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“SEL, VENDOLA E LE CALUNNIE SU DI ME”. PARLA DAVIDE DEL RE

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“ Vendola? Una opportunità per la Puglia”; e sulla polemica cassanese del partito“Io già segretario di Sel a Cassano? Non è vero e chi l’ha scritto sarà querelato”.

Ancora galvanizzato dal Congresso nazionale di Sinistra, Ecologia, Libertà (Sel) che si è chiuso domenica a Firenze ed al quale ha partecipato come Delegato nazionale, Davide Del Re parla con CassanoWeb del cammino del partito di Vendola da oggi in avanti.

Che cosa porta con sé da Firenze a Cassano?

Sono tornato da poche ore dalla città toscana e sento ancora tanta emozione ed entusiasmo; è stata una esperienza indimenticabile che ha segnato il mio pur breve percorso politico: non accade tutti i giorni di vivere un congresso dove è tangibile la diversità e la ricchezza della politica. Sel non è un “nuovo partito” ma un “partito nuovo”, nella direzione che si vuole intraprendere e nei contenuti. A Firenze è stata varata una bozza di Statuto, che sarà emendabile ed al quale contribuiranno tutti coloro che si sentono vicini a Sel che oggi è a tutti gli effetti “soggetto politico”.

Cosa succederà alla Puglia, se Vendola si candida a guidare l’Italia?

“Nichi Vendola è una opportunità per la Puglia e la sua candidatura a leader nazionale del centrosinistra non va letta in termini escludenti. Abbiamo la grande opportunità di compattare il centrosinistra e farlo tornare vincente. Cosa si vuole di più da chi si impegna per una Italia migliore?

Lei è consigliere comunale nel gruppo “Nuova Ideadomani, all’opposizione assieme al gruppo “ViviCassano – PD”. Quale sarà la sua posizione, da domani, in Consiglio Comunale?

Per quanto mi riguarda, credo che le diverse posizioni dentro “Nuova Ideadomani” possa convivere attorno alla buona politica ed alla condivisione delle decisioni. Ciò non toglie che Sel, anche a Cassano, è e resta nel centrosinistra così come avviene e avverrà a tutti i livelli.

Veniamo alle polemiche interne al suo partito, qui a Cassano. Un articolo comparso sul sito di informazione CassanoLive prendendo spunto da un documento interno della minoranza,  ha affermato che lei, di fatto, è il segretario di Sel e il “padrone” dello stesso, nel quale avrebbe intruppato con un “golpe” parenti, amici e quant’altro per accaparrarsi la poltrona. Lei non ha mai smentito quanto scritto…

Lo faccio adesso: è tutto falso e chi ha detto e scritto quelle cose sarà querelato, seppure non è mio costume agire in questo modo. Ma schizzare fango sulla mia persona, sulla mia famiglia e su persone che non hanno nulla a che fare con tutto ciò, è quanto di più lontano possa esserci dalla politica, almeno quella “buona”.

Cos’è successo, allora?

Io non sono il Segretario del Coordinamento Sel di Cassano, per il semplice fatto che non vi è stata alcuna elezione né poteva esserci visto che solo ora si apriranno le fasi congressuali regionali e provinciali dunque locali. Il Circolo Territoriale di Cassano ha un suo Gruppo di Coordinamento composto da nove persone e di cui io faccio parte. Tutto qui.

Ma Paolo Schino non è segretario comunale o portavoce di Sel?

No, Schino è solo un riferimento sul territorio, individuato fino a quando non saranno attivati i percorsi elettivi.

Il documento della minoranza fa riferimento a un verbale “manomesso”, cariche cambiate nottetempo…Insomma, lei avrebbe fatto un po’ di “pastette”…cosa c’è di vero in questo?

Secondo lei, se vi fossero tutte queste opacità, io sarei stato eletto quale Delegato Nazionale? Sarei potuto andare a Firenze a decidere del futuro del partito al quale appartengo?

Ma allora come si spiega tutto questa avversione nei suoi confronti, il far uscire in piazza quelli che un tempo erano segreti gelosamente custoditi nelle segreterie dei partiti?

Evidentemente c’è qualcuno a cui non vado a genio, a cui da fastidio la mia capacità di aggregare, di fare “buona politica”, di essere riuscito dove altri hanno fallito. Devo pensare si tratti di rancori personali, forse rivenienti dalle scorse elezioni forse da altro. Quel che è certo è che fino a quando in questa Cassano si farà la guerra alle persone e non le battaglie sulle ide, sui problemi, ci saranno sempre questi enormi limiti, queste incongruenze, voler far valere piccole rendite di posizione, primogeniture che non hanno alcun senso. La politica è anche disaccordo, necessità di chiarimento, scontro ma all’interno del partito, confrontandosi sempre sulle idee e sui contenuti e soprattutto facendo riferimento ai problemi di tante persone che su Sel, giustamente, depongono ante aspettative. La denigrazione personale, l’attacco alla persona non mi appartengono e non voglio entrarvi. A me piace la politica, quella “buona”.

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