il know-how, le conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (nel limite del 50% dell’investimento complessivo ammissibile per le grandi imprese). Solo per le PMI, sono altresì ammesse le spese per consulenze esterne connesse al programma d’investimento, fino al 3% dei costi ammissibili.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamento agevolato e di contributo in conto impianti, ovvero, con riferimento alle spese per consulenza e canoni di leasing, di contributo alla spesa. L’aiuto per l’acquisizione dei servizi di consulenza è pari al 50% delle relative spese.

Il finanziamento agevolato – che dovrà essere assistito, limitatamente alla linea capitale, da idonee garanzie ipotecarie e/o bancarie – verrà essere concesso nella misura indicata nella Tavola 2, per una durata massima di 8 anni oltre un periodo di utilizzo e preammortamento (il tasso di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento, vigente alla data di concessione delle agevolazioni).

Ad integrazione del finanziamento agevolato potrà essere riconosciuto un contributo nella misura necessaria al raggiungimento dell’intensità massima prevista dalla normativa comunitaria (riportata nella Tavola 2).

Le imprese beneficiarie delle agevolazioni, dal canto loro, dovranno apportare un contributo finanziario, attraverso risorse proprie (o finanziamento esterno), in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari almeno al 25% del totale delle spese ammissibili riguardanti le immobilizzazioni.

Tali soggetti, inoltre saranno tenuti all’obbligo del mantenimento dei beni agevolati per almeno 5 anni (3 anni nel caso di PMI).

Le domande per accedere alle agevolazioni dovranno essere presentate, esclusivamente per via elettronica (utilizzando la procedura messa a disposizione sul sito www.sviluppoeconomico.gov.it ), a partire dal 90° giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (ossia 8 dicembre 2010).

Essendo festivo l’apertura dello sportello slitta al 9 dicembre 2010), fino ad esaurimento delle risorse finanziarie, e comunque non oltre il 7 aprile 2011 (210° giorno dalla data di pubblicazione sulla G.U.).

La stampa della domanda deve essere obbligatoriamente presentata, insieme agli allegati richiesti (business plan, DURC, certificato di iscrizione al Registro Imprese, ecc.), entro e non oltre 7 giorni dalla data di trasmissione elettronica, a mezzo raccomandata a/r, a: Invitalia (Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli investimenti e lo Sviluppo d’impresa S.p.A.) – BU Impresa – Funzione Valutazione, via Calabria n. 46, 00187 Roma.

La data di presentazione della domanda è quella della trasmissione elettronica.

Le istanze saranno esaminate da Invitalia (soggetto gestore) secondo l’ordine cronologico di presentazione. A seguito del parere favorevole di quest’ultimo, il Ministero procederà poi ad emanare il provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Lo studio rimane a disposizione per ogni chiarimento.

www.studioarganese.it


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