ASSISTENZA DOMICILIARE NEGATA: UN LETTORE DENUNCIA
Riceviamo e pubblichiamo la seguente Lettera di denuncia dei mancati servizi di assistenza domiciliare del Piano di Zona.
Con la speranza che qualcosa si muova al più presto, affinché risposte e soluzioni di intervento portino a rapide risoluzioni.
Ai Sindaci ed Ass. Servizi Sociali dei Comuni di:
Acquaviva delle Fonti
Grumo Appula
Cassano delle Murge
Sannicandro di Bari
Toritto
Binetto
e.p.c . Presidente della Regione Puglia
Assessore Servizi Sociali Regione Puglia
Dott.Cappuccio
Organi di stampa
Mi chiamo Giuseppe Vetrano e risiedo ad Acquaviva delle Fonti.
Sono un disabile affetto da Distrofia Muscolare Progressiva.
Scrivo per portare a conoscenza e denunciare grosse lacune nell’ambito della Assistenza Domiciliare con l’auspicio di interventi urgenti che portino ad una decisiva risoluzione.
Vengo ai fatti: ho usufruito del servizio di assistenza domiciliare fino a Settembre 2008 quando lo stesso veniva erogato direttamente dal comune di Acquaviva delle Fonti.
In seguito il servizio di assistenza domiciliare è passato alla gestione dei Piani di Zona, con l’intento, si disse, di migliorarlo ed ampliarlo.
Ad Agosto 2008 facevo quindi regolare domanda di assistenza domiciliare come i Piani di Zona richiedevano, ma pur rientrando in graduatoria, venivo momentaneamente sospeso con l’intento di essere richiamato dopo tre mesi.
Passavano invece due anni e non si muoveva niente. Mi pagavo intanto (e mi pago ancora nonostante il basso reddito) un minimo di assistenza, ma la soluzione è diventata francamente insostenibile.
Con una certa urgenza quindi e col desiderio di venirne a capo, ad Agosto 2010 rifacevo la mia
“sospirata” domanda.
Chiedevo informazioni nel frattempo al Comune di Cassano delle Murge responsabile del settore disabili, sulla mia situazione e con sorpresa e sgomento apprendevo dal dott. Gadaleta che la pratica a mio nome era già stata autorizzata per l’assistenza di tre ore settimanali ed inviata via fax il due Dicembre 2010 alla cooperativa preposta ma ancora oggi 3 Febbraio 2011 non ho ricevuto nessuna assistenza o comunicazione da parte della cooperativa, dirò per chiarire che nel servizio precedente le ore settimanali stabilite per la mia assistenza erano state 10.
Alla luce di questi fatti quindi, mi chiedo perché un servizio (quello dei Piani di Zona) nato per migliorare ed ampliare il mondo dell’assistenza, non sia stato capace di chiarire e sbloccare la mia situazione come quella di tanti.
Pregiudizi forse, malafede, irresponsabilità o incompetenza legittimano comportamenti che certamente vessano l’utenza piuttosto che supportarla, ascoltarla e magari capirla!
Il mondo dell’assistenza andrebbe davvero rivoluzionato perché le tre, quattro e se va bene, otto ore settimanali, sono lontani anni luce dall’essere un sostegno ragionevole e dignitoso per chi non può fare da se, ma per questo sono necessarie scelte coraggiose e coscienze libere piuttosto che atteggiamenti gretti che trascurano ed offendono l’umana intelligenza.
Per questo e per tanto altro ancora CHIEDO:
– Quali sono i tempi per l’attivazione da parte della cooperativa;
– Come si stabiliscono le priorità;
– Quali sono i criteri di assegnazione;
– Chi valuta;
– Chi sorveglia;
– Chi risponde;
– Chi paga per le inadempienze.
Quando le ingiustizie e i soprusi sono troppi, non si può più aspettare …
Vorrei che mi siano chiariti tutti questi punti e mi sia ridata al più presto l’assistenza riconosciuta.
Nella speranza che tutto ciò non si perda nel vento, ma sia comunque una possibilità di dialogo, confronto e risoluzione di problemi che accomunano tanti anche chi non ha la possibilità di esprimerli, cordialmente saluto e ringrazio per l’interessamento.