Economia

CONFESERCENTI: OCCHIO ALLE BUSTE DELLA SPESA

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Dal 1° gennaio sacchetti della spesa biodegradabili spiega la Confesercenti “Area della Murgia” di Altamura : il divieto di produzione, commercializzazione ed utilizzo di sacchetti per la spesa, riguarda i sacchetti in plastica non biodegradabili. Tale norma, adottata anche in Italia, definisce le caratteristiche che un materiale deve possedere per poter essere definito “compostabile”, ovvero biodegradabilità  e disintegrabilità.

È importante, inoltre, ricordare, che si tratta di una norma nazionale armonizzata, ossia di conformità alla Direttiva Europea 2004/12/CE sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio.
Pertanto, dal 1° Gennaio 2011, le aziende commerciali, artigiane e di distribuzione dovranno disporre di sacchetti con queste caratteristiche, chiedendo ai propri fornitori l’assicurazione scritta che i prodotti ordinati siano conformi a queste norme.

La Confesercenti, con altre Associazioni di categoria, ha avviato trattative con il Ministero dell’Ambiente per cui, ferma restando la data del 1° gennaio stabilita dal Decreto Milleproroghe, lo stesso Ministero è impegnato a prevedere una sorta di “doppio regime” affinchè, sia possibile smaltire le scorte ancora in carico.
Allo stato attuale non sono previste sanzioni per il mancato adeguamento alle nuove norme perché non vi è ancora un Regolamento che le disciplini. Saranno eventualmente i Comuni, con loro specifiche ordinanze, a prevedere la possibilità e l’entità delle sanzioni.

“Sarebbe auspicabile – spiega una nota del Direttore Nicola Caggiano che i Comuni lancino una campagna di sensibilizzazione e informazione – incentrata sul concetto di riutilizzo – rivolta ai cittadini, da condividere con le principali categorie distributive”.

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