Attualità

SEL E IDV: LA V.I.A. PER IL PROGETTO EOLICO

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Italia dei Valori e Sinistra, Ecologia, Libertà ribadiscono: il progetto del Parco Eolico cassanese va sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale.

I consiglieri comunali Giuseppe Gentile (IDV) e Davide Del Re (SEL) assieme ai provinciali  Giuseppe Sozio, Bruno De Luca, Nicola Acquaviva (Sinistra per la Provincia) e Michele De Chirico (IdV) hanno, infatti, presentato alla Provincia di Bari una lettera con la quale chiedono esplicitamente all’Amministrazione guidata da Schittulli di sottoporre a VIA il progetto dell’Enel Green Power. La società, infatti, aveva chiesto agli enti di esprimersi sulla possibilità (o meno) di assoggettare il progetto a VIA ma i consiglieri comunali (e provinciali) “rappresentano la necessità di sottoporre a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) il progetto relativo alle 33 pale eoliche che si vorrebbero installare sul territorio cassanese” si legge nel documento.

I sottoscritti ritengono, infatti, che il progetto in epigrafe ricadrebbe in quelli di cui all’Allegato III, lettera c bis) del d.lgs. 152/06 e s.m.i., per cui lo stesso va sottoposto obbligatoriamente a VIA. Non si spiega, peraltro, il perché si sia chiesta l’assoggettabilità a VIA e non subito direttamente la VIA.
Va rilevato, d’altra parte, che il quadro normativo è in continua evoluzione.
Basti considerare, accortamente, che prima delle intervenute modifiche nel 2008 al testo originario del 152/06, era prevista l’obbligatorietà della VIA per impianti di potenza pari o superiore 20 MWA.
L’emanazione recente del Regolamento attuativo del Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico 10 settembre 2010, “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” (G.U. 18 settembre 2010 n. 219), Parte IV, paragrafo 17 “Aree non idonee”, ha reso il quadro normativo regionale mutevole; prova ne è, che la Giunta Regionale pugliese con la delibera n. 2625 del 30 novembre 2010, ha preso atto di detto Regolamento attuativo e si appresterebbe ad introdurre altre modifiche normative. Gli impatti, inoltre, riguardano principalmente la visibilità, la natura, la sicurezza ed il rumore; ma, esemplificativamente, vi sono interferenze sull’ avifauna e i chirotteri; vi è una connessione ecologica (una lama) tra l’alta murgia e la fascia costiera; ancora, si è in presenza di territorio agricolo con presenza di edificato diffuso (si pensi al rumore ed alla sicurezza); viene occupato, e quindi consumato, un terzo del territorio; vi sono i muretti a secco, ed i relativi micro habitat; vi è presenza di uliveti; non ultima, in ordine di importanza, una forte visibilità da arterie importanti, dalla vicina ferrovia e dalla murgia in posizione sopraelevata.
Ragion per cui, prudenzialmente, in virtù del principio di precauzione, gli stessi rappresentanti eletti, ribadiscono che il regolare iter procedimentale da seguire non potrebbe prescindere dalla VIA”.

Ricordiamo che mancano 10 giorni allo scadere del termine per presentare osservazioni sul progetto.

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