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RITARDI & BOLLETTE: IL SINDACO RISPONDE

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Dopo il nostro articolo di ieri sui ritardi della consegna delle bollette ai cassanesi e l’inevitabile pagamento della mora sulle stesse, da parte degli ignari cittadini, scrive a Cassanoweb il sindaco Maria Pia Di Medio, rivendicando la sua azione di protesta nei confronti di Poste Italiane.

“In riferimento al Vostro articolo pubblicato in data odierna – -scrive la Di Medio – relativo ai  disservizi delle Poste e ai conseguenti disagi per la collettività (si veda la mora sui bollettini Enel), sollecitati dalla Vostra pertinente riflessione sulle azioni che un Comune può intraprendere, è bene ricordare che la sottoscritta ha da tempo avviato un confronto con i dirigenti locali di Poste Italiane come da nostra recente informazione alle testate giornalistiche.

In più, non meno di due giorni fa, ho scritto alla direzione provinciale di Poste Italiane e per conoscenza al Prefetto di Bari: ho chiesto un immediato intervento al fine di limitare i disagi della collettività, specie in riferimento al recapito di utenze, pagamento di pensioni, e consegna della corrispondenza. Ho spiegato a Poste Italiane che i cittadini pagano il servizio
e pertanto hanno diritto ad ottenerne uno efficiente. Allo stesso tempo ho intimato all’azienda di provvedere a sanare i disagi nel breve tempo possibile, altrimenti sarò costretta a difendere i cittadini cassanesi nelle sedi
opportune.

Colgo l’occasione per precisare che ho invitato Poste Italiane a potenziare il servizio agli sportelli attraverso le aperture pomeridiane per favorire quei cittadini che nel corso della mattinata lavorano fuori paese”.

 

Che l’azione del sindaco ci sia stata, aggiungiamo, è fuor di dubbio. Che sia stata efficace, è tutto da verificare. Quello che suggerivamo al sindaco era una azione concreta in difesa dei cittadini cassanesi: l’esempio siciliano dimostra che qualcosa si può fare e che quel che è ingiusto può essere risolto.

Attenderemo i risultati, dunque. Nel frattempo chi fra i lettori ha da suggerire altri “metodi” per non pagare più del dovuto per colpe non nostre, si faccia avanti.

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