UN BRUTTO SPETTACOLO? NO, È LA POLITICA
Caro Direttore, non concordo sui giudizi che Lei dà a riguardo delle diverse posizioni politiche che si registrano nel nostro Comune circa l’installazione delle pale eoliche anche perché l’enfatizzazione che Lei dà del giungere del 10 rischia di accostare l’immaginario collettivo alla fine del mondo.
Perché sarebbe un brutto spettacolo? Perché le posizioni sono contrastanti?
E in quale ring ha visto i politici cassanesi litigare? Forse ognuno sta esprimendo le proprie posizioni.
E’ a mio avviso un segnale di libertà che da tempo mancava a Cassano. Rinasce la politica, inizia a sentirsi la voce dei partiti, fiorisce il contraddittorio, emerge la voglia di esternare il proprio pensiero, si sente l’esigenza di partecipare.
Quale dovrebbe essere lo spettacolo bello a Lei gradito? Se ce lo fa sapere, glielo confezioniamo.
Forse, quello che ci vedrebbe tutti come pecore accomunate dietro un comune sentire o omologati dentro uno stesso comportamento? Guai se fosse così.
Cassano per la Libertà ha voluto liberare Cassano dal timore di querele, ha voluto eliminare quel fossato che divideva il Comune dai cittadini, ha voluto vedere un consigliere regionale del PDL invitato alla festa di Rifondazione Comunista e vuol vedere tutti i cassanesi impegnati nel sociale ed in politica liberi di esprimersi.
Ed è un bello spettacolo-altro che brutto- vedere SEL sostenere le proprie idee in antitesi alle idee di Vendola, l’IDV piangere al funerale del paesaggio pur sapendo che l’estrema unzione la somministrerà Vendola con l’Assessore Nicastro, il sottoscritto che, anche a costo di essere impopolare, apre al nucleare, Nuovaideadomani che vorrebbe le barricate ma non le fa e aspetta Godot, il PD che come al solito dice sì e dice no e il PDL che lancia il guanto della sfida ai propri oppositori e candidamente dice: “ se veramente sono contro le pale eoliche a Cassano impediscano a Vendola e Nicastro di autorizzarle”.
Caro Direttore, sa qual è la differenza tra il giornalista e il politico? Che il giornalista non si sottopone mai ad una verifica, il politico si sottopone al giudizio degli elettori.
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La verifica alla quale Lei dice che chi scrive non si sottopone la viviamo, invece, tutti i giorni. Ogni giorno, infatti, i lettori scelgono se leggere o meno quanto scriviamo magari cambiando sito web, non comprando il giornale; possono poi approvarlo, condividerlo o discuterlo per essere d’accordo o meno.
Se migliaia di cassanesi, ogni giorno, scelgono CassanoWeb e ogni settimana “La Voce del Paese” per informarsi, evidentemente la verifica c’è, eccome.
Quanto allo spettacolo: una cosa è la dialettica politica altro è la condivisione di determinati valori, in questo caso il futuro di Cassano, della sua vivibilità, del suo ambiente su cui tutte le forze politiche dovrebbero convergere.
Lei sta vivendo, in Regione, la difesa degli ospedali da parte di alcune comunità locali: al di là se sia giusta o sbagliata, quella scelta vede assieme sui palchi, nei comizi, nei dibattiti destra e sinistra ASSIEME; opposiìtori di Vendola e gente che l’ha votato fare fronte unito.
Ecco lo spettacolo che vorrei vedere, per una volta, qui a Cassano.
Gb