Cultura

“GLOBALISMO AFFETTIVO”: CASSANO ALL’AVANGUARDIA

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Si chiama “Globalismo affettivo” e permette ai bambini di quattro e cinque anni di imparare a scrivere e a leggere ma con un metodo diverso dalla semplice associazione visiva lettera/immagine/parola.

Con il “Globalismo affettivo” ogni lettera dell’alfabeto diventa una storia in cui i personaggi, dopo un susseguirsi di eventi fantastici che incantano i bambini, si trasformano proprio nella  singola lettera, assumendone  la forma. Dunque l’utilizzo della favola e il gioco per avvicinare naturalmente alla lettura e alla scrittura anche i bambini con problemi, attraverso la drammatizzazione, il racconto, il canto, la gestualità, il coinvolgimento di tutti i sensi  ed infine le rappresentazioni grafiche, i giochi al computer, gli esercizi di riconoscimento e memorizzazione.

A questo metodo l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ha dedicato venerdì scorso il 1° convegno dal titolo “Il Globalismo affettivo incontra la Puglia”, al quale, fra le trecento scuole (3000 bambini e 700 insegnanti) che in tutta la regione lo hanno sperimentato, ha partecipato anche la Scuola dell’Infanzia di Cassano del Circolo Didattico “A. Perotti” con la presenza della Dirigente, Cecilia Ciorcieri, delle insegnanti Maria Giulia Lopane, Pina Gargano e Cecilia Tenaglia oltre ad alcuni genitori.

Al convegno hanno preso parte illustri personalità del mondo scolastico e della ricerca della nostra regione tra cui Donato Marzano, Coordinatore Ispettori USR-Puglia e referente tecnico-scientifico del Progetto; Vito De Lillo, autore  del  “Globalismo Affettivo”; Giuseppe Elia, Preside Facoltà Scienze della Formazione dell’Università  di Bari; Alba Sasso, Assessore Diritto allo Studio della Regione Puglia e Lucrezia Stellacci, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la  Puglia.

Grande spazio è stato dato alle scuole che il metodo – dopo  anni  di  sperimentazione  in  ambito  scolastico,  vari corsi     di     aggiornamento     organizzati     dalla     FISM (Federazione   Italiana   Scuola   Materna)   e   dall’IRASE (Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa – l’hanno messo in pratica fra i bambini, con testimonianze e documenti; la scuola cassanese, ad esempio, ha mostrato un video, realizzato dalle insegnanti,  che ha percorso tutta la fase di conoscenza, sperimentazione e pratica del “Globalismo affettivo” e a giudicare dagli applausi ricevuti in sala, riferiscono alcuni genitori presenti, è stato tra i lavori più apprezzati.

Le  attività di insegnamento/apprendimento tra i bambini cassanesi si sono svolte tra da marzo a  maggio 2010, coinvolgendo 20 bambini di quattro anni e 1 bambina diversabile di nove anni della Scuola Elementare di via Gramsci.

Le maestre computeraie (grandi amiche del Computeraio) – ha spiegato nella sua relazione al convegno la prof.sa Ciorcieri – hanno allestito un apposito ambiente chiamato ”Il laboratorio delle letterine”, utilizzando sussidi multimediali che hanno reso più coinvolgente e stimolante il lavoro, assicurando un valido supporto alla metodologia ed una partecipazione attiva e produttiva da parte dei piccoli allievi. Sono state seguite le indicazioni metodologiche previste e realizzati disegni relativi ai racconti narrati e schede di riconoscimento e memorizzazione delle lettere, esposti nel laboratorio. Inoltre è stato realizzato un dvd con foto e filmati, come supporto per un corso di formazione per i docenti del Circolo e per documentare l’esperienza e rendere visibili i risultati ottenuti alle famiglie,che hanno avvertito subito nei propri figli lo sviluppo di nuove conoscenze e  competenze”.

Una scuola che non smette di imparare (e non solo di insegnare), come quella cassanese, ha dunque grandi possibilità di far apprendere con suggestione e creatività il segreto delle parole a chi, come i piccoli nostri concittadini, ha fame e sete di conoscenza.

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